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Autore: candidalametta    27/12/2009    3 recensioni
“mi piacciono tuoi sogni Jared, sono le mie favole”, si scosta appena sorridendo, le fronti unite e i suoi occhi nei miei , “non sarebbero gli stessi senza te”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La luce della luna, candida, si insinua sottilmente tra le persiane appena scostate. Ho bisogno di un filo luminoso nell’oscurità per dormire bene, anche se Jared non lo sopporta. Preferirebbe il buio fitto di una notte completa, ma io non resisterei, e poi, sarebbe un vero peccato, perché il sottile raggio che gli sfiora il volto è la foto mancata della mia felicità. Della sua perfetta bellezza.
Si scosta leggermente e le lenzuola gli scivolano su un fianco mentre il viso si contrae appena alla luminosità diffusa, con quel broncio tipico di quando si sta per svegliare.

E i suoi occhi si schiudono appena nella penombra, inseguendo l’immagine di chissà quale sogno, la sua mano sfiora la mia mentre gli sorrido leggera. In questi momenti non posso che usare mezzi toni, parole bisbigliate. Ho imparato a rispettare i momenti in cui Jared non riesce ancora dare senso alle immagini che scorrono nella sua mente assonnata. Si accuccia sul mio grembo mentre non posso impedire alla mano ancora libera di insinuarsi tra le ciocche lisce dei capelli scomposti.

Avvicina le mie dita alla bocca come ad impedirsi di parlare troppo forte, sfiorando appena il palmo con le labbra morbide, “c’è la nebbia, li, sulla riva del fiume, il paesaggio inglobato in un mondo di ovatta, pieno di suoni irreali, di sussurri nel vento, e li, proprio sulla sponda, c’è un giovane guerriero, con cappa e spada, tenta di seguire il corso del fiume per non perdere l’orientamento, arrivare dove lo aspetta la battaglia …” sento il suo respiro farsi scandito, so cosa fare, dopo anni che cullo i suoi sogni. “ma il suo pensiero non è alla battaglia …” sussurro. “no” la voce si fa meno indecisa, “c’è qualcosa che lo trattiene, è lei … che non è con lui”.
Non posso fare a meno di sorridere alla sua fantasia, “è la nebbia che gli impedisce di vederla, lei è li, sull’altra sponda del fiume”. Corruga la fronte, indispettito, “basterebbe un segnale di lei e il cavaliere attraverserebbe il fiume, per quanto infido, senza esitare” , sfioro una ciocca sulla guancia magra che scende sul profilo del suo collo con leggerezza perfettamente disegnata, “e si fiderebbe di questo? Basterebbe la sua voce a richiamarlo a se? Non avrebbe paura di un’imboscata?”.
E stavolta il respiro si ferma sulle mie dita, alza lievemente la testa per guardarmi con occhi di perla nella penombra metallica della camera, “avanzerà lo stesso, anche se con cautela, troppe ferite bruciano sulla sua pelle per poter essere ignorate, sono fresche di pianto e battaglia, la stessa che sta andando a combattere”.
Lo fisso con intensità, sentendo ancora le mie dita tra le sue sotto le lenzuola tiepide, “ma fin quando non si mostrerà la dama penserà che non sia il suo cavaliere quell’ombra nella nebbia, ma solo l’eco del suo respiro, il riflesso dei suoi pensieri. Solo quando la mano del guerriero toccherà la sua saprà che non sta sognando, e che lui è davvero li”. Si alza su un gomito per avvicinarsi al mio viso mentre le dita scivolano via dai capelli sottili, “sarà la sua mano nella sua, e le labbra sulla sua bocca a ricordarle che è il suo cavaliere a cercarla nella nebbia”, poggio il palmo contro il suo collo liscio, “loro vicini e la battaglia lontana”.
Sorridiamo, entrambi complici mentre scendiamo di nuovo sulle coperte, lasciandoci cullare da un bacio lento e dolce.
“mi piacciono tuoi sogni Jared, sono le mie favole”, si scosta appena sorridendo, le fronti unite e i suoi occhi nei miei , “non sarebbero gli stessi senza te”, poggiamo le teste sullo stesso guanciale, i profili si sfiorano sul cotone bianco, “forse sarebbe meglio attenersi ai canoni, e ai sentieri stabiliti, ma ci sono dame che non possono rimanere chiuse nei castelli ad aspettare, che non vogliono cavalieri su cavalli bianchi a salvarle perchè non possono salvarle da loro stesse ” bisbiglio, e ridi, sommessamente, nel sussurro appena accennato della notte, “le dame che si trovano nei sentieri tradizionali non mi interessano perché un cavaliere fuori dal comune non ha interessa a salvarle ma le dame nella torre oscura, circondate dalla nebbia, beh, li è tutta un'altra storia”.
sorridiamo di nuovo, in perfetta sincronia, con la luce soffusa di una foto in bianco e nero che attutisce gli angoli, rende dolce il sorriso sul suo volto più di quanto non lo sia, “è tutta una’altra favola, ed è ancora la mia preferita”. Il suo sguardo mi sorpassa per gettare un’occhiata alla radiosveglia in un angolo, “ ma forse non ho più l’età per raccontare favole”, la guardo anch’io, il 26 dicembre è passato da una manciata di minuti, un’altro anno è passato. Lo costringo a guardarmi, “il tempo non ha importanza nei sogni delle favole”, sorridi mestamente,”e poi … non vorrai mica lasciarmi nella nebbia da sola?”, e ti convinci a lasciare andare il tuo sorriso mentre mi baci, nell’angolo buio delle mie labbra assonnate, “buon compleanno Jared”.


Non conosco Jared Leto e bla-bla-bla. Nata da questa notte insonne.. e un cavaliere con cappa e spada che mi sta cercando nella nebbia, le frasi di Jared sono tutte sue anche se ovviamente il merito me lo prendo tutto io :p :P ovviamente un forte abbraccio e un augurio di buon compleanno al nostro Jared ;) …. Commenti pregooooo!!!
  
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