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Autore: Ale24    22/12/2009    3 recensioni
“ Ci sarai domani mattina? ”
“ Sei l’unica che io ami e abbia amato in questo modo. ”
Mi hai baciato il collo.
Era un sì.. lo sapevo.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mhh
Dov son..
Mhh
Las Vegas
Che schifo..
Un brivido mi percorre la schiena nuda, tu non ci sei.
Metto a tacere i pensieri e ti cerco nella stanza senza staccare la testa dal cuscino, ma niente, non ci sei, non sento il tuo respiro alle mie spalle, non ti sento respirare dalla poltrona davanti al letto. Non ci sei.
Mi rivolto a guardare il soffitto.
Come si fa a dipingere interamente di bianco una stanza all’interno di un Hotel di Las Vegas, è assurdo.
Tutti i muri sono bianchi in questa stanza, tranne quella macchia, un’immensa macchia rossa alle spalle della poltrona bordeaux, proprio davanti al letto. So che è lì , l’ho intravista ieri sera entrando in questa stanza, ma non mi ero proprio concentrata molto sul perché avessero macchiato di rosso solo una parete, sarà per eccitare maggiormente gli ospiti, mi ero detta, ma ora è lì a fissarmi, non la voglio vedere, so che c’è.
Stupida, ti aveva detto che ci sarebbe stato e invece dov’è? Se n’è andato! Cretina!
Due mesi hai retto! Due mesi! Per due mesi avete dormito nello stesso letto, ogni notte, senza mai arrivare al sesso e invece! Deficiente! A Las Vegas per di più! Cazzo non c’è un posto peggiore per perdere la verginità ed essere abbandonata la mattina! A Las Vegas!
Non voglio alzarmi. Voglio morire qui. Non voglio che mi trovino. Non qui.
Maledetto Rosso, piantala di fissarmi dalla tua parete. Tu sei perfetto vero?
Ora ho capito perché hanno macchiato di rosso proprio quella parete.
Lo hanno fatto per quelle come me.
Lo hanno fatto per chi alzandosi, mentre corre verso la porta per non vedere le lenzuola che si lascia alle spalle vedesse quella macchia.
Quella parete è come queste lenzuola, sporca, sporcate del mio sangue, sporcate della mia verginità, sporcate di me.


◊ Spazio autrice:
Premetto di essere Innocente. Quesat storia è venuta da sè in un freddo pomeriggio d'inverno mentre ero sola sotto le coperte e la neve cadeva leggera fuori dalla finestra. E' venuta come tutte le altre, non ho fatto nulla per forzarla o cambiarla, e ora ve la racconto per quello che è. Chi è questa ragazza? Sono io, sei tu, è chiunque voglia essere amata veramente. Da lui, che reclamo ancora come mio, anche se mio non lo sarà mai. Quindi lo condivido con voi. Spero vorrete lasciarmi un vostro parere e seguire il prossimo capitolo. Ci spero davvero.
Baci.
Ale24


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