Quest'anno era ormai l'ennesimo compleanno insieme - eppure sembravano ancora gli adolescenti stupidi di un tempo, ridacchianti e brufolosi.
[RonniexMax] [Happy bday, guys ♥]
Autrice: L i a r
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Max Green , Ronnie Radke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Il primo compleanno che passarono insieme
Ronald compiva sedici anni e Maxwell quindici; il più grande
dormì a casa dell'amico e aspettarono svegli lo scoccare
della mezzanotte, nonostante i continui rimproveri della signora Green,
per darsi gli auguri. Poi stanchi, dopo una giornata di risate e
idiozie e pazzie, si addormentarono senza notare le loro mani che
tentavano di sfiorarsi a pochi centimetri di distanza.
Il secondo compleanno fu pieno di tensioni; abitavano insieme da poco e
la convinvenza non aveva, come avevano creduto all'inizio, rafforzato
la loro amicizia. Al contrario, sembrava far nascere qualcosa di nuovo,
sbagliato,
che non riuscivano a capire e che cercavano di soffocare con la rabbia,
incolpandosi a vicenda e sfuggendo l'uno agli occhi dell'altro.
Il giorno prima del loro terzo compleanno fecero per la prima volta
l'amore insieme. Fu una cosa improvvisa, nata da una motivazione
sciocca: Maxwell era inciampato e si era ritrovato contro la schiena di
Ronald, che si era girato e l'aveva guardato sorpreso, agitato,
imbarazzato; e tanto era bastato.
Il quindici dicembre di quell'anno sembrava passare senza che nessuno
dei due proferisse parola; a fine giornata Maxwell irruppe nella stanza
dell'amico e proruppe "Allora. Beh, cioè, volevo dire, cazzo
ho dimenticato cosa stavo per... Ronnie."
L'altro lo guardò, perplesso, cercando di nascondere le
guance arrossate "Ora noi...voglio dire, stiamo insieme?
Perché se non è così, cioè,
è ok ma..."
Ronald sorrise. Cristo, quando amava quel ragazzo. Si alzò
lentamente dal letto e lo abbracciò, di getto, prima di
cambiare idea.
Maxwell, nel frattempo, si era già fatto un'idea su quale
potesse essere la risposta.
Da quell'anno a questa parte il loro compleanno l'avevano sempre
trascorso così, prendendosi un giorno fuori dal mondo, dove
tutto quello di cui avevano bisogno non era altro che abbracciarsi.
Non facevano sesso - non che non ne facessero mai, quello lo
riservavano ad altri giorni, eccome se lo facevano - quasi in un tacito
accordo di non rompere la quiete del piccolo appartamento.
Quest'anno era ormai l'ennesimo compleanno insieme - eppure sembravano
ancora gli adolescenti stupidi di un tempo, ridacchianti e brufolosi -
e Max carezza piano i capelli di Ronnie, che lo fissa poggiato sulle
sue ginocchia. La droga, i problemi del gruppo, i lutti, non
c'è nulla. Nulla di più dei loro occhi e delle
speranze.
E Ronnie spera ancora, e si ripromette che questa dev'essere una
rinascita - smettere di farsi, smettere di uccidersi e di ucciderlo - e
Max ha paura, è terrorizzato già da un po' di
tempo ma lo sguardo di Ronnie non lo conforta, non lo consola, ma lo
convince che può alzare la testa, ora, che è
abbastanza tutta la sofferenza provata fin'ora, che è
arrivato il momento di affrontare tutto ciò che
c'è fuori.
Ma non ora. Non ora.
Domani, magari.
L'angolino
di Liar.
MAMMA MIA che obbrobbrio.
Non ho molto da dire. Ah, ovviamente è collocata prima di
tutti quei casini che hanno portato Ronnie fuori dalla band, in carcere
eccetera eccetera. Che cosa crudele :'D
Volevo solo pubblicare qualcosa per il compleanno di questi due *bip* e
volevo dir loro auguri e, ehi, vi vogliamo bene <3