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Action
Dan a volte si sentiva
escluso.
A volte si sentiva come un
intruso in determinate situazioni.
Quando entrava nel
camerino della band e li trovava stretti in una abbraccio, di regola prima di un
concerto. Ovviamente quando lo vedevano aprivano l’abbraccio e lo invitavano ad
unirsi a loro, ma lui riusciva a vedere l’affetto profondo che li legava. Non
che a lui non volessero bene, ma era un rapporto, il loro, davvero
speciale.
Oppure durante le
interviste, quando il giornalista di turno faceva loro domande sui tempi della
scuola o su quando avevano deciso di metter su una band.
Li si ammutoliva, perché
ovviamente non aveva nulla da dire, nulla da raccontare con un sorriso
malinconico in viso.
Invece vedeva Quinn
sorridere, raccontando di come lui, Branden e Jeph avevano reclutato quel pazzo
di Bert, dopo essersi distrutti i timpani facendo i provini nella cameretta
dell’ex-batterista.
Ascoltava Jeph raccontare
di quando andavano a scuola. Raccontare di Branden.
Li si sentiva proprio una
merda dato che Branden aveva contribuito a costruire quello che i The Used erano
ora.
Tutti li, avevano
attraversato moltissimi ostacoli per portare la band dov’era ora. Lui invece si
sentiva come se fosse entrato in gioco quando la pappa era già pronta e il
successo li a portata di mano.
Ma lui tentava di non
pensarci, perché lui era fatto così. Troppo allegro ed espansivo per buttarsi
giù.
E poi quando erano sul
palco erano così perfetti insieme da portar via ogni dubbio per due ore.
Ma quando succedevano cose
come quelle, Dan avrebbe voluto sprofondare e buttare al cesso il proprio
ottimismo.
Entrò nel bus, portandosi
dietro la busta della spesa, con all’interno qualche snack e due confezioni di
birra da sei.
Aveva voluto far scorta
per la serata.
La posò sul tavolo e si
voltò poi verso la zona giorno.
Si bloccò sul posto,
agghiacciato.
C’erano Jeph e Quinn sul
divano.
Jeph seduto compostamente,
mentre Quinn era steso e aveva la testa sulle sue cosce. Anzi, avrebbe voluto
precisare Dan, più verso la sua parte intima, dato che con la guancia toccava
quasi la pancia del bassista.
Jeph gli accarezzava i
capelli e ogni tanto abbassava lo sguardo sul viso del chitarrista e sorrideva,
mentre Quinn continuava a parlare e a gesticolare
animatamente.
Dio no, quello non poteva
proprio sopportarlo.
Okay il sentirsi
continuamente in competizione con Branden.
Okay il sentirsi escluso
quando Bert, Jeph e Quinn si raccontavano aneddoti divertenti sul
passato.
Ma quello proprio no!
Passò a dritto, solcando
il corridoio a passi veloci e andando verso la zona notte.
Si mise nella sua cuccetta
e tirò la tendina blu notte con un gesto secco.
Si girò su un fianco,
dando le spalle al corridoio e cercò di fare un profondo
respiro.
Dio, aveva i nervi a fior
di pelle.
Certo, erano tutti
parecchio affettuosi in quella band,
anche lui lo era.
Ma se Jeph aveva voglia di
fare carinerie, che almeno le facesse lontano da lui!
Un po’ di tatto per l’amor
di Dio!
Nel silenzio sentì la
porta che divideva la zona giorno dalle cuccette, aprirsi.
Sentì dei passi lungo il
corridoio e poi il rumore degli anelli della tendina scivolare sull’asta di
metallo.
- Dan? Tutto bene? – la
voce di Jeph, in piedi in mezzo al corridoio, gli arrivò alle
orecchie.
Non si mosse – Si, tutto
bene Jeph. Sono stanco e voglio dormire. – rispose, affondando il viso nel
cuscino.
- Ma se sono appena le
otto! Bert è andato a prendere da mangiare. – disse, sedendosi sul bordo del
letto.
- Sei passato davanti a
noi senza neanche salutare. C’è qualcosa che non va? – chiese
ancora.
Allora Dan si alzò a
sedere, tanto velocemente che rischiò di battere la testa al soffitto della
cuccetta.
No, lui era fatto così.
Non riusciva proprio a stare zitto quando c’era qualcosa che lo infastidiva
oltre ogni limite.
E decisamente Jeph, quella
volta, aveva superato tutti i limiti.
- Non c’è niente che non
va Jeph! – esclamò, guardandolo ad occhi spalancati.
- Solo che, cazzo! Capisco
che vi conoscete da tanto tempo, ma potete anche evitare queste scene da
soap-opera, sapete? – fece sarcastico, e sperò che il suo viso non diventasse
verde d’invidia.
Jeph socchiuse la bocca –
Ti da fastidio? – chiese, sottovoce.
Dan sospirò e abbassò la
testa, puntando i piedi sul materasso e avvolgendo le gambe con le
braccia.
- Non è che mi da fastidio
Jeph. – okay, forse solo un po’. - E
che…a volte mi sento escluso. Come se non facessi realmente parte del gruppo. –
Jeph alzò subito la testa, sorpreso. Stava per ribattere, ma Dan lo bloccò con
un gesto veloce della mano.
- Lo so, so di far parte
del gruppo. Ma, ad esempio, tu e Quinn siete così…intimi! Con me non faresti ma una cosa
come quella che stavi facendo prima con lui. – fece segno con la testa verso la
zona giorno.
E si sentì uno stupido.
Avrebbe voluto scavarsi una fossa, e mettercisi dentro, pur di non continuare a
sentire lo sguardo di Jeph su di se.
Si sentiva un bambino
geloso Dan. Okay, non era un bambino…ma era geloso.
Jeph abbassò lo sguardo –
Ma Dan…Quinn è come un fratello per me. Tu invece…- si interruppe, guardandosi
le mani unite in grembo.
Dan sospirò – Io sono un
semplice amico, conoscente, un passante che si è trovato per un fortuito caso, e
una gran botta di culo, a far parte del gruppo? – gli suggerì, con tono
amaro.
Jeph alzò lo sguardo su di
lui.
Non è vero.
Si sentì male nel vederlo
così…triste.
Dan non era mai
triste.
Lui era allegro, pieno di
vita, pazzo e totalmente imprevedibile.
Era quello che scendeva
già da un balcone per recuperare un pacchetto di
sigarette.
Era quello che batteva le
sue bacchette su ogni superficie solida a sua
disposizione.
Era quello che cantava la
canzone dell’alfabeto versione rock.
Lui era Dan. Il suo
Dan.
E cosa doveva fare
ora?
Farlo rimanere con quella
convinzione assurda nella testa piuttosto che dirgli la
verità?
Che lui non si comportava
con lui nello stesso modo in cui faceva con Quinn semplicemente perché…non gli
sarebbe bastato!
Insomma, avrebbe proprio
voluto vedersi da fuori, mentre Dan aveva la testa poggiata sulle sue gambe e
lui ad accarezzargli i capelli!
Il desiderio di
abbassarsi, baciarlo e rovinare per sempre la loro amicizia sarebbe stato troppo
forte.
Ma cazzo, non poteva
lasciare che Dan credesse questo.
In fondo non c’era solo in
pericolo il suo personale rapporto con Dan, ma quello del batterista con
l’intera band.
Sospirò e abbassò
nuovamente lo sguardo – Sai benissimo che non è vero. Sai di essere parte
integrante del gruppo dal secondo giorno. Non dire cazzate ora. –
- Tu ora stai parlando del
rapporto tra me e te? Bene, qui le cose sono differenti. Io non ho con te lo
stesso rapporto che ho con Quinn per scelta…- disse, cercando di alzare la
voce.
Dan sbuffò una risata –
Beh grazie per la sincerità eh Jeph! – fece, con tono
sarcastico.
- Mi fa piacere che almeno
il rapporto che hai scelto per me è di assoluta sincerità! –
continuò.
Dio, non credeva davvero
che questo era quello che Jeph pensava.
Avrebbe fatto meglio a
starsene zitto e continuare a pensare che fosse solo perché Jeph e Quinn si conoscevano da tanto tempo!
Fanculo!
Sentì Jeph sbuffare – Ma
vuoi farmi finire?! Sei sempre stato un gran logorroico sai? Visto che stiamo in
tema di sincerità! – non riuscì a non abbozzare almeno un
sorriso.
Visto che stiamo in tema
di sincerità, fammi parlare, cazzone che non sei
altro!
Dan lo guardò con un
sopracciglio alzato, leggermente offeso.
- Va bene allora, parla! –
lo invitò, facendogli un gesto nervoso della mano.
Jeph sorrise ancora, nel
vederlo con le labbra un po’ sporse in avanti, offeso e ostinatamente
orgoglioso.
Annuì lentamente. Non
sentiva neanche più l’ansia premergli sullo stomaco – okay, forse un po’ la sentiva – perché
sapeva che prima o poi la verità sarebbe uscita fuori.
- C’è bisogno che ti
spieghi il motivo per il quale il rapporto tra me e te è diverso da quello tra
me e Quinn…- iniziò, fissando lo sguardo sulle sue mani
unite.
Se non sentiva l’ansia
perché diavolo l’aveva presa così alla larga? Aveva intenzione di filosofare?
Magari visto che ci stava poteva portarlo a prendere una tazza di the!
Sbuffò, rendendosi conto
che era davvero ridicolo.
Dan invece aveva lo
sguardo fisso su di lui, davvero interessato alle parole che faticavano ad
uscire dalla sua bocca.
- Allora? – chiese allora,
vedendo che Jeph si era fermato ancora una volta. Era nervoso tanto quanto lui.
Jeph si voltò verso di
lui.
Come dirglielo senza
perdersi in considerazioni filosofiche sulla linea sottile tra amicizia e amore?
Senza perdersi nel spiegargli il rischio che si correva a unire questi due
aspetti?
Si morse l’interno della
guancia.
Dan lo guardava con
insistenza, con occhi ben aperti e leggermente sporto verso di
lui.
In situazioni differenti
si sarebbe messo a ridere davanti a quell’espressione
buffa.
- Vedi…quando sto con
Quinn…lui non mi…come dire…non mi fa venire voglia di…- si interruppe, non
riuscendo a finire quella maledetta frase.
Doveva trovare un
soluzione.
Dan sollevò le
sopracciglia e si sporse ancora di più verso di lui, piegando una gamba sul
materasso per potersi avvicinare.
- Voglia di fare cosa? –
chiese poi, pendendo completamente dalle sue labbra.
Stava odiando Jeph in quel
momento, per tirare così per le lunghe quel cazzo di
discorso.
Ma parlare chiaro,
no?
- Non mi fa venir voglia
di…- esitò ancora, abbassando la voce tanto che il ragazzo faticò anche a
capire. E Dan avrebbe voluto aver a portata di mano le sue bacchette e, visto
che c’era anche la grancassa della sua batteria, per dargliela in
testa.
- Di?! – avvicinò ancora
il viso.
Allora Jeph sorrise
leggermente, finalmente Dan si era avvicinato tanto quanto bastava per mandare a
quel paese le parole e passare all’azione.
Gli passò velocemente una
mano dietro alla nuca, prendendolo alla sprovvista, e se lo tirò contro,
premendo le labbra sulle sue.
Gli occhi di Dan
aumentarono di circonferenza, mentre quelli di Jeph erano chiusi e quasi
rilassati. Anche se il suo cuore nel petto stava minacciando di sfondare la
cassa toracica e mettersi in fuga.
Istintivamente una mano di
Dan andò a stringere l’avambraccio del bassista.
Jeph, non incontrando
resistenza aprì leggermente le labbra, accogliendo il labbro inferiore di Dan
tra di loro. Lo morse leggermente e potè sentire il ragazzo
tremare.
Dan, chiuse gli occhi, in
estasi e sentì il suo profumo stordirlo, il freddo dei suoi piercing sulle
labbra bollenti. Era la sensazione
più assolutamente eccitante che avesse mai provato, ma perché cazzo non riusciva
a muoversi?
Jeph avrebbe voluto
approfondire il bacio, ma Dan non si muoveva. Certo, non lo stava respingendo,
ma non stava neanche facendo il diavolo a quattro per ricambiare il suo bacio!
Quindi preferì
allontanarsi, piuttosto che fare qualcosa che Dan non avrebbe
gradito.
Si allontanò, spostando la
mano sul lato del suo collo, dove sentiva l’arteria pulsare sotto le sue dita, e
lasciò Dan con le labbra ancora protese verso di lui.
Lo osservò aprire gli
occhi, lentamente, come se si fosse appena svegliato.
Quando Dan si rese conto
che Jeph lo guardava con un leggerissimo sorriso sulle labbra, cercò di
riprendersi e si schiarì la gola.
- Hai capito ora perché il
nostro rapporto è diverso da quello tra me e Quinn? – chiese Jeph, rompendo il
silenzio.
Dan abbassando lo sguardo,
pensando che era davvero stato un’idiota.
Poi però tornò a guardarlo
e abbozzò un sorriso divertito.
- No, non ho capito ancora
molto bene. Devi spiegarmelo meglio…- disse, arricciando un po’ il naso in modo,
a detta di Jeph, adorabile.
Il bassista sollevò le
sopracciglia, sorridendo – Ah si? – fece sarcastico.
Poi si mosse leggermente e
annuì – Beh, posso spiegartelo dicendo che quando Quinn mi è vicino, per quanto
sia un bel ragazzo, per carità, non mi viene un scompenso nei jeans…-
Dan sbuffò, alzando gli
occhi al cielo.
- Non a parole! Spiegamelo
con i fatti! – esclamò, prima di zittire la risata di Jeph con le sue labbra.
Aaah! La mia prima
JephXDan! [Da me battezzata Deph! *_*]
Sono innamoratissima di
questa coppia! *_*
Non sono adorabili? Ne ho
lette un sacco in inglese e ho notato che non ce n’è neanche una in italiano o.O
e mi sono detta No, non è possibile, devo fare qualcosa in proposito!
xD
La dedico a Ila, così gli tiro su il morale anche che con Deph
oltre che con
E d’ora in poi il motto delle JephXDan sarà “La nuova Deph, provatela”!
Il copyright è di Lilla però! *_* =D Ci ha ricordato troppo la birra dei Simpson! sclero! xD
Ditemi cosa ne pensate
okay? <3
Bacibaci
Vale