Yellow - Perché il Natale è giallo
“Look at the stars,
look how they shine for you
and everything you do
yeah they were all yellow…”
“Ale
guarda che bello questo!”
Mi volto
inarcando un sopracciglio e il mio naso si
arriccia notando il capo di abbigliamento che la mia amica tiene in
mano.
Un twinset
formato da una maglietta molto leggera e
aderente bianca ed un cardigan piuttosto lungo e morbido, in lana e,
dettaglio
non trascurabile, giallo.
“Che
c’è non ti piace?” – mi chiede
notando la mia
espressione disgustata.
“Ma
è giallo!”
– dico con tono ovvio.
“E
allora?”
“Non
c’è un altro colore?” –
guardandolo bene il
modello mi piace.
“No,
è l’unico rimasto!” – mi urla
una commessa che
sta passando proprio
in quel momento. Da quando in qua le
commesse ti danno ascolto quando per una volta ne hai davvero bisogno e
senza la
necessità di
sbracciarsi, per di più il
giorno della vigilia di Natale?
“Uh
che peccato.”
– sospira la mia amica – “Non
è neanche della mia taglia, però a te dovrebbe
andare.”
“No
Stefy, l’ha detto anche Dumbo
che è l’unica opzione, evidentemente
non è
destino.”
Sento qualcuno
ridacchiare alle mie spalle, mi volto di
riflesso, ma c’è talmente tanta gente che non
riesco a capire bene chi sia
stato. Mhà questo negozio è strano, forse
l’acustica è talmente buona che è
facile
sentire i discorsi altrui. Si, certo, incolpiamo sempre la povera acustica.
“Ma
dai Ale secondo me staresti bene con il giallo.
Domani farai un figurone con questo alla cena con tutti gli
altri.”
Mannaggia a me e
ai miei impegni che mi hanno costretta
a comprare qualcosa di carino per la cena di Natale proprio
all’ultimo momento!
“No
Stefy , non insistere, tutto ciò che è giallo non
mi piace. Il limone, il taxi, lo smalto orribile che hai comprato, i
tuoi capelli”
Ancora
quella risata.
Questa volta
evito di voltarmi, ma non risparmio a
chiunque sia l’interessato, occhiate di fuoco, guardando con
aria scocciata
alla mia destra e alla mia sinistra.
“Vedi.”
– dico riprendendo il discorso con quella
rompiscatole della mia amica – “Il giallo non
è il mio colore.”
“Però
dici di essere il Sole della Puglia ed il sole è
giallo!”
Ma
perché deve insistere tanto? Cosa le cambia se
prendo o meno quel twinset?
“Mi
piace la luce del sole e la luce è bianca,
incolore!” – ribatto.
“Va
bene ho capito, te lo regalo sono
contenta che ti piaccia!” – esclama Stefania
dirigendosi verso la cassa.
“No
Stefy!Non mi piace!” – le urlo dietro, poi vedendo
che non mi dà retta la minaccio – “Tanto
non me lo metto!”
Niente,
è andata.
Sospiro
prendendo lo stesso capo che la mia amica sta
pagando, la taglia è una M
perciò mi
dovrebbe andare. Decido comunque di non andare nei camerini e me la
provo
stendendola un po’ sul busto per vedere come mi sta.
Mi guardo allo
specchio vicino, non ho colori particolarmente
accesi, i capelli castano chiaro, gli occhi grandi e marroni, la pelle
colorita
quindi quella tonalità non mi sta poi così male.
“Certo
e quando lo indosserai potrai
tranquillamente interpretare il ruolo
di Twetty!” – dico ad alta voce parlando fra me e
me mentre ripongo quell’orrore al
suo posto.
Sento nuovamente
quel ridacchiare insolente.
E no!Quando
è troppo e troppo! Esco imbufalita, questo
negozio non mi piace e per di più sarò costretta
ad ospitare nel mio armadio un
capo giallo!
“Sei
contenta?” – mi chiede Stefania davanti ad una
bella cioccolata calda ordinata al nostro bar di fiducia.
“Come
una Pasqua.”
“Tecnicamente
domani è Natale…” – mi fa
notare lei.
“Questo
Natale non sarà felice, per niente!”
“E per
quale motivo scusa?”
Come se non
fosse ovvio .
“Perché
sarà giallo! E sei stata tu renderlo tale!”
–
la accuso indicandola con tanto di dito minaccioso.
“Per
la miseria Alessia! Sei tutta un melodramma.”
Evito
accuratamente di risponderle e cerco di non
vedere la sua occhiata esasperata al cielo.
Non sono sempre
così nervosa, ma questa sera non me ne
va bene una. Innanzi tutto non ho comprato quello che volevo per la
serata di
domani, ma la cosa più snervante è che da quando
siamo uscite da quel negozio mi
sento costantemente osservata.
Sto diventando
matta, ho decisamente bisogno di una
vacanza.
“Oh
guarda nevica!” – urla la mia amica e anche io
salto giù dalla sedia.
Essendo entrambe
pugliesi, e per la precisione
provenienti da una zona costiera, la
neve è un vero evento peccato che i Triestini non la pensino
allo stesso modo e
ci lancino sguardi sconvolti ogni volta che li dilettiamo con questi
show.
La neve
sì che ha un bel colore.
Bianco.
Candido, puro,
pulito, soffice bianco.
Tutto
ciò che è bianco mi piace, le lenzuola pulite,
gli abiti da sposa, la neve.
Altro che giallo!
Anche il Natale
è bianco… Ah, dimenticavo questo
sarà giallo a causa di qualcuno di mia
conoscenza.
Sospiro, i miei
viaggi mentali si stanno facendo sempre
più strani, ho bisogno sul serio di una vacanza.
Per fortuna
domani è Natale, giallo però…
Il mattino
seguente verso le dieci sento bussare insistentemente
alla porta.
Strano, non
aspetto nessuno. Con espressione sorpresa
vado all’ingresso.
“Chi
è?” -
domando.
“Devo
consegnare dei fiori.” – mi sento rispondere da
oltre la porta.
Dei fiori?
Aggrotto le
ciglia stupita e togliendo il
chiavistello e tutte le cautele, non si può
mai essere sicuri, e apro.
Mi si presenta
un ragazzino piuttosto scocciato – “Senti,
mio padre mi ha costretto a venire qui soltanto perché il
cliente ha pagato
profumatamente per questa consegna, però i miei amici mi
stanno aspettando per
giocare alla Play, possiamo fare in fretta?”
Boccheggio non
riuscendo a trovare le parole esatte.
“Forse
c’è un errore.” – riesco
finalmente a dire.
“È
lei…” – controlla su un bigliettino
– “La signorina
Yellow?”
Ok, sono
sorpresa sul serio questa volta.
“S-si.”
– dico di getto – “Cioè
no!”
“Si o
no?” – mi chiede quello sempre più
irritato.
“Sì,
è un soprannome.” – spiego.
“Carino.”
– esclama sarcastico – “Ad ogni modo
questi
sono per te e Buon
Natale.”
Mi porge un
mazzo di rose enorme, tutte gialle.
Rimango a
fissarle per non so quanto tempo, mi dovrei
sentire presa in giro, ma stranamente mi fa piacere.
Non penso sia
stata Stefania, il moccioso ha detto pagato
profumatamente, come se già di
per se la composizione non venisse una cifra!
Mentre rientro
noto un bigliettino incastrano fra i nastri
e gli steli del bouquet lo
prendo e lo leggo con il cuore che va a
tremila.
Per
miss Yellow,
Auguri
di Buon Natale, giallo.
Un
suo ammiratore dalla risata facile.
“Alla
fine te lo sei messa!” - urla
Stefania notando il mio abbigliamento.
“Sì.”
– dico laconica prendendo il cappotto.
“Hai
visto che ti sta bene?”
Non mi piace il
tono vittorioso nella sua voce e
nemmeno la sua espressione e se è per questo nemmeno questo
dannato cardigan
giallo, ma perché me lo sono messa?!
“Andiamo?”
– chiedo impaziente.
“Certo.”
Usciamo di casa
e ci avviamo verso la macchina della
mia amica.
Proprio in quel
momento passa una Ferrari
completamente, interamente, svavillantemente gialla.
La fisso rapita
mentre ci passa vicinissima, noto un
giovane all’interno che mi saluta alzando un braccio.
Rispondo istintivamente
alzando la mano con fare timido e sorridendo imbarazzata. È
passato talmente in
fretta che non ho fatto in tempo a vederlo bene in faccia, ma in fin
dei conti
un ringraziamento se lo meritava.
“Chi
era?” – mi chiede curiosa la mia amica.
E come posso
darle torto, le nostre amicizie non
comprendono gente ricca, sicuramente non comprendono detentori di
Ferrari.
“Una
storia lunga.” – rispondo vaga –
“Bella macchina
vero?” – le chiedo per sviare l’argomento.
Lei mi fissa
come se mi vedesse per la prima
volta – “Dico, ma l’ha vista
bene?!” –
mi chiede sconvolta.
“Si e
allora?”
“È
gialla! Tu non odiavi il giallo?!”
Alzo le spalle
con nonchalance e
il mio pensiero corre sulle rose gialle e
sullo sconosciuto della Ferrari gialla – “Non
più Stef, non più…”
Alzo gli occhi
al cielo stellato.
Le stelle sono
gialle… Sì, le stelle mi piacciono.
“It’s true
Look how they shine for you…
Look at the stars,
Look how they shine for you
And all the thing that you.”
(Yellow – Coldplay)
,;Il
salotto di lilysol,;
Bene
ed eccoci
qui… Questa
piccola follia è nata mentre
ascoltavo Yellow dei Coldplay. È uno di quei piccoli sfoghi
che ogni tanto ci
si deve concedere.
Un
piccolo pensiero per tutti voi e per questo
fantastico sito.
Ringrazio
vivamente chi ha commentato la mia Long
Fiction - MayGrey
– che fra l’altro sto
continuando a scrivere e anche tutti coloro che magari ci vogliono fare
un
salto.
BUON NATALE A TUTTI
(rigorosamente
giallo
xD)
Al
prossimo capitolo di MayGrey
Baci
lilysol