“Tutto quello di cui ho bisogno adesso è proprio qui tra le mie mani, eppure, in qualche modo, non so ancora come riesco a farne a meno”

Ogni tanto ti vedo frugare tra i cassetti del mio comodino.
Non ho idea di cosa tu stia cercando, ma la costanza con cui ti applichi ogni volta, mi fa pensare che è qualcosa di davvero importante per te.
La notte ti sento piangere accanto a me.
Non ho la forza per starti vicino, non ci riesco.
Forse è proprio questo tuo “continuo stare male” ad alimentare le mie paure.
Paure che fino a ieri consideravano solo la perdita del mio orgoglio.
Ma ora, tutto ciò che penso, un continuo pensare che mi porta all’errore, è che più tu cerchi in qualche modo di entrare in contatto con me, più il mio senso di colpa aumenta.
Colpa, inespiabile colpa.
Quanto più sono convinto che la causa di tutto sia io, quanto più sono portato a fare di tutto pur di dimenticarti.
E al culmine di ogni cosa, ecco che ti vedo.
Guardi una fotografia. Non una qualunque, la nostra.
Passi tremante la mano sui nostri volti, così vicini.
Il tuo viso sorridente, la tua espressione gioiosa, le nostre mani intrecciate.
Cerchi di riprodurre lo stesso identico sorriso, ma ti è impossibile.
Mi sento un pezzente in tutti i sensi.
Quando tutto sembrava andare bene, è finito.
E il mio senso di colpa continua a crescere fino ad un punto non ancora stabilito.
Quel ricordo conservato accuratamente nel piccolo cassetto dal colore ormai sbiadito diventa tutt’ora una fonte di calore e serenità.
E soltanto ora riesco a capirlo.
Solo ora che non posso starti accanto.
Solo ora, che questo velo invisibile mi separa da te.

“Tutto quello di cui ho bisogno adesso è proprio qui tra le mie mani e putroppo, sono riuscito a capirlo solamente dopo che ti ho lasciato da solo, davanti quella lapide bianca a pregare per un’ombra che mai ritornerà”


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trapparentesi per chi potesse fraintendere... doitsu è deceduto XDD non il povero me.. Feliciano... PASTAAA