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Autore: shurei    25/12/2009    10 recensioni
-Acciaio...- mi chiama lui.
-Taisa...-
Oh, Dio mio! Sembra una scena da film romantico quando la bella si risveglia dal suo sonno con un bacio.
Mi sento avvampare...
oh cielo non so di che colore sono diventato in faccia...
Ehi, ma perché mi faccio di questi problemi.
Non sono una donna... sono un uomo...
-Da quando ti faccio questo effetto, acciaio? Non credevo di aver lo stesso fascino anche sugli uomini.- ridacchia il colonnello vedendomi imbarazzato.
-Il solito colonnello della malora! Ma non poteva schiattare?- [Dedicata con tanto affetto a: Bad Girl; My Pride; Elyxyz; Shikadance; Dimea; Beat e Mua]
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ff

Don't Leave Me, Colonel







La guerra provoca solo sangue, rabbia, disperazione e tanto dolore.
È passato un anno da quel giorno e non potrò certo dimenticarlo facilmente!

La guerra porta solo sofferenza...
Ora credo di poter comprendere quello che ha provato la zia Pinako per la perdita dei suoi figli e poi capisco anche il dolore di Scar per lo sterminio della sua gente da parte del nostro esercito.
Ora lo avverto anch'io: perché ho perso una persona a me cara:
Al... il mio fratellino.
È morto per salvare me, quello stupido!
E il taisa, che per difendere me e il corpo esanime di Al, ha incenerito quasi tutti quelli che aveva davanti, tranne coloro che aveva alle spalle: quei bastardi che avevano colpito Al a tradimento.

Benché siano trascorsi millesimi, secondi, minuti, ore, giorni, settimane da quell'avvenimento...
rivedo costantemente l'accaduto come se stesse succedendo in questo preciso istante:
l'automail della gamba che si blocca,
la pistola del nemico puntata davanti a me;
le grida di mio fratello che dicevano: “Spostati fratellone!
e io che non riuscivo a muovermi perché la gamba era bloccata.
Al che si mette davanti a me,
lo sparo e poi...
il sangue.
Sangue che schizzava in direzioni differenti, che sgorgava dalle ferite di mio fratello...
Sangue caldo sul mio viso... di un rosso vivo.
Al che cadeva tra le mie braccia e il vuoto nella mia mente.
In lontananza riecheggiava la voce di Mustang che urlava: “Acciaio, devi reagire!”.
Ed infine il fuoco...
il calore di esso ed altri spari... e anche Mustang che cadeva a terra.
Il mio cervello, a quel punto, non ha capito più nulla... di nuovo:
non c'erano più strategie di combattimento, lucidità, razionalità, ma solo la follia
che ha dato inizio alla fine di tutto.
All'arrivo di Havoc e compagni, i nemici erano solo cadaveri riversi sulle rocce e tante lacrime...
perché...
Al era morto e il taisa in coma.

Al funerale di mio fratello,
soltanto lacrime...
il nulla più totale regnava nella mia mente e continuavo a ripetere:
Al... perché l'hai fatto? Perché, dannato stupido! Potevi lasciarmi morire e invece... sia tu che il taisa vi siete lanciati in mio soccorso per salvarmi e mi avete lasciato solo. Che cosa farò adesso?


Il Taisa è in coma,
mi sento estremamente in colpa... mi sento responsabile, dannazione!
Vederlo attaccato ad una macchina per poter respirare e ad un flebo per la nutrizione...
mi fa sentire ancor più verme di quello che mi sento.

Mi sento impotente,
inutile,
un impiccio,
una nullità,
un vero e proprio disastro,
un impiastro...
tutto il peggio che ci può essere a questo mondo!

L'unica cosa che riesco a fare è restare al capezzale di Mustang in attesa che si svegli.
Dopo la morte in battaglia del tenente Hawkeye,
Roy si attaccato morbosamente a me, non ne comprendo il motivo.
Infondo sono solo un suo sottoposto... in verità sono un perfetto estraneo per lui.

Che diavolo dico?
Parlo come una donna innamorata... sto diventando matto, lo sento!

Ho pregato per lui,
ho convocato le equip di medici più qualificati, ma niente da fare!
Nessun risultato, dannazione!
Ho provato tutto... ma è stato inutile...
completamente inutile.

-Ehi, Ed! Vai a riposare. Restiamo noi col colonnello, infondo è la Vigilia di Natale.- mi dice Havoc, mettendomi una mano sulla spalla.
-Grazie per l'interessamento, ma sto bene. Vai dalla signora Graciel a portarle i miei auguri e gioca e Elisha.-
-D'accordo... allora buon Natale, Edward.-
-Anche a te.-

Resto come una statua a fissarlo, senza che lui mi dica niente.
Senza che lui apra gli occhi...
mi sento un povero stupido a pensarlo, ma... Havoc ha detto che è la vigilia di Natale...
ricordo che la mamma faceva sempre esprimere a me ed Al un desiderio che, quasi sempre, si avverava.
Però è solo una stupida credenza per i bambini... non potrebbe mai funzionare,
eppure mi trovo aggrappato a quella sottile speranza,
a quella sottile utopia per la sua salvezza.
Perché non tentare? Infondo, non ho nient'altro da perdere.
Congiungo le mani ed esprimo il mio desiderio...
quella supplica che mi tengo dentro da tempo e gli altri... non se ne sono mai accorti:
Salva il Colonnello, la persona a cui tengo di più al mondo.

Ma che dico?
Salva il Colonnello e basta!
Sì, sto impazzendo è l'unica spiegazione per parole tanto insensate.

È notte... rimango in uno stato di dormi-vaglia, ma non avverto nessuna anomalia, tranne un calore rassicurante che mi pervade.
Apro debolmente gli occhi per vedere chi mi ha coperto e non appena metto a fuoco l'immagine che ho davanti, incrocio l'oblio degli occhi del colonnello.
Lui mi teneva stretto tra la braccia, come se fossi una delle sue tante donne.

-Acciaio...- mi chiama lui.
-Taisa...-

Oh, Dio mio! Sembra una scena da film romantico quando la bella si risveglia dal suo sonno con un bacio.
Mi sento avvampare...
oh cielo non so di che colore sono diventato in faccia...
Ehi, ma perché mi faccio di questi problemi.
Non sono una donna... sono un uomo...

-Da quando ti faccio questo effetto, acciaio? Non credevo di aver lo stesso fascino anche sugli uomini.- ridacchia il colonnello vedendomi imbarazzato.
-Il solito colonnello della malora! Ma non poteva schiattare?-

Ma se fino ad un attimo prima mi sentivo in pena perché era mezzo morto...
Sì, sono matto.

-Ero in pensiero per lei, tutto qui. E quando l'ho vista vivo mi è preso un colpo.-
-Ci vuole ben altro per ammazzarmi, acciaio.- mi fa notare -E poi qualcuno di mia conoscenza nel sonno mormorava: “Non mi lasci colonnello... non voglio perderla...”.-

Arrossisco ancora di più.
Diavolo, quelle cose non le avevo dette o forse sì.

-No... non è vero...-
-Sì, invece mio sposino.- mi sussurra seducente Roy.
-Spo... sposino a chi?-
-A te, Chérie...-
-Io non sono suo...-
-Senti acciaio... oggi è Natale, siamo tutti più buoni...-
-E chi se ne frega!-
-Me lo faresti un regalo piccolo, piccolo?-
-Dipende dal regalo.-
-Un tuo bacio.-
-Cosa? Il coma l'ha rincretinito? Per chi mi ha scambiato per il tenente Hawkeye?-
-No, per Edward il fagiolino bisbetico che tanto amo.-
-Eh? Qualcosa non quadra... lei è un...-

Non mi lascia il tempo di parlare che le sue labbra si sono posate prepotenti sulle mie.
Non trovavo la forza di oppormi o, più semplicemente, non volevo sottrarmi a lui.
Da troppo tempo lo bramavo ed ora è mio... solo mio... anche se...
in un letto d'ospedale.











Eccomi con un'altra ff, questa volta yaoistica, dedicata con tanto affetto alle mie care:
Bad Girl; My Pride; Elyxyz; Shikadance; Dimea; Beat, Mua e tutte le fan della coppia.

Allora spero la ff vi piaccia.
Spero di aver ricreato le parole di uno in forte stato di shock emotivo e forte stato confusionale.
Vi lascio poi un finale aperto per pensare a quello che volete^^
attendo i vostri pareri e i vostri commenti
un bacione e Buon Natale
Shurei

  
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