CI
VUOLE CORAGGIO PER AMARE…
Erano quasi due ore che
stavo viaggiando. Il fondo schiena mi faceva male e reclama pietà…ancora non
capisco come quei due riescano a fare un viaggio così lungo senza rimanere
bloccati con la schiena...
Poi venire al Nord così
alla svelta non è molto comodo no? Quando mi ha chiamata
l’esercito mi è quasi venuto un colpo. Capisco che sono sempre impegnati,ma avvertire prima no? Quell’idiota…mi è toccato pure
cercarlo… ma quando lo avrei visto, gliene avrei dette
quattro a quel nano biondo!
L’automail
che porta non è adatto e potrebbe farsi male…per
fortuna che io ne avevo già costruito uno più leggero.
Eccomi sono arrivata alla
stazione. Appena arrivata vengo scortata da tre
militari…
Non mi sentivo molto a
mio agio e speravo che la persona che doveva venire a prendermi venisse presto…
Poi ecco la porta si aprì
e un uomo dalla pelle pallida e dal completo bianco entrò in stanza e si
presentò.
-Vogliate scusarmi per l’attesa.
Il mio nome è Zolf J. Kimbly- si avvicinò e mi prese la valigia.
-Questo è il suo
bagaglio? Lasci che sia io a prenderlo-
-Ah…!la ringrazio
molto-boccheggiai. Mi sorprese questa sua premura.
In auto mi parlò benissimo dei miei genitori e
riuscì a trasmettermi un po’ di fiducia…era bello
sapere che i miei genitori non erano stati dimenticati…mi piacque molto quella chiacchierata.
Arrivammo sul posto dopo trenta minuti in auto. Io scesi con la mia fedele
borsa ,coperta per il freddo gelido. –Prego da questa
parte- l’uomo mi condusse per dei corridoi silenziosi. Io mi trovavo dietro di
lui e lo guardavo incuriosita dalla sua aria di disinvoltura che emanava. Arrivammo
in una stanza che si trovava nei piani bassi della struttura. All’entrata c’erano
due guardie che guardavano davanti a loro con professione.
-Lasciateci passare ho
portato una visita per l’alchimista d’Acciaio…è dentro no?-
-Si signore è dentro con
il fratello- rispose uno con autorità e rispetto.
-Molto bene.-lo vidi
girarsi verso di me e mi fermai.-Resti qui signorina…quando le darò l’okay potrà entrare-
-V-va bene-
Kimbly entrò nella stanza chiudendo accuratamente la
porta. Io mi strinsi nella borsa agitandomi all’improvviso. Mi resi conto solo
ora che lo avrei rivisto dopo tanto tempo…rivederlo,
in quel momento, mi faceva davvero paura ma ero contenta…mi domandai se anche
lui sarebbe stato felice. Chiusi gli occhi per calmarmi e tranquillizzare il
mio respiro. Ad un tratto sentì Kimbly
-Puoi entrare…-
Timida aprii la porta
cercando di fare il mio miglior sorriso. Lo affiancai poi lo vidi: i suoi occhi
dorati erano puntati su di me,i suoi capelli legati
morbidamente in una treccia,con il suo classico giubbotto rosso. Sorrido come
un idiota mentre sentivo le guance imporporarsi lievemente. Lo guardo ancora. Mi
era mancato così tanto e in quel momento volevo che mi
dicesse qualcosa…qualsiasi cosa…
-Brutta scema!!!-
Ma non questa…
-Cosa ci fai qui?!-mi aveva chiesto Al scioccato quanto Ed.
-C-come cosa ci faccio? Non ti
serve un automail per le zone fredde?-
-Ma nessuno ti ha chiamata!-
-Ma come? Ho ricevuto una
chiamata dall’esercito!-
-L’esercito?...-
Ero arrabbiata. Avrei dovuto
aspettarmelo che doveva finire così…mi era mancato così tanto
che mi ero scordata del suo brutto carattere. Mi guardava con disperazione e
rabbia…ma che gli avevo fatto questa volta?! Kimbly mi mise una mano sulla spalla guardando Ed. Io non
lo ascoltai…stavo pensando ai pensieri di Ed…stupido nano non farò più niente
per te!
*****
È una maledetta scema! E certo
venire direttamente nella zona pericola no? Ma cosa
gli frulla in quella testa bionda bacata? Stupida!
Ero in cella con Al che
cercava di tenermi a bada e poi all’improvviso sento la porta aprirsi. Mi voltai,con fare rassegnato,e vidi Kimbly
che mi saluta con il capo. Poi mi guarda con sorpresa…evidentemente non devo
avere una bella faccia.
-Oh ma che faccia
sospetta…sembra che io non ti piaccia tanto eh?-
Bravo almeno questo l’ha
capito…
-Mah,va
bene. Sono venuto qui per portare un ospite a
voi,fratelli Elric.-
Questa sua espressione mi
prese in pieno. Un ospite?mi chiesi chi poteva farmi visita li
al Nord dove non conoscevo nessuno…
-Prego,da
questa parte-
-Oh grazie-
E venni
investito dal suo profumo all’istante…come non riconoscere il suo profumo?è
talmente forte che lo sentirei anche a metri e metri di distanza…pensate quella
volta che me lo sono trovato sparato dritto nel mio naso…dopo uno shock
iniziale mi ripresi guardandola…sorrideva…ma
era scema?!
-Brutta Scema!!!-
-Cosa ci fai qui?!-mi aveva chiesto Al scioccato quanto Ed.
-C-come cosa ci faccio? Non ti
serve un automail per le zone fredde?-
-Ma nessuno ti ha chiamata!-
-Ma come? Ho ricevuto una
chiamata dall’esercito!-
-L’esercito?...-
Ecco lo sapevo lo avevano
fatto…che colpo basso…prendere Winry come ostaggio…guardai
in cagnesco Kimbly…si era avvicinato e gli aveva
messo una mano sulla spalla…sentì una rabbia dentro di me che mi costrinsero a
stringere forte le sbarre della cella.
-…Sua
eccellenza il Comandante supremo era molto preoccupato per voi due-
…bastardo.
-…Grazie davvero per
essersi occupato di loro-
Ma quante sciocchezze può
sparare una persona al minuto? Quella bionda credo che abbia qualcosa fuori posto..quella volta
però non ho voluto tacere. Gli afferrai una ciocca di capelli
e la feci abbassare.
-Non devi fidarti troppo
di Kimbly- sussurrai.
-Eh? Perché? È una
persona così corretta ed educata. E poi era così
amabile mentre parlava dei miei genitori.-
Ma era scema? Lo ripeto ogni volta che lo ricordo…
-Corretta ed educata eh? Le su storielle di Ishbar…-
ripensai alle parole della tenente…io so i fatti come
mi sono stati raccontanti dalla tenente…alla fine quello che so di quella
guerra è…è… ma poi ricordai quelle parole…quelle maledette parole!
-Winry ti piace,non
è così? Vero?vero? vero?-
La mia reazione? Da completo
imbecille direi.
Mi girai poco e mi ritrovai la bionda vicina…troppo
vicina al mio viso che mi guardava curiosa e indagatrice…fu allora che scoppiai
urlando,balzando per tutta la stanza come una palla
impazzita. Quando tornai in me, mi misi una mano sul volto cercando di calmare il
mio respiro e il mio battito del cuore. “Cal…calmati
Edward Elric!” mi ripetevo “Libera la mente…pensa a
qualcosa di diverso concentrati!”
Per distrarmi…ripetei a
voce alta la tabella degli elementi con fare quasi isterico mentre la mia
meccanica continuava il suo lavoro ,scioccata e mi
guardava con occhi grandi e più blu che mai…e la cosa mi innervosì ancora di
più. Girai la testa borbottando
-Zinco,gallio,germanio,arsenico,selenio,bromo…-
-…perché mai mi sarò invaghita
di uno come questo…?
La mia mente stava
elaborando ancora elementi da dire…ma non mi sfuggì quello che sento…è un
effetto uditivo...il cervello mi doveva essere fumato
parecchio…doveva essere così no?!
-Eh? Cosa?- gli chiesi ,più lucido,tornando in me. Per risposta mi procurò un
dolore lancinante e inaspettato…mi farà morire quella ragazza.
Mentre continuava io sentivo il mio stomaco sottosopra…il mio cuore fare una
capriola ogni volta che le sue dita mi toccavano la pelle del busto…un solo
tocco…piccolo e leggero ed ecco che ripartiva l’imbarazzo…non è normale perché non
voglio che succeda!mi fa sentire strano…per niente bene! Non so cosa mi sta
accadendo e odio essere ignorante…devo scoprirlo o qui divento matto…per ora posso
dire solo una cosa…
Maledetto imbarazzo!
Eccomi in un momento di follia estrema!mi è venuta
in mente durante l’ora di inglese e non me la sono tolta dalla testa!mi è
sembrata carina farne una così…eventi del manga n°18(mitico*__*) alcuni
dialoghi sono diversi..non mi andava di cercare XD…Steph,si
proprio tu! Ricorda che questa storia mi è venuta in mente solo grazie a te^^
grazie tantissimo le nostre sono vere FF e presto il mondo le
leggerà^^ciao a tutti!
Questa era la mia Ff di
Natale^^ Buon natale a tutti!^^