Don't Leave Me, Colonel
La guerra provoca solo sangue, rabbia, disperazione e tanto
dolore.
È passato un anno da quel giorno e non potrò certo dimenticarlo
facilmente!
La guerra porta solo sofferenza...
Ora credo di poter comprendere
quello che ha provato la zia Pinako per la perdita dei suoi figli e poi capisco
anche il dolore di Scar per lo sterminio della sua gente da parte del nostro
esercito.
Ora lo avverto anch'io: perché ho perso una persona a me
cara:
Al... il mio fratellino.
È morto per salvare me, quello
stupido!
E il taisa, che per difendere me e il corpo esanime di Al, ha
incenerito quasi tutti quelli che aveva davanti, tranne coloro che aveva alle
spalle: quei bastardi che avevano colpito Al a tradimento.
Benché siano trascorsi millesimi, secondi, minuti, ore, giorni,
settimane da quell'avvenimento...
rivedo costantemente l'accaduto come se
stesse succedendo in questo preciso istante:
l'automail della gamba che si
blocca,
la pistola del nemico puntata davanti a me;
le grida di mio
fratello che dicevano: “Spostati fratellone!”
e io che non riuscivo a
muovermi perché la gamba era bloccata.
Al che si mette davanti a me,
lo
sparo e poi...
il sangue.
Sangue che schizzava in direzioni differenti,
che sgorgava dalle ferite di mio fratello...
Sangue caldo sul mio viso... di
un rosso vivo.
Al che cadeva tra le mie braccia e il vuoto nella mia
mente.
In lontananza riecheggiava la voce di Mustang che urlava: “Acciaio,
devi reagire!”.
Ed infine il fuoco...
il calore di esso ed altri
spari... e anche Mustang che cadeva a terra.
Il mio cervello, a quel punto,
non ha capito più nulla... di nuovo:
non c'erano più strategie di
combattimento, lucidità, razionalità, ma solo la follia
che ha dato
inizio alla fine di tutto.
All'arrivo di Havoc e compagni, i nemici erano
solo cadaveri riversi sulle rocce e tante lacrime...
perché...
Al era
morto e il taisa in coma.
Al funerale di mio fratello,
soltanto lacrime...
il nulla più
totale regnava nella mia mente e continuavo a ripetere:
“Al... perché
l'hai fatto? Perché, dannato stupido! Potevi lasciarmi morire e invece... sia tu
che il taisa vi siete lanciati in mio soccorso per salvarmi e mi avete lasciato
solo. Che cosa farò adesso?”
Il Taisa è in coma,
mi sento estremamente in colpa... mi sento
responsabile, dannazione!
Vederlo attaccato ad una macchina per poter
respirare e ad un flebo per la nutrizione...
mi fa sentire ancor più verme di
quello che mi sento.
Mi sento impotente,
inutile,
un impiccio,
una nullità,
un
vero e proprio disastro,
un impiastro...
tutto il peggio che ci può essere
a questo mondo!
L'unica cosa che riesco a fare è restare al capezzale di Mustang in
attesa che si svegli.
Dopo la morte in battaglia del tenente Hawkeye,
Roy
si attaccato morbosamente a me, non ne comprendo il motivo.
Infondo sono solo
un suo sottoposto... in verità sono un
perfetto estraneo per lui.
Che diavolo dico?
Parlo come una donna innamorata... sto
diventando matto, lo sento!
Ho pregato per lui,
ho convocato le equip di medici più
qualificati, ma niente da fare!
Nessun risultato, dannazione!
Ho provato
tutto... ma è stato inutile...
completamente inutile.
-Ehi, Ed! Vai a riposare. Restiamo noi col colonnello, infondo è la
Vigilia di Natale.- mi dice Havoc, mettendomi una mano sulla spalla.
-Grazie
per l'interessamento, ma sto bene. Vai dalla signora Graciel a portarle i miei
auguri e gioca e Elisha.-
-D'accordo... allora buon Natale,
Edward.-
-Anche a te.-
Resto come una statua a fissarlo, senza che lui mi dica niente.
Senza
che lui apra gli occhi...
mi sento un povero stupido a pensarlo, ma... Havoc
ha detto che è la vigilia di Natale...
ricordo che la mamma faceva sempre
esprimere a me ed Al un desiderio che, quasi sempre, si avverava.
Però è solo
una stupida credenza per i bambini... non potrebbe mai funzionare,
eppure mi
trovo aggrappato a quella sottile speranza,
a quella sottile utopia per la
sua salvezza.
Perché non tentare? Infondo, non ho nient'altro da
perdere.
Congiungo le mani ed esprimo il mio desiderio...
quella supplica
che mi tengo dentro da tempo e gli altri... non se ne sono mai
accorti:
Salva il Colonnello, la persona a cui tengo di più al
mondo.
Ma che dico?
Salva il Colonnello e basta!
Sì, sto impazzendo è
l'unica spiegazione per parole tanto insensate.
È notte... rimango in uno stato di dormi-vaglia, ma non avverto nessuna
anomalia, tranne un calore rassicurante che mi pervade.
Apro debolmente gli
occhi per vedere chi mi ha coperto e non appena metto a fuoco l'immagine che ho
davanti, incrocio l'oblio degli occhi del colonnello.
Lui mi teneva stretto
tra la braccia, come se fossi una delle sue tante donne.
-Acciaio...- mi chiama lui.
-Taisa...-
Oh, Dio mio! Sembra una scena da film romantico quando la bella si
risveglia dal suo sonno con un bacio.
Mi sento avvampare...
oh cielo non
so di che colore sono diventato in faccia...
Ehi, ma perché mi faccio di
questi problemi.
Non sono una donna... sono un uomo...
-Da quando ti faccio questo effetto, acciaio? Non credevo di aver lo
stesso fascino anche sugli uomini.- ridacchia il colonnello vedendomi
imbarazzato.
-Il solito colonnello della malora! Ma non poteva
schiattare?-
Ma se fino ad un attimo prima mi sentivo in pena perché era mezzo
morto...
Sì, sono matto.
-Ero in pensiero per lei, tutto qui. E quando l'ho vista vivo mi è preso
un colpo.-
-Ci vuole ben altro per ammazzarmi, acciaio.- mi fa notare -E poi
qualcuno di mia conoscenza nel sonno mormorava: “Non mi lasci colonnello... non
voglio perderla...”.-
Arrossisco ancora di più.
Diavolo,
quelle cose non le avevo dette o forse sì.
-No... non è vero...-
-Sì, invece mio sposino.- mi sussurra seducente
Roy.
-Spo... sposino a chi?-
-A te, Chérie...-
-Io non sono
suo...-
-Senti acciaio... oggi è Natale, siamo tutti più buoni...-
-E chi
se ne frega!-
-Me lo faresti un regalo piccolo, piccolo?-
-Dipende dal
regalo.-
-Un tuo bacio.-
-Cosa? Il coma l'ha rincretinito? Per chi mi ha
scambiato per il tenente Hawkeye?-
-No, per Edward il fagiolino bisbetico che
tanto amo.-
-Eh? Qualcosa non quadra... lei è un...-
Non mi lascia il tempo di parlare che le sue labbra si sono posate
prepotenti sulle mie.
Non trovavo la forza di oppormi o, più semplicemente,
non volevo sottrarmi a lui.
Da troppo tempo lo bramavo ed ora è mio... solo
mio... anche se...
in un letto d'ospedale.
Eccomi con un'altra ff, questa volta
yaoistica, dedicata con tanto affetto alle mie care:
Bad
Girl; My Pride; Elyxyz; Shikadance; Dimea; Beat, Mua e tutte le fan della
coppia.
Allora spero la ff vi piaccia.
Spero di aver ricreato le parole di
uno in forte stato di shock emotivo e forte stato confusionale.
Vi lascio poi
un finale aperto per pensare a quello che volete^^
attendo i vostri pareri e
i vostri commenti
un bacione e Buon Natale
Shurei