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Autore: Shainareth    12/12/2009    3 recensioni
[Gundam SEED Destiny] Si trovava su PLANT da soli dieci giorni e già lo avevano nominato Capitano di Vascello. Adesso stavano addirittura discutendo se fosse il caso di assegnargli una nave o meno.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dearka Elthman, Kira Yamato, Yzak Joule
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Verdetto




Gli faceva ancora uno strano effetto indossare quell’uniforme bianca. In realtà era un po’ tutto a farlo sentire spaesato, lì, a cominciare dall’aria dei PLANT sebbene vi fosse stato anni prima, quando, in seguito alle ferite riportate al fisico e alla mente durante lo scontro con Athrun, era stato soccorso dal Reverendo Malchio e accudito da Lacus Clyne. Non che non fosse abituato alla natura artificiale delle colonie – non aveva forse passato l’infanzia e la prima adolescenza a Copernicus City e a Heliopolis? – ma dopo essere rimasto a lungo sulla Terra tutto gli appariva strano, per l’appunto.

   Si soffermò ad osservare la punta nera dei suoi alti stivali nuovi. Le divise terrestri non reggevano il paragone con quelle di ZAFT, di sicuro più belle e persino più eleganti. A Kira piaceva molto quella rossa indossata da Athrun prima che questi decidesse di abbandonarla per sempre per entrare nell’esercito di Orb. Doveva però ammettere che anche quella bianca che avevano dato a lui era magnifica e che gli faceva fare davvero una bella figura.

   Si trovava su PLANT da soli dieci giorni e già lo avevano nominato Capitano di Vascello. Adesso stavano addirittura discutendo se fosse il caso di assegnargli una nave o meno. Kira non pretendeva di essere messo al comando di un’unità del genere, poiché, al contrario del suo più caro amico, il suo carattere timido non lo faceva sentire del tutto pronto ad avere sotto di sé un intero equipaggio. Sperava però che decidessero di assegnarlo all’Eternal per tutta una serie di ragioni, a cominciare dal fatto che vi aveva combattuto insieme ben due guerre. L’Eternal, inoltre, nonostante il suo discutibile colore rosa così  poco adatto alle battaglie, era ormai considerata simbolo di pace e di speranza.

   La porta alle sue spalle si aprì, ed il giovane fu lieto di vedere Dearka sorridergli dalla soglia. «Sono ancora dentro?»

   «Sì», rispose, seguendolo con lo sguardo mentre l’altro entrava e si affiancava a lui. Pur non avendo mai frequentato alcuna accademia, Kira avrebbe dovuto essere comunque abituato all’ambiente militare; eppure ancora si sentiva teso. Perché si trovava in un nuovo contesto, dove non c’erano i suoi vecchi commilitoni né i suoi cari mentori, primi fra tutti il Colonnello La Fllaga ed il Comandante Ramius. Lì non c’era nemmeno sua sorella. Soprattutto, non c’era Athrun, al quale ora non riusciva a fare a meno di paragonarsi per via di quella bizzarra situazione in cui i due erano arrivati a scambiarsi i ruoli. Era da solo, in un esercito che aveva quasi sempre combattuto, in mezzo a compagni sconosciuti – salvo poche eccezioni.

   Si vide porgere un cappello bianco. «Lo avevi dimenticato di là.»

   «Oh… Grazie», mormorò, impacciato, prendendolo fra le mani e rigirandoselo fra le dita per il nervosismo.

   «Non essere così teso», cercò di rasserenarlo Dearka. «Sono sicuro che andrà tutto bene. Dopotutto, c’è Yzak a raccomandarti.»

   Questo pensiero, a dire il vero, non era molto rassicurante. Quello fra lui e Yzak non era certo stato amore a prima vista, tutt’altro. La sua più grave colpa era stata quella di averlo quasi ammazzato durante uno dei loro primi scontri, quando ancora Kira non si era neanche arruolato ufficialmente nell’esercito terrestre, e se il giovane albino non aveva ancora una vistosa, brutta cicatrice a sfregiargli il volto, lo doveva unicamente alla chirurgia plastica. In seguito ai diversi scontri in cui Yzak aveva cercato di vendicarsi in ogni modo possibile, arrivando persino a commettere involontariamente un’azione tanto grave da bruciargli ancora sulla coscienza, il figlio di Ezalia Joule si era ritrovato a dover ringraziare proprio Kira per avergli salvato la vita nella strage di Josh-A, dove invece il Capitano La Klueze, che all’epoca dei fatti si occupava di lui, lo aveva mandato a morire.

   Da allora i due non avevano avuto più modo di affrontarsi, né tanto meno motivo per farlo. Tuttavia, benché l’Ufficiale Yamato fosse abituato ai modi rozzi e spesso aggressivi di sua sorella, avere a che fare con quelli simili, eppure molto più freddi, di Yzak lo metteva a disagio. E di nuovo non riuscì a non fare un raffronto con Athrun, domandandosi come egli potesse aver resistito tanto a lungo accanto ad una testa calda come lui e cominciando però a capire come gli riuscisse di convivere pacificamente con Cagalli.

   «Può sembrare tremendo, ma se non stuzzichi i suoi nervi e non lo sorprendi in un momento no, ti assicuro che Yzak è una persona molto ragionevole.» Lo sguardo incerto che Kira gli rivolse indusse Dearka a sogghignare divertito, intrecciando le mani dietro ai reni. «Se così non fosse stato, mi avrebbe ucciso quando me lo sono ritrovato contro sulla Colonia Mendel, ricordi?»

   Non aveva torto, ammise l’ex-soldato di Orb, lasciandosi andare ad un sospiro nel tentativo di scacciare l’ansia e di recuperare un briciolo di speranza.

   Le porte della sala davanti alla quale stavano aspettando si spalancarono, e i due giovani scattarono immediatamente sull’attenti, indossando in fretta e furia il cappello. Una ragazza dalla divisa verde li invitò dentro, dove ad attenderli vi era un gruppo di soldati graduati. Si fermarono davanti a loro, con Dearka che si teneva di alcuni passi dietro al suo nuovo compagno, ed i suoi occhi violetti cercarono subito quelli celesti di Yzak; il quale, per orgoglio, si ostinava a tenere lo sguardo fisso davanti a sé, senza lasciar trasparire la minima emozione. Il biondo sorrise, poiché, conoscendolo come pochi altri, gli riuscì immediatamente di comprendere cosa si celasse dietro quell’espressione apparentemente impassibile.

   Un loro superiore che dipendeva direttamente dal Ministero della Difesa, si alzò in piedi. «Le mie più vive congratulazioni, Comandante Yamato», iniziò a parlare l’uomo da dietro la folta barba scura. «Abbiamo deciso di assegnarla alla Rousseau.»

   Kira batté più volte le palpebre: la Rousseau era la nave che agiva sempre in coppia con la Voltaire, e con lei formava il Team Joule. «Ne sono onorato, Signore», affermò con voce malferma per l’emozione, mentre cercava di resistere alla tentazione di volgersi verso Yzak.

   «Si sbaglia, siamo noi ad essere onorati di avere dalla nostra un così valoroso soldato», fu ciò che gli fu risposto, mentre l’uomo che aveva parlato si avvicinava per tendergli una mano, che lui si affrettò a stringere.

   Avrebbe voluto domandargli che fine avesse fatto l’Eternal. Non che la Rousseau non andasse bene, anzi, era più di quanto si fosse aspettato. Però…

   Quando fu libero di uscire nuovamente da lì, afferrò Yzak per un braccio prima che potesse sparire insieme a tutti gli altri. «Perché questa decisione?»

   L’albino scrollò le spalle. «Comandare due navi è piuttosto seccante», rispose, asciutto. Non avrebbe ammesso la verità neanche sotto tortura e la cosa divertiva non poco Dearka, lo si capiva dalla curva verso l’alto che avevano preso, ormai da un pezzo, le sue labbra. «Oltretutto questo sarà un modo più sicuro per tenerti sotto controllo in caso di nuovi conflitti», si sprecò di spiegare ancora l’Ufficiale Joule, girando i tacchi ed iniziando ad allontanarsi con incedere deciso.

   L’altro lo fissò confuso, fino a che Dearka non gli batté una pacca sulla spalla, strizzandogli un occhio con fare complice. E finalmente Kira si lasciò andare ad un sorriso, decidendo di seguire i suoi due compagni e sperando, in cuor suo, di riuscire a legare con loro allo stesso modo in cui aveva fatto Athrun.

   No, si corresse da solo, scuotendo il capo e ripensando con tenerezza alla scarsa attitudine alle relazioni sociali del suo amico d’infanzia. Magari meglio di quanto abbia fatto lui.













E fu così che finalmente mi dedicai ad un argomento nuovo. Mi sono sentita spaesata quanto Kira, però, perché lui e Yzak insieme... solo alla Sunrise poteva venire in mente una cosa del genere. XD
A dire il vero io mi sto ancora chiedendo che senso abbia l'entrata di Kira in ZAFT... *guarda Lacus Clyne e ringhia, continuando a pensare a quanta poca logica ci sia in tutto ciò*
Un grazie enorme a chi legge e commenta le mie storie, in particolare ad Atlantislux (mia beta di fiducia), Hanako_chan, kari16 (che mi hanno recensito l'ultima shot) e Kourin (che mi ha invece lasciato due righe alla long). ^^
Shainareth





  
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