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Autore: Francis93    20/12/2009    4 recensioni
La mia prima fic demenziale su BleachXD sclero mio e di mio fratello quando non avevamo niente di meglio da fare, torturando quei poveri cristi che sono gli espadaXD Basti pensare a Ulquiorra, Tea Halibel e una "lezione speciale" consigliata da Grimmjow...mix espolosivo, se uniamo anche Orihime!
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Inoue Orihime, Jaggerjack Grimmjow, Schiffer Ulquiorra
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Teaaaaaaa!”

La voce possente della sexta espada si levò imponente, mentre la sagoma dell’arrancar apriva senza troppe cerimonie la porta della stanza della tierza espada.

La donna inarcò un sopracciglio biondo, appoggiandosi allo schienale della sua poltrona a fagiolo.La sua espressione era a dir poco indecifrabile.

Probabilmente era stupita dall’insolito siparietto che si era presentato davanti a lei. Un uomo di quasi un metro e novanta di altezza, dai capelli di un assurdo color puffo, era appena entrato nella sua stanza.Nella mano sinistra, si poteva vedere, stringeva il colletto della giacca di un altro ragazzo.

Quest’ultimo era più piccolo, e aveva corti capelli neri. Si lasciava trascinare a peso morto, e sembrava quasi rassegnato nella sua imperturbabile maschera di freddezza.

Una statua avrebbe potuto avere più espressività facciale del Cuarto Espada in quel momento. Senza dubbio.

La tacita domanda dellal tierza espada venne colta dalla saggia mente di Grimmjow Jeagerjeaques, che facendo qualche passo all’interno cominciò a spiegare.

“Mi serve aiuto, Tea. Urgente.” Disse secco, mentre l’altra creatura sembrava non dare segni di vita.

Il sopracciglio sinistro della donna si alzò, andando a fare compagnia al destro, sempre più perplessa.

“O meglio, a Ulquiorra serve una mano. Ha un problema, un gigantesco problema.” Si limitò a spiegare l’arrancar.

“Spiegati.” Si degnò di parlare infine Halibel, giudicando controproducente per le sue rughe quell’espressione, e soprattutto diffidando della capacità di Grimmjow di comprendere il linguaggio non verbale.

“Lui vuole dichiararsi una ragazza, e vorrebbe baciarla…il problema è che non sa come si fa!” tagliò corto la sexta espada, accennando con la testa alla creatura apparentemente inerte che sorreggeva per il colletto.

La risposta di Tea fu elegante e raffinata, assolutamente educata e cortese nei confronti dei suoi amati fratelli.

“Scorda telo” rispose, guardando sdegnata fuori dalla finestra.

Grimmjow rimase stupito. Davvero. Era convinto che sarebbe stato facile come bere un bicchier d’acqua…non aveva considerato che Halibel fosse più simile a una dose di fiele.

*pensa Grimmjow, pensa!*

Si sforzava il suo cervello di elaborare un piano geniale, mentre l’espada camminava in tondo per la stanza.

Trascinandosi dietro uno sbigottito quanto impassibile Ulquiorra.

Poi, un’idea abbagliante come un cero s’illuminò nella mente fervida e ricca della sexta espada.

Un’idea di quelle che giungono una volta sola nella vita, che ti fanno capire come tutto al mondo possa essere risolto. Come se niente fosse espose il suo piano malefico.

“Potrei sempre rivolgermi a Neliel…”

Halibel si alzò lentamente, con aria signorile e distaccata. Eppure si poteva vedere l’ira nei lineamenti del suo volto, quella rabbia per la quale era temuta e ammirata tra tutti gli espada.

“Mai. Penserò io a tutto” accettò punta sul vivo la donna, colpita nel vivo dal solo sentir nominare la sua acerrima rivale.

Grimmjow sorrise, beandosi della propria intelligenza superiore. Ulquiorra fu praticamente scagliato tra le braccia della tierza espada, ma la sua espressione non mutò di una singola frazione.

“Servizio completo allora!” si raccomandò Grimmjow dopo aver lasciato la Cuarta Espada tra le braccia della donna.

Si allontanò soltanto un poco, pronto a intervenire in caso di avvenimenti spiacevoli.

 

Aveva però dimenticato una cosa, nel suo geniale piano senza difetti. Inoue Orihime, la variabile più pericolosa in gioco.

Si accorse troppo tardi del reiatsu dell’umana in avvicinamento. Solo quando aprì la porta della stanza, entrando, si rese conto della sua presenza.

Halibel aveva appena posato le labbra su quelle di Ulquiorra per iniziare la sua lezione quando Orihime fece il suo ingresso nella stanza.

Il silenzio calò.

Nessuno osava sbattere le palpebre, persino gli hollow camminavano in punta di piedi. Poi…

Un urlo si elevò su tutta Las Noches.

“Ulqui-chan ha la ragazzaaaaa!” si alzò l’urlo di gaudio dell’umana, mentre Ulquiorra si staccava dalla donna che lo stava baciando.

Si rivolse verso la sexta espada.

“è stata tutta una tua idea” pronunciò atono, come sempre.

“Ehm..avrebbe dovuto funzionare…” cercò di giustificarsi Grimmjow.

“Hai due decimi di secondo per scomparire dalla mia vista” minacciò velatamente Ulquiorra.

“Ma…” cercò una giustificazione quantomento plausibile l’arrancar incriminato.

“Tempo scaduto. Cero Oscuras”

 

-poco dopo-

Stava a terra, più morta che viva, la sexta espada. Già..Ulquiorra si era davvero arrabbiato quella volta.

E come se non bastasse, Orihime si avvicinò a lui e, come se niente fosse, chiese.

“Stai bene, grimm-chan?”

Se fosse stato in condizioni migliori, l’avrebbe fatta a pezzi per il chan. Ma non era il caso. Anche perché la seconda domanda di Orihime giunse poco dopo.

“Ma perché Ulqui-chan stava baciando quella donna?”

“Voleva…allenarsi…per” mormorò Grimmjow, ma la sua frase non fu terminata. Il piede di Ulquiorra si era appena posato in maniera non molto delicata sulla sua faccia, comprimendola quanto bastava per impedirgli di parlare.

Orihime guardò interrogativa la Cuarta Espada.

“Per cosa volevi allenarti Ulqui-chan?” chiese ingenua la piccola umana.

“Per baciare….” Riuscì a dire Grimmjow prima che Ulquiorra calpestasse ancora di più la sua faccia.

“Ah…” fece orihime, portandosi il dito indice alla bocca in un’espressione perplessa.

“Ci si allena?”

Chiese ingenua la ragazza, osservando Ulquiorra. Lui si limitò a osservarla severo, meditando su come comportarsi.

Le probabilità di sembrare un emerito idiota erano molte in ogni caso.

“Comunque credo si faccia così” esordì la ragazza, avvicinandosi pericolosamente all’espada.

 

-pochi giorni dopo-

“Eh? Chi ha fatto un bel lavoretto? Eh?”

Si vantava della propria bravura e sovrannaturale intelligenza l’arrancar con i capelli azzurri, dando piccole gomitate d’intesa alla Cuarta Espada.

Lui rimaneva impassibile, totalmente indifferente.

“Edddai, ammettilo!” insistesse Grimmjow, con una gomitata un pochino più forte.

Ulquiorra socchiuse gli occhi. .

"Avvvicinati un pò..."mormorò appena la Cuarta Espada.

Non appena Grimmjow, stupidamente, si fu avvicinato, il gomito di Ulquiorra impattò violentemente con il suo naso.

Solo allora diede la sua risposta.

“Hai fatto un buon lavoro” concesse il ragazzo.

“E?” tornò alla carica Grimmjow, dopo essersi liberato del pugno di Ulquiorra.

“Ti darò una mano…” rispose la Cuarta Espada.

All’espressione immensamente intelligente che si dipinse sul volto di Grimmjow rispose semplicemente.

“Con la gatta…”

 

Spazio autrice

e per chi la volesse, ci vedremo tra non molto in un'altra fic con la pairing più crack di tutto bleach...GrimmjowxYorouchi!!!!

  
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