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Autore: Layla86    23/12/2009    1 recensioni
A volte anche una ragazza apparentemente qualunque può vivere qualcosa di speciale.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti quelli che leggeranno!
Non è la prima storia che scrivo, ma è la prima che pubblico. E' una cosa carina e leggera ispirata da August Rush, un film dolcissimo che ho visto ieri sera, in tema natalizio, tanto per non farci mancare nulla.
Spero che vi piaccia.
Non ci guadagno nulla scrivendo queste storie, non conosco nessuno dei protagonisti e non voglio in alcun modo offenderli.
Mi scuso per qualsiasi tipo di imprecisione.
Baci
Holly



Faceva decisamente freddo. La temperatura era scesa sotto lo zero e nevicava. Da quando iniziano i miei ricordi, alla neve ho sempre associato la famiglia e le feste, perchè solo in queste occasioni ci spostavamo da Los Angeles e andavamo a sciare ad Aspen. I fiocchi di neve...questi batuffoli che mi sono sempre sembrati fatti di zucchero filato, cadono senza tregua dal cielo. Ricordo che da bimba restavo interminabili minuti con la manina tesa verso l'alto nel tentativo di raccoglierne alcuni, inutilmente, perchè questi, a causa della loro natura, si scioglievano immancabilmente a contatto con il calore della pelle.

La neve mi piaceva ancora di più vista dall’interno della mia casa, l’ambiente riscaldato dal caminetto,  lo sguardo fisso verso l’esterno per ore come se fossi sotto l’influenza di un incantesimo: i fiocchi cadevano a terra con traiettorie sempre diverse ed il paesaggio mutava magicamente, da un cupo grigiore ad un bianco candido.
Com'ero riuscita a farmi trascinare a Bossier City il giorno di Natale non me lo ricordavo proprio, soprattutto perché mi avevi preparato al fatto che ci sarebbe stata la tua famiglia al completo, comprese mamma Constance e nonna Ruby, le donne della tua vita, che, a onor del vero, mi facevano una certa soggezione.
Sicuramente per convincermi mi avevi guardato negli occhi ed io avevo annuito succube del tuo fascino. E così mi ero trovata in Louisiana con un freddo glaciale e una gran voglia di scappare.
Mi tolsi un guanto, sfilai il pacchetto di Marlboro dalla tasca e ne accesi una. La sensazione del fumo aspirato nei polmoni mi diede subito una sensazione di sollievo e, per qualche istante, parve rasserenarmi un poco.
Sentii la presenza di qualcuno e mi voltai.
“Non dirmi che stai facendo quello che credo.” Non risposi seccata. Grazie a Dio non eri uno dei miei genitori, ma solo il mio ragazzo, quindi non avevi nessun diritto di dirmi cosa potevo o meno fare.
“Sai che odio quando fumi, oltre al fatto che è dannosissimo per la tua salute, quando ti bacio sai di cenere…” e così dicendo ti avvicinasti a me, mi sfilasti la sigaretta dalle mani e la gettasti nella neve. Si spense con un crepitio.
Eri di una bellezza disarmante, gli occhi più chiari del solito a causa della luce riflessa dalla neve e quel sorriso saccente che tanto mi faceva innervosire, ma anche venire voglia di baciarti fino a non avere più fiato.
Più ti guardavo e più sentivo una distanza incolmabile tra di noi, cosa poteva tenere legato Jared Leto a me, una ragazza completamente nella norma, lui che poteva avere tutto quello che voleva.
“Cosa ti succede?” Maledii il mio viso: anche contro la mia volontà rappresentava benissimo tutto ciò che mi passava per la testa.
“Perché me?”
“scusa ma non ti capisco…”
Sorrisi guardandoti, eri così buffo con la neve nei capelli! Vi infilai una mano con la scusa di sistemarli solo per l’estremo bisogno di toccarti.
“Hai capito benissimo Jared. Perché mi hai portato qui? Perché hai scelto proprio me? Non sono bella come Scarlett, simpatica come Cameron…non sono spigliata, né brillante. Non sono intelligente come te, nemmeno particolarmente colta, non me la saprei cavare da sola nel mondo degli sciacalli in cui vivi tu. Non saprei gestire una situazione complicata o imbarazzante. Non so nemmeno rispondere al telefono in maniera decente! Non eccello in nessuna attività, sport, arte o lavoro. Sono tremendamente noiosa e normale…”
Mi interrompesti appoggiando il pollice sulle mie labbra e mi prendesti il viso tra le mani.
“Perché tu? Perché qualsiasi cosa tu possa dire sei bella, adoro i tuoi capelli biondi e mossi e il tuo sembrare una bambola di porcellana, dalla pelle diafana e le labbra rosse come ciliegie. Mi piace quando usciamo e ti metti in tiro solo per fare colpo su di me, mi piace l’espressione del tuo viso quando mi ascolti suonare, il modo in cui accavalli le gambe o quando ti abbracci stringendoti nelle spalle per il freddo. Adoro la tua curiosità verso il mondo che ti circonda ed il tuo essere aperta agli stimoli che ti vengono dall’esterno, il tuo amore per l’arte e per il bello. Mi piace che nella vita non ti accontenti mai e che lotti fino a che non hai raggiunto il tuo obiettivo. Adoro il tuo modo di rompermi le scatole, quando ti lamenti perché parlo troppo o non parlo abbastanza. Mi piace la purezza della tua anima che rischiara le tenebre che incupiscono la mia, amo i tuoi occhi perché sono lo specchio di ciò che provi dentro di te.
Amo il tuo corpo ed il modo in cui ti abbandoni completamente a me quando facciamo l’amore.  Adoro anche il modo in cui urli quando litighiamo e gli occhi arrossati quando pensi di avermi deluso. Amo il fatto che non riesci a stare senza di me, che mi cerchi e che mi ami, anche se non sempre ho lo sguardo da stronzo ed il sorriso sornione, anche quando sono talmente dolce da far venire il diabete.
Ti amo perché mi accetti così come sono, non scappi quando vedi le mie insicurezze, anzi sei capace di rassicurarmi e consigliarmi per il meglio.
Ti amo perché mi vuoi bene e so che per te tutto questo è importante, perché sono felice quando sto con te…e prego ogni giorno sperando che anche per te sia lo stesso.”
Non avevo smesso nemmeno per un attimo di guardarti negli occhi mentre mi dicevi queste parole, le più belle che avessi mai sentito, o anche solo immaginato. Sentivo gli occhi gonfi, mentre cercavo di trattenere quella lacrima di commozione che spingeva per uscire. Ero completamente senza parole, il mio cuore batteva all’impazzata e le mie gambe tremavano. La gola era secca e il mio cervello completamente congelato in quell’attimo, non riuscivo a fare un pensiero coerente. L’unica cosa che uscii dalle mie labbra fu un sospiro:
“Ti amo Jared…” Mentre ancora ti fissavo negli occhi.
Furono pochi gli istanti che separarono le nostre labbra.
Non sapevo se e quanto sarebbe durato, ero però conscia che quello era uno dei momenti più importanti della mia vita, perché era la prima volta che provavo la sensazione di essere amata.
  
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