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Autore: Ily18    23/12/2009    2 recensioni
10 piccoli racconti tutti descritti dal POV di Clark, in cui si rende conto di come la ragazza che si trova di fronte, Lois Lane, sia diversa da ogni ragazza incontrata prima d'ora.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Clark Kent, Lois Lane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A/N: Ragazze, chiedo umilmente perdono per averci messo una vita ad aggiornare la ff! Tra una cosa e l'altra, influenza compresa XD, ho dovuto sempre rimandare!
Per cui, penso proprio che oltre questo nono "capitolo", riceverete sotto l'albero come regalo anticipato anche il capitolo 10. :)
Dopotutto a Natale siamo tutti più buoni, no? Spero sia un regalo inaspettato e ben accetto :D eheheh

Cris e Llight, come sempre grazie per essere sempre presenti coi vostri commenti! Siete sempre super gentili e ormai devo ricorrere al Thesaurus di Word per trovare nuovi aggettivi per descrivervi! Grazie mille, davvero!
Light, grazie anche per i commenti nelle altre FF! Son contenta che sia riuscita a finire di leggere anche "a painful rewind" e per il bacio da oscar... hai ragione, cavolo!!!! XD Magari sotto la pioggia o mentre volavano, no? XD Caspio, avresti dovuto leggerla subito così avrei fatto subito una modifica! XD
E grazie mille anche per il commento in "looking for the light"! Dopo un bel po' che non entravo su EFP per i problemi sopracitati, è stato bello ritrovare tutte le tue recensioni!!! E ti chiedo scusa per la dipendenza che ho creato! XD Non era davvero nei miei piani, anche se mi fa stra-piacere saperlo! :P
E sappi che questa tua frase: "ps: ogni volta che vedo momenti Clois non posso fare a meno di pensare "chissà questo come lo descriverebbe... divinamente ovvio!"" ha fatto venire a me gli occhi a cuoricino!!!! *-* Davvero grazie mille Light!

E ora, dopo aver straparlato, ecco il capitolo 9! :)
Buona lettura a tutti!




9


Il ballo scolastico non era andato proprio come tutti si aspettavano.

Chloe era stata eletta reginetta e lo spirito di una cheerleader morta solo qualche giorno prima, si era impossessato prima del corpo di Lois, poi di quello di Chloe e infine di quello di Clark.

Decisamente un ballo non convenzionale.

La cosa che lo rendeva ancora più strano, era che Clark non era andato con la persona che si era da sempre immaginato al suo fianco. Lana.

No, la persona che si trovava al suo fianco in quel momento era decisamente diversa da Lana. Lois Lane era indiscutibilmente l’opposto della ragazza che lui definiva dei suoi sogni; Lana.

Clark ricordava tutto.

Dal momento in cui l’aveva vista scendere dalle scale con indosso un vestito rosa che la fasciava alla perfezione e ne metteva in risalto le curve, alla malizia che aveva visto nel suo sorriso quando gli aveva suggerito che nulla nella vita era impossibile, nemmeno Lois e Clark che andavano al ballo insieme, o la prima cosa che gli chiese non appena tornò in sé, notando la spilla che stava un po’ troppo vicino al suo decolleté. E certo, a lei non lo avrebbe mai ammesso e probabilmente nemmeno a nessun altro essere vivente eccetto Shelby, ma in quel momento, quando non aveva idea che lo spirito di Dawn l’avesse posseduta e pensava che a farle quella strana proposta fosse stata Lois, Clark non era riuscito per un solo secondo a pensare di rifiutare di andare al ballo con lei.

Forse era stata la voglia di vedere coi suoi stessi occhi Chloe incoronata reginetta, forse era semplicemente il desiderio di fare una cosa che ogni ragazzo della sua età avrebbe fatto. O forse - e questo era il pensiero più stupido che gli fosse mai venuto in mente – forse voleva davvero andare a quello stupido ballo, indossando uno stupido smoking solo perché glielo aveva chiesto lei.

Sì, Lois Lane era senza ombra di dubbio l’opposto di Lana Lang e visto che in fin dei conti era finita in quel pasticcio anche per colpa sua, decise che il minimo che potesse fare per lei era spiegarle con calma la situazione.

La vide in lontananza dall’altra parte della palestra, mentre guardava verso la pista da ballo, sorseggiando del ponch e decise di raggiungerla. “Senti Lois-” Disse deglutendo a fatica, in parte terrorizzato dall’idea di raccontarle tutto o quasi nei minimi dettagli.

“I tuoi genitori mi hanno aggiornata.” Gli fece sapere subito, interrompendolo. “Sembra che sia stata posseduta dallo spirito di una ragazza di nome Dawn.” E il modo in cui lo disse lo fece sembrare quasi come la cosa meno strana che le sarebbe potuta succedere a Smallville.

Ora che ci pensava su, Lois aveva visto davvero di tutto nel poco tempo passato a Smallville e Clark non poté fare a meno di chiedersi cosa ci fosse di tanto prezioso che la legasse a quel piccolo paesino del Kansas. Molto probabilmente una persona qualunque avrebbe fatto le valigie al primo segnale di stranezza che quel piccolo paesino le aveva lanciato, ma non Lois Lane. Ovviamente non Lois Lane.

“Sì beh, diciamo che quello è un veloce riassunto.” Le sorrise, ignorando di proposito la domanda che in realtà avrebbe voluto farle.

“Beh, è di certo l’ultima volta che mi faccio acconciare i capelli da lei.” Disse ripensando a quanto tempo doveva averci impiegato Dawn per acconciarle i capelli in quel modo.

Clark annuì, pensando distrattamente a come, capelli fatti o no, Lois stesse sempre bene.

“Mi dispiace di averti trascinato qui.” Scacciò quel pensiero dalla testa e ripensò al luogo in cui si trovavano - la palestra della scuola – e soprattutto in che momento si trovavano – il ballo scolastico per gli studenti dell’ultimo anno.

Clark si disse che probabilmente, se non fosse stato per Dawn e il suo spirito, lui e Lois in questo momento sarebbero stati a casa Kent, seduti sul divano a mangiare popcorn, discutendo su che film avrebbero potuto vedere, finendo col passare ogni secondo della serata a litigare su ogni singola stupida cosa.

‘Una tipica serata in stile Lois e Clark.’ Pensò sorridendo.

“Non ti preoccupare.” Gli disse sincera, probabilmente volendogli evitare di ripetere quel copione in cui lui si prendeva le colpe di tutte le stranezze successe in quella giornata. “Non sono mai andata al mio ballo dell’ultimo anno.” Disse sincera e per un secondo Clark la vide sorridere, quasi fosse felice di essere lì in quel momento, prima che un ennesimo sorso del ponch che reggeva in mano cancellasse quel sorriso. “Anche se a dire il vero, il punch avrebbe bisogno di un po’ di energia.” Disse sorridendo brevemente e arricciando il naso, annuendo al fatto che il ponch non fosse per niente alcolico.

Clark non poté evitare di sorridere per quella sua battuta, mentre le note della canzone suonata dalla band iniziavano a riempire la palestra.

Entrambi rimasero in silenzio, quasi sperando che l’altro non avesse notato come l’atmosfera si fosse fatta imbarazzante a causa di tutte le coppiette che ballavano nella pista da ballo di fronte a loro, con le note di una romantica ballata in sottofondo.
In quel momento, un’idea probabilmente sbagliata e stupida venne in mente a Clark.

“Sai, pensavo… visto che ti sei vestita così bene e sei venuta qui con me… dovresti almeno ricavarne un ballo.” Disse quasi distrattamente, fingendo disinteresse e mentendo a sé stesso. Che lo volesse ammettere o no, stranamente l’idea di ballare con Lois in quella pista da ballo non gli pesava come voleva farle credere.

Lois sorrise scuotendo la testa. “Bel gesto cavalleresco.” Rispose subito, quasi avesse preparato quella risposta, aspettandosi il gesto di Clark. “Ma non sono io quella con cui vuoi ballare, Clark.” Gli sorrise e Clark si chiese con chi altro avrebbe potuto voler ballare in quel momento, dopo aver visto quel sorriso sul suo viso. “E’ lei.” Finì indicando con un cenno del capo Lana, la ragazza che gli faceva girare la testa da sempre e che aveva appena fatto la sua entrata nella palestra.

Si girò a guardarla e annuì sorridendole, ricordandosi per la prima volta che, in teoria, lei era sempre stata l’unica con la quale avrebbe voluto avere quest’esperienza. Decise di seguire il consiglio di Lois e fare quello che sapeva di voler fare, perché in fondo, quella era la cosa giusta da fare. Lana era la ragazza che gli piaceva, non Lois.
 
Prima di andarle incontro, sentì il bisogno di lanciare un’ultima occhiata veloce a Lois, e per un secondo il pensiero di convincerla nuovamente a ballare con lui gli sfiorò la mente. Girandosi per sorriderle un’ultima volta, notò come lei si fosse già allontanata da lui e stranamente si ritrovò a sorridere a sé stesso, quasi avesse capito quanto tutti quei pensieri su Lois fossero strani e assolutamente fuori luogo.

Forse Lois aveva ragione, forse era davvero Lana quella con cui voleva ballare e forse era solo questa strana atmosfera che gli aveva fatto pensare per qualche secondo che loro due avrebbero potuto ballare insieme. Forse domani avrebbe ripreso a vederla come la solita spina nel fianco che non lo lasciava vivere in pace.

Di una cosa era certo e lo sarebbe stato sempre.

Lois Lane era decisamente diversa da ogni ragazza che aveva conosciuto prima d’ora.




Episodio:  4x18 "Spirit" / "La reginetta del ballo"
   
 
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