SCAPEGOAT
“Ma che diamine, stupide, stupidissime pecore!”, Jonouchi strinse i
denti e
pigiò le dita sulla carta che aveva appena pescato e inserito nel suo
Duel
Disk, tradendo nervosismo ed imbarazzo. “Ammazzerò Yuugi! Ammazzerò lui
e farò
a pezzi questa maledetta carta che ha insistito per farmi usare!”
Quattro pecorelle tutte colorate, infatti, erano state appena evocate
nel campo
da gioco e, per Jonouchi, il duello di Magic
and Wizards che stava combattendo sembrava allungarsi in
maniera
esponenziale, colpa del pubblico che rideva e mormorava, come non
bastasse il
suo avversario che si era messo a schernirlo: «Cosa sono quei
mostriciattoli,
eh? Non hai proprio niente di meglio da usare? Sei un perdente!»
Jonouchi dominò il proprio desiderio di prendere il suo nemico a pugni
e ignorò
la vena che gli pulsava insistentemente sulla fronte. “Dannato
sbruffone, come
osi?!”
«Adesso ti faccio vedere io, bello! Non hai idea del potere devastante
di
questa carta!», Jonouchi
strinse il
pugno, cercando di recuperare la propria sicurezza.
«Ah sì, e come? Mettendoti a belare? Beeeheeee!», lo
prese ancora in giro Ryuko, un ragazzo
tarchiato e dai denti sporgenti. Continuava a farsi una pancia di
risate,
davanti alla carta magia usata a difesa dei Life Points di Jonouchi. «Da oggi in poi ti chiamerò
Mary, come quella
delle pecorelle!»
«Mngh… grrrr!», Jonouchi stava per mangiarsi le mani, mugolando versi
senza
senso per non lanciare contro Ryuko improperi degni di uno scaricatore
di
porto. Fece vagare gli occhi sul campo di gioco, sui capretti colorati
che se
ne stavano paciocconi e tranquilli a belare. Sembrano fatti di zucchero
filato…
“Oddio, che pensiero orribile! Io, Jonouchi, ho giocato una carta degna
di una
femminuccia!”. Stava ancora rimuginandoci su, stava ancora elaborando
un piano
per uccidere Yuugi, quando un voce familiare sovrastò quella di un
gruppo di
ragazze che continuavano a gridare, facendolo arrossire pesantemente,
qualcosa
come: «Maaaa cheee
cariineee, le
pecorelle!»
Era proprio la voce di Yuugi. Si era alzato, si era sporto in avanti e
aveva
messo le mano davanti alla bocca a mo’ di amplificatore per
suggerirgli: «Eeeehiiii,
Jooonoooo! Non ti dimenticare quello che ti ho detto prima del duello!
Puoi
usare i Capri Espiatori in modo intelligente. Riflettici e vedrai
quanto sono utili!».
Yuugi sembrava raggiante, fiducioso come non mai, alla pari di Anzu e
Honda che
facevano il tifo.
Jonouchi li osservò uno ad uno, tutti e tre i suoi migliori amici
pronti a
supportarlo. Allentò la pressione delle dita sulla carta del Capro
Espiatorio.
“Utile? Cosa ci sarebbe di utile in quattro pecoroni che mi stanno
facendo attirare insulti a raffica?”, Jonouchi non si raccapezzava e
più non
riusciva a capire, più rischiava di esplodere e mandare tutto il duello
al
diavolo. Poi, colto da un lampo di genio, fisso in tralice la carta
inserita
del Duel Disk e… “Ho capito! Sono un idiota a non averci pensato
prima!”.
Sogghignò,
trionfale, e rialzò lo sguardo su Ryuko, con un sorriso a trentadue
denti e un’aria
elettrizzata stampati in viso. Poteva quasi dirsi stesse dando di matto
sul
serio, visto che scoppiò a ridere di colpo: «MHAUAUAUAU! Aspettati una
gran
bella sorpresa!»
Prima di afferrare una delle tre carte che aveva nella propria mano,
sorrise ai
suoi amici e, in particolare, a Yuugi. Squadrò Ryuko e proclamò: «E
adesso,
brutto muso, sta’ a guardare! Sacrifico tre delle mie quattro Pecorelle
per
evocare Gilford il Fulmine!»
In un belato e in un “puff”
colorato,
tre capretti sparirono e, in una nuvola scura spezzata dalla luce di un
fulmine, apparve Gilford, vestito di un’armatura d’ossa, il mantello
svolazzante e la spada sguainata. Aveva lo sguardo feroce del guerriero.
E Jonouchi gongolava, mentre puntava il dito contro il suo avversario:
« Adesso
ti faccio vedere io chi deve belare!»
Ryuko indietreggiò, con gli occhi sbarrati: aveva appena visto i due
mostri
schierati nella sua metà campo sparire per colpa del potere speciale di
Gilford
e ora quel guerriero torreggiava su di lui, la spada ben affilata. Gli
restavano 1000 Life Points, ma non aveva speranze di resistere, non
dopo l’attacco
del mostro.
Jonouchi restò lì, con le dita che accarezzavano la carta del Capro
Espiatorio.
Aveva perso la sua aria baldanzosa per un momento a favore di una seria
ed
intensa, giusto per guardare dritto in viso Yuugi che era andato in
visibilio
solo per lui, per quella sua mossa che aveva rigirato le sorti del
duello.
“Grazie,
amico mio…”, lo pensò, glielo disse in un semplice gesto, il pollice in
su e un
occhiolino.
Si voltò nuovamente e stese la mano contro Ryoku. «E ora, Garfild,
attacca!»
“Quanto può essere imbarazzante una carta di Magic and Wizard? Ma
quanto può
valere il consiglio di un amico vero? La vittoria ha certamente un
retrogusto
migliore, quando hai tre amici e quattro pecorelle che ti tirano fuori
dai guai
quando serve, vero? Sì, decisamente.”
Jonouchi carezzò con lo sguardo l’ultimo Capro Espiatorio rimasto in
campo
compiaciuto e prese a saltare ed esultare per festeggiare la propria
vittoria
schiacciante, attorniato da Yuugi, Honda ed Anzu. Era semplicemente
esaltato.
__________________
Note dell’autrice
Da
quando
non scrivevo di duelli? E’ passata davvero un’eternità e ci ho perso
decisamente la mano, ma ciò non mi ha impedito di buttar giù questa
microstoria
senza pretese e di iscriverla all’iniziativa estemporanea di Criticoni:
“Pecora
Challange”.
Rispetta tutti i requisiti:
1) presenza di pecore;
2) presenza di un belato;
3) presenza dei termini: orrendo, esaltato, utile.
Oddio, in realtà, non è che mi piaccia così tanto e non la trovo
nemmeno troppo
brillante, ma mi serve per “sbloccarmi” sul fandom di Yu-gi-oh! e per
riprendere una mia vecchia storia. *sospira*
Ho da segnalare, per i puristi del gioco di carte, che ho modificato
praticamente
l’effetto della carta magia “Capro Espiatorio”, riadattandolo apposta
per questa
storia. Licenza “poetica” ù_ù.
Ah, “Magic and Winzards” è il nome usato nel manga per il “Duel
Monsters”.
Stop, nient’altro da dire. XD
Melian