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Autore: Fiery    17/12/2009    2 recensioni
«Te la ricordi quella notte, Troy? Abbiamo guardato le stelle cadenti insieme. Mi chiedo ancora oggi quali fossero i tuoi desideri. Ma forse dovrei immaginarli. In fondo, le stelle cadenti non sono altro che tutti i desideri inespressi che una persona porta dentro di sé. Giusto?»
Genere: Generale, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gabriella Montez, Troy Bolton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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___Note di Titty90

Pairing: Troy/Gabriella

Tipo fanfiction: one-shot.

Rating: verde.

Parole: 1.349 (compresa la canzone)

For: Charlie (mi ha costretta a finirla e poi gliela dovevo una Troyella xD) e Armony (mi ha dato l’ispirazione, chissà se riesci a riconoscere la frase che ha dato inizio al tutto).

Note: si colloca alla fine di “High School Musical 3” ed era da parecchio che ci lavoravo su (leggete: estate 2009). La canzone è la fantastica “Quando amore sei” di Eros Ramazzotti, che vi consiglio di ascoltare mentre leggete (:

 

 

Quanto amore sei

 

«Te la ricordi quella notte, Troy? Abbiamo guardato le stelle cadenti insieme. Mi chiedo ancora oggi quali fossero i tuoi desideri. Ma forse dovrei immaginarli. In fondo, le stelle cadenti non sono altro che tutti i desideri inespressi che una persona porta dentro di sé. Giusto?»

 

Gabriella si caricò sulla spalla la borsa rosa, abbastanza capiente da contenere tutto ciò che le occorreva. Si mise davanti allo specchio della camera e sorrise alla sua immagine, sistemandosi il cerchietto bianco che teneva in testa, a modellarle all’indietro i lunghi boccoli scuri. Lei e gli amici avevano deciso di passare una settimana al mare, subito dopo la cerimonia del diploma, quindi avevano prenotato diverse camere nello stesso hotel (Sharpay era stata di grande aiuto, prenotando nell’hotel più elegante, dato il suo categorico rifiuto di alloggiare in un motel) ma nulla le vietava di passare una serata da sola in compagnia di Troy Bolton, il suo ragazzo.

-Accidenti, sono in ritardo…- bisbigliò, lisciandosi le pieghe del vestito al ginocchio bianco, senza spalline. Si infilò un paio di ballerine rosa e uscì di corsa dalla camera, chiudendo la porta a chiave. Infilò la chiave magnetica nella borsa e percosse il corridoio a lunghi passi, pigiando il bottone dell’ascensore ripetutamente, -Dai, sbrigati, sbrigati.- continuava a ripetere, scorgendo l’ora nell’orologio che portava al polso. Appena le porte dell’ascensore si aprirono alzò lo sguardo, -Tay!- la salutò con un sorriso.

-Buonasera, signorina Montez.- ridacchiò Taylor lasciandola entrare nell’ascensore con lei, -Dove vai?- le chiese pigiando il tasto del piano terra.

-Io e Troy facciamo un pic-nic.- sorrise Gabriella timidamente, -Mi aspetta in macchina per andare in spiaggia.- spiegò, stringendosi nelle spalle. Le luci che illuminavano i numeri dei vari piani dell’hotel si davano il cambio e Gabriella rimase a fissarli, sperando che la lettera T, contrassegnante il piano terra, si illuminasse il più in fretta possibile.

-Cosa non farebbe quel ragazzo per te.- sorrise Taylor, ravvivandosi i capelli scuri, -Addirittura un pic-nic… allora fa sul serio.- ridacchiò, non appena le porte dell’ascensore si aprirono al terzo piano, facendo entrare Kelsi, -Anche tu appuntamento elegante, Kelsi?- le chiese divertita.

Kelsi arrossì di botto, facendo scoppiare a ridere le due amiche, -Ryan mi ha solo chiesto di fare un giro in città.- spiegò, mentre Gabriella, con un sorriso felice per l’amica, notava che la lettera T si era effettivamente illuminata.

-Va bene, ragazze! Vi saluto, a domani!- salutò di fretta la mora uscendo dall’ascensore e correndo nella hall dell’albergo per raggiungere l’uscita. Kelsi e Taylor si scambiarono uno sguardo carico d’intesa: Gabriella innamorata era uno spettacolo sempre e comunque. La moretta raggiunse la macchina del fidanzato, trovandolo già alla guida, mentre batteva leggermente le dita sul volante, al tempo di una canzone che passava alla radio, -Eccomi, scusa il ritardo!- lo salutò, salendo in macchina. Gli posò un leggero bacio sulla guancia e si allacciò la cintura di sicurezza.

-Pronta alla spiaggia?- chiese Troy con un sorriso, girando la chiave per mettere in moto e iniziando ad uscire dal parcheggio dell’hotel. Gabriella annuì e in pochi minuti arrivarono alla spiaggia, cercarono un posto isolato da quei pochi giovani che avevano deciso di intraprendere l’arte del falò, per poi sedersi su degli asciugamano, mangiando silenziosamente i panini preparati dal ragazzo.

Fra di noi
C'è bisogno d'armonia
Poi diventa facile
Aiutarsi a vivere

Gabriella stava fissando le onde del mare infrangersi tra gli scogli, il cielo buio e stellato rifletteva sull’acqua, donandogli un colore scuro, ma destramente affascinante se si guardava il riflesso della Luna sul pelo dell’acqua salata.

-A che pensi?- le chiese Troy ad un certo punto, ritirando dei tovaglioli.

La ragazza sorrise, il leggero venticello le moveva dolcemente i boccoli scuri, -Penso che questo è uno dei pochi momenti in cui mi sento me stessa.- si voltò verso il suo ragazzo, gli occhi da cerbiatta luminosi, -Quando sono da sola con te.-

Se fra noi
Gli occhi si capiscono
Già le nostre anime
Viaggiano all'unisono

Troy annuì, un sorriso in volto. I loro occhi rimasero incatenati per un attimo che parve un’eternità, i sorrisi sui loro volti. In silenzio ascoltavano il rumore delle onde. Gabriella giocava con dei granelli di sabbia. Troy batteva le dita su un ginocchio. Non c’era bisogno di parole. Tutto ciò che c’era da fare era guardarsi negli occhi.

Ora tu, giovane amore mio
Stammi bene accanto perché
Questo è solo il punto di partenza
Tutto il resto poi verrà da sé

Troy scivolò dietro di lei, cingendole la vita con le braccia. Gabriella si appoggiò con un sospiro al suo petto, fissando il mare scuro, -Sai che cambierà tutto, vero?- chiese in un sussurro. Lui la sentì, annuendo contro la sua spalla.

-Sì. Ma non vederlo come un punto di fine.- sorrise Troy togliendole una ciocca di capelli dal viso, -Ma come un punto di partenza. È vero, l’East High è finita. Ma non il nostro amore. Tutto il resto… si vedrà.-

-Verrà da sé.- concordò la mora, girandogli e posandogli un lungo bacio sulle labbra.

Tu lo sai quello che spero io
E’ vederti sempre così
Che bel viso e che bel sorriso
Che bel movimento fai

Rimasero fermi a godersi l’uno il respiro dell’altra, fissando ancora una volta le onde. Troy sorrise, fissando il profilo della mora, che ignara fissava l’orizzonte: aveva il viso più bello che avesse mai visto. Gabriella alzò una mano e con un dito indicò di fronte a lei, -La vedi?- chiese indicando un punto di luce lontano.

-Sì.-

-E’ il faro.- sorrise, facendo stringere gli occhi al ragazzo, che riuscì a mettere a fuoco il faro lontano da loro. Gabriella si voltò, un sorriso in volto, -Ci andiamo?-

Quanto amore sei
Ci voglio credere
Mi sa davvero che sei tu
La volta che non sbaglio più

-Dai, sbrigati, Troy!- Gabriella rise, salendo in fretta le scale a chiocciola del faro. Avevano trovato la porta aperta e lei era stata la prima ad entrare, ridendo felice. Troy ridacchiò: sembrava una bambina alla prese con un regalo. Quando arrivarono in cima Gabriella aveva già appoggiati le mani alla ringhiera, guardando davanti a sé. Troy la raggiunse e le cinse la vita da dietro, incastrando perfettamente la testa tra il collo e la spalla di lei.

Quanto amore sei
Può solo crescere
Può fare un'altro passo e sai perché
Io sto con te, con il cuore sto con te
Sto con te

-E’ bellissimo.- disse Troy, fissando l’orizzonte scuro. Era uno spettacolo più unico che raro, in più da là, sopra a tutto, non arrivavano i rumori delle macchine, ma solo il rumore del mare.

Con il cuore sto con te
Anche se la mente mia
Ogni tanto scappa via
Sempre tu, giovane amore mio
Vuoi sapere la verità
Che mi basta già la tua presenza
Che nel tempo mi dirà

-Potrebbe diventare il nostro secondo rifugio.- propose Troy.

-Non è a meta strada tra i nostri college.- fece notare Gabriella.

Troy si strinse nelle spalle, -Nemmeno la East High lo è. Eppure è il nostro rifugio. Ma in fondo… vuoi sapere qual è la verità?- lei annuì, -Ogni posto dove ci sei tu… è il mio rifugio segreto.-

Quanto amore sei
Ci voglio credere
Mi sa davvero che sei proprio tu
La volta che non sbaglio più

-Quanto amore sei.- sorrise Gabriella.

-Hai la vena poetica?-

-No. Suonava meglio.- rise la ragazza, baciandolo lievemente, -Penso sia tu, sai?-

-Cosa?-

-La volta che non sbaglio più.- sorrise Gabriella, -Guarda una stella cadente!!- indicò una stella in cielo

-Esprimi un desiderio, Ella. Sai… dicono che le stelle cadenti non sono altro che tutti i desideri inespressi che una persona porta dentro di sé.-

-Stai con me, Troy…-

Troy sorrise, -Per sempre.-

Quanto amore sei
Può solo crescere
Può fare un'altro passo e sai perché
Io sto con te, con il cuore sto con te

La promessa di due giovani, la promessa di due cuori innamorati: nient’altro. Ma così forte da resistere per tutta la vita.

Sto vedendo quanto amore sei
Ci voglio credere
Se stai pensando all'isola che c'è
Io sto con te, con il cuore sto con te

 

The End

  
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