___Note di
Titty90
Pairing: Troy/Gabriella
Tipo fanfiction:
one-shot.
Rating: verde.
Parole: 1.349
(compresa la canzone)
For: Charlie
(mi ha costretta a finirla e poi gliela dovevo una Troyella
xD) e Armony (mi ha dato l’ispirazione, chissà se riesci a riconoscere la frase
che ha dato inizio al tutto).
Note: si
colloca alla fine di “High School Musical 3” ed era da parecchio che ci
lavoravo su (leggete: estate 2009). La canzone è la fantastica “Quando amore
sei” di Eros Ramazzotti, che vi consiglio di ascoltare mentre leggete (:
Quanto amore sei
«Te la ricordi quella notte, Troy? Abbiamo guardato le
stelle cadenti insieme. Mi chiedo ancora oggi quali fossero i tuoi desideri. Ma
forse dovrei immaginarli. In fondo, le stelle cadenti non sono altro che tutti
i desideri inespressi che una persona porta dentro di sé. Giusto?»
Gabriella si caricò sulla
spalla la borsa rosa, abbastanza capiente da contenere tutto ciò che le
occorreva. Si mise davanti allo specchio della camera e sorrise alla sua
immagine, sistemandosi il cerchietto bianco che teneva in testa, a modellarle
all’indietro i lunghi boccoli scuri. Lei e gli amici avevano deciso di passare
una settimana al mare, subito dopo la cerimonia del diploma, quindi avevano
prenotato diverse camere nello stesso hotel (Sharpay era stata di grande aiuto,
prenotando nell’hotel più elegante, dato il suo categorico rifiuto di
alloggiare in un motel) ma nulla le vietava di passare una serata da sola in
compagnia di Troy Bolton, il suo ragazzo.
-Accidenti, sono in ritardo…-
bisbigliò, lisciandosi le pieghe del vestito al ginocchio bianco, senza
spalline. Si infilò un paio di ballerine rosa e uscì di corsa dalla camera,
chiudendo la porta a chiave. Infilò la chiave magnetica nella borsa e percosse
il corridoio a lunghi passi, pigiando il bottone dell’ascensore ripetutamente,
-Dai, sbrigati, sbrigati.- continuava a ripetere, scorgendo l’ora nell’orologio
che portava al polso. Appena le porte dell’ascensore si aprirono alzò lo
sguardo, -Tay!- la salutò con un sorriso.
-Buonasera, signorina
Montez.- ridacchiò Taylor lasciandola entrare nell’ascensore con lei, -Dove
vai?- le chiese pigiando il tasto del piano terra.
-Io e Troy facciamo un
pic-nic.- sorrise Gabriella timidamente, -Mi aspetta in macchina per andare in
spiaggia.- spiegò, stringendosi nelle spalle. Le luci che illuminavano i numeri
dei vari piani dell’hotel si davano il cambio e Gabriella rimase a fissarli,
sperando che la lettera T, contrassegnante il piano terra, si illuminasse il
più in fretta possibile.
-Cosa non farebbe quel
ragazzo per te.- sorrise Taylor, ravvivandosi i capelli scuri, -Addirittura un
pic-nic… allora fa sul serio.- ridacchiò, non appena le porte dell’ascensore si
aprirono al terzo piano, facendo entrare Kelsi, -Anche tu appuntamento
elegante, Kelsi?- le chiese divertita.
Kelsi arrossì di botto,
facendo scoppiare a ridere le due amiche, -Ryan mi ha solo chiesto di fare un
giro in città.- spiegò, mentre Gabriella, con un sorriso felice per l’amica,
notava che la lettera T si era effettivamente illuminata.
-Va bene, ragazze! Vi
saluto, a domani!- salutò di fretta la mora uscendo dall’ascensore e correndo
nella hall dell’albergo per raggiungere l’uscita. Kelsi e Taylor si scambiarono
uno sguardo carico d’intesa: Gabriella innamorata era uno spettacolo sempre e
comunque. La moretta raggiunse la macchina del fidanzato, trovandolo già alla
guida, mentre batteva leggermente le dita sul volante, al tempo di una canzone
che passava alla radio, -Eccomi, scusa il ritardo!- lo salutò, salendo in
macchina. Gli posò un leggero bacio sulla guancia e si allacciò la cintura di
sicurezza.
-Pronta alla spiaggia?-
chiese Troy con un sorriso, girando la chiave per mettere in moto e iniziando
ad uscire dal parcheggio dell’hotel. Gabriella annuì e in pochi minuti
arrivarono alla spiaggia, cercarono un posto isolato da quei pochi giovani che
avevano deciso di intraprendere l’arte del falò, per poi sedersi su degli
asciugamano, mangiando silenziosamente i panini preparati dal ragazzo.
Fra di noi
C'è bisogno d'armonia
Poi diventa facile
Aiutarsi a vivere
Gabriella stava fissando le
onde del mare infrangersi tra gli scogli, il cielo buio e stellato rifletteva
sull’acqua, donandogli un colore scuro, ma destramente affascinante se si
guardava il riflesso della Luna sul pelo dell’acqua salata.
-A che pensi?- le chiese
Troy ad un certo punto, ritirando dei tovaglioli.
La ragazza sorrise, il
leggero venticello le moveva dolcemente i boccoli scuri, -Penso che questo è
uno dei pochi momenti in cui mi sento me stessa.- si voltò verso il suo
ragazzo, gli occhi da cerbiatta luminosi, -Quando sono da sola con te.-
Se fra noi
Gli occhi si capiscono
Già le nostre anime
Viaggiano all'unisono
Troy annuì, un sorriso in
volto. I loro occhi rimasero incatenati per un attimo che parve un’eternità, i
sorrisi sui loro volti. In silenzio ascoltavano il rumore delle onde. Gabriella
giocava con dei granelli di sabbia. Troy batteva le dita su un ginocchio. Non
c’era bisogno di parole. Tutto ciò che c’era da fare era guardarsi negli occhi.
Ora tu, giovane amore mio
Stammi bene accanto perché
Questo è solo il punto di partenza
Tutto il resto poi verrà da sé
Troy scivolò dietro di lei,
cingendole la vita con le braccia. Gabriella si appoggiò con un sospiro al suo
petto, fissando il mare scuro, -Sai che cambierà tutto, vero?- chiese in un
sussurro. Lui la sentì, annuendo contro la sua spalla.
-Sì. Ma non vederlo come un
punto di fine.- sorrise Troy togliendole una ciocca di capelli dal viso, -Ma
come un punto di partenza. È vero, l’East High è finita. Ma non il nostro
amore. Tutto il resto… si vedrà.-
-Verrà da sé.- concordò la
mora, girandogli e posandogli un lungo bacio sulle labbra.
Tu lo sai quello che spero io
E’ vederti sempre così
Che bel viso e che bel sorriso
Che bel movimento fai
Rimasero fermi a godersi
l’uno il respiro dell’altra, fissando ancora una volta le onde. Troy sorrise,
fissando il profilo della mora, che ignara fissava l’orizzonte: aveva il viso
più bello che avesse mai visto. Gabriella alzò una mano e con un dito indicò di
fronte a lei, -La vedi?- chiese indicando un punto di luce lontano.
-Sì.-
-E’ il faro.- sorrise,
facendo stringere gli occhi al ragazzo, che riuscì a mettere a fuoco il faro
lontano da loro. Gabriella si voltò, un sorriso in volto, -Ci andiamo?-
Quanto amore sei
Ci voglio credere
Mi sa davvero che sei tu
La volta che non sbaglio più
-Dai, sbrigati, Troy!-
Gabriella rise, salendo in fretta le scale a chiocciola del faro. Avevano
trovato la porta aperta e lei era stata la prima ad entrare, ridendo felice.
Troy ridacchiò: sembrava una bambina alla prese con un regalo. Quando
arrivarono in cima Gabriella aveva già appoggiati le mani alla ringhiera,
guardando davanti a sé. Troy la raggiunse e le cinse la vita da dietro,
incastrando perfettamente la testa tra il collo e la spalla di lei.
Quanto amore sei
Può solo crescere
Può fare un'altro passo e sai perché
Io sto con te, con il cuore sto con te
Sto con te
-E’ bellissimo.- disse Troy,
fissando l’orizzonte scuro. Era uno spettacolo più unico che raro, in più da
là, sopra a tutto, non arrivavano i rumori delle macchine, ma solo il rumore
del mare.
Con il cuore sto con te
Anche se la mente mia
Ogni tanto scappa via
Sempre tu, giovane amore mio
Vuoi sapere la verità
Che mi basta già la tua presenza
Che nel tempo mi dirà
-Potrebbe diventare il
nostro secondo rifugio.- propose Troy.
-Non è a meta strada tra i
nostri college.- fece notare Gabriella.
Troy si strinse nelle
spalle, -Nemmeno la East High lo è. Eppure è il nostro rifugio. Ma in fondo…
vuoi sapere qual è la verità?- lei annuì, -Ogni posto dove ci sei tu… è il mio
rifugio segreto.-
Quanto amore sei
Ci voglio credere
Mi sa davvero che sei proprio tu
La volta che non sbaglio più
-Quanto amore sei.-
sorrise Gabriella.
-Hai la vena poetica?-
-No. Suonava meglio.- rise
la ragazza, baciandolo lievemente, -Penso sia tu, sai?-
-Cosa?-
-La volta che non sbaglio
più.- sorrise Gabriella, -Guarda una stella cadente!!- indicò una stella in
cielo
-Esprimi un desiderio, Ella.
Sai… dicono che le stelle cadenti non sono altro che tutti i desideri
inespressi che una persona porta dentro di sé.-
-Stai con me, Troy…-
Troy sorrise, -Per sempre.-
Quanto amore sei
Può solo crescere
Può fare un'altro passo e sai perché
Io sto con te, con il cuore sto con te
La promessa di due giovani,
la promessa di due cuori innamorati: nient’altro. Ma così forte da resistere
per tutta la vita.
Sto vedendo quanto amore sei
Ci voglio credere
Se stai pensando all'isola che c'è
Io sto con te, con il cuore sto con te
The End