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Autore: ValentinaZu    26/12/2009    3 recensioni
Perchè nonostante tutto, nonostante amassi lui compariva sempre l'altro? Ero davvero innamorata di lui, ma perchè allora l'altro si faceva strada nella mia vita? Perchè pur sapendo che la mia storia con lui andava benissimo l'altro si intrometteva nel nostro cammino? Avrei voluto odiarlo, o almeno avrei voluto allontanarlo da noi ma era impossibile, nascondevo il fatto che eravamo entrambi follemente innamorati l'uno dell'altra... lo nascondevo per il nostro bene, ma alla fine nasconderlo fu la nostra rovina...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 1

Il fratello del mio ragazzo

Capitolo 1

POV Jewel : sguardo turbato

 

Il giorno in cui ti incontrai? “fu il giorno più bello della mia vita” avrei potuto dire, ma è stato solo il giorno in cui cambiò tutto, tutto quello in cui credevo, tutto quello che pensavo, diciamo praticamente TUTTO.

Era appena finito il concerto, il concerto dove ti incontrai per la prima volta di presenza. L’emozione che mi regalasti in quelle ore fu indescrivibile. Ero talmente contenta di vederti che da quando entrasti in scena non ti staccai gli occhi di dosso, studiai ogni tuo piccolo movimento, ogni tua espressione, ogni tuo cenno di stanchezza e di divertimento, perché è questo quello che ti fanno i concerti: ti divertono.

Per  quanto io sia sempre stata a conoscenza del fatto che sei un bastardo che si è portato a letto centinaia di ragazze, che magari sei arrogante ed egoista, sono sempre rimasta affascinata da te, Tom.  Sei sempre stato il mio idolo e modello da seguire..non per il sesso, ma per il tuo menefreghismo verso di tutti ed è  proprio grazie a questo sei diventato un’icona!

Finito il concerto mi dirissi verso una discoteca dove vi era una grande festa piena di gente con tanta voglia di non pensare a nulla, proprio come me, e per quanto non abbia una grande passione per le discoteche mi divertii, sarà per il fatto che avevo appena assistito alla vostra magnifica esibizione, roba da togliere il fiato!

Flashback

Ballo, mi scateno, gioisco al pensiero di questa bellissima giornata che vorrei durasse per sempre. Il mio corpo però non la pensa come il mio cuore, è stanco ed ha bisogno di liquidi, così decido di accontentarlo e  mi dirigo verso il bar per chiedere un bicchiere d’acqua quando la vista di un elemento a dir poco familiare mi fa deglutire e venire un colpo di tosse abbastanza forte, lui si gira e io mi volto velocemente dall’altra parte. Sono troppo codarda per avvicinarmi così mi siedo al bar aspettando che il barista si accorga di me, mi giro un po’ verso di lui e noto che mi fissa.

Arrossisco violentemente.

Cerco di non pensare, infondo è per questo che mi trovo qui, no? Inizio a pensare ad altro.

<< Cosa prendi? >> -domanda una voce accanto a me-

Con la musica non riesco a riconoscere bene la voce così mi volto e vedo Tom Kaulitz che mi guarda con uno sguardo che mi fa quasi svenire.

<< Dici a me? >> -domando con apparente tranquillità-

<< Si >> -risponde gentilmente-

<< Un bicchiere d’acqua >>

<< Solo questo? >>

<< Sono astemia >> -sorrido imbarazzata-

<< Va bene accetto la tua scelta, allora due bicchieri d’acqua>> -si rivolge al barista che subito lo asseconda-

Noto che continua a fissarmi e, anche se non è da me, mi giro e inizio a fissarlo pure io.

Il suo sguardo, i suoi occhi guardano me,..tutto ciò che avevo desiderato, tutto ciò che desidero tutt’ora è davanti a me e mi ha appena offerto un bicchiere d’acqua, poi vedo un cambiamento nel suo sguardo, sembra turbato.

Ho paura di averlo spaventato, distolgo lo sguardo e inizio a bere dal mio bicchiere, inizio a sentirmi uno schifo.

<< Come ti chiami?>>

<< Jewel>> -rispondo secca senza distogliere lo sguardo dal bicchiere-

<< Ti và di andare in un posto più tranquillo, Jewel?>>

Il mio nome pronunciato dalle sue labbra ha un suono così..caldo, la sua voce è calda.

Annuisco e lui prendendomi per mano mi porta nel retro del locale, in un piccolo spiazzale che porta ad un’altra strada. Mi guarda come se volesse spogliarmi con gli occhi.

<<  Fiùùù finalmente un po’ d’aria>> -dico cercando di aprire discorso-

Non oso guardarlo, che stupidata che ho detto!

<< Anche se qui fuori fa un  freschetto..>> -continuo-

Devo tapparmi la bocca!

Lui si avvicina con passo deciso e mi riprende per mano portandomi con sé.

<< Hey dove mi stai portando?>> -domando confusa-

Lui non mi risponde e ci dirigiamo verso un angolo.

Sembro una bambina, indietreggio e finisco a muro, è umido, deve aver piovuto da poco.

Lo guardo, riesco a capire le sue intenzioni, e mi decido di volerlo, lo guardo con più sicurezza e lui si avvicina a me.

Le sue labbra sono a un centimetro dalle mie, le sfiora.

Ma perché si fa desiderare tanto?

Poi mi avvicino io e sfioro le sue: anche io voglio farmi desiderare.

Finalmente azzera la distanza che c’era tra le nostre labbra e inizia a baciarmi, iniziamo a baciarci, la sua lingua cattura la mia ed entrambe si intrecciano e sento che inizia a baciarmi con più foga, inizio a baciargli il lobo e lui inizia ad agitarsi di più baciandomi il collo, metto dolcemente le mie braccia al suo collo e lui inizia a tenermi per i fianchi e salendo mi alza leggermente la maglietta e mi attira di più a sé con un abbraccio che mi avvolge tutta.

Poi lascia la presa ai fianchi e le sue mani scendono verso la mini gonna e iniziando a sfilarmi le mutandine io inizio a sbottonargli i jeans, quando proprio sul più bello lui si blocca. Mi guarda interdetto e esce dalle sue tasche il suo sidekick che vibra: una chiamata maledizione!

Lo guardo anche io interdetta.

<< Pronto?>> -risponde-

Sento una voce in sottofondo dal cellulare ma non riesco a capire cosa dice.

<< Cazzo proprio ora??>> -domanda scocciato-

Sento ancora quella voce un po’ squillante.

<< Si va bene ho capito, che guastafeste!>>

Stacca.

Mi guarda incavolato.

<< Scusa..era mio fratello, devo rientrare..vado a prendere Georg e Gustav là dentro e me ne torno a casa>> -mi dice senza guardarmi-

<< M..ma noi..>>

Non so perché, anzi lo so benissimo, gli occhi mi diventano lucidi e lo guardo come un cagnolino bastonato, lui mi guarda e riappare nel suo viso quell’espressione turbata di poco prima.

<< Domani  davanti al pala dove c’è stato il concerto..sai dov’è?>>

<< Si..ero lì poco fa>>

Mi sorride, ha un sorriso dolcissimo!

Ricambio il sorriso e non resisto, gli stampo un bacio..e poi freno l’entusiasmo e lo guardo imbarazzata, lui mi guarda divertito e scoppiamo a ridere.

<< Allora a domani.. >> -mi dice mentre me ne vado-

Alzo il braccio senza voltarmi e sparisco dietro l’angolo.

  
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