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Autore: Bennu     27/12/2009    2 recensioni
Beh.. è una one shot su L e Raito. che dire di più? aprite e leggete ^^
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: L, Light/Raito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La stanza è grande, forse troppoper una persona soloa. Forse è troppo grande solo per te.
Fino a quel momento la tua vita non ha avuto un significato. Poi hai conosciuto lui.
Caso? Coincidenza? Destino?
Un obiettivo comune : catturare Kira.

Passi una mano tra i capelli neri, scompigliati e disordinati.

Che scusa patetica la tua.
"Resterai con me fino a quando i miei sospetti sul fatto che tu sia kira non saranno svaniti del tutto."
Avevi visto la sua incredulità negli occhi, incredulità che si era trasformata in rabbia, collera, odio verso di te. Sentimenti che lo avevano costretto in quella stanzacon te per mesi.
Ma il tempo era passato e tu avevi visto quelle fiamme di odio svanire e diventare due stelle . Le più brillanti del cielo intero.
Avevi visto la loro bellezza e la loro dolcezza.

Ti agiti sulla sediaporti l'unghia in bocca e sorridi.

Ammettilo. Ti eri affezionato a quel ragazzo.
Ormai non potevi più vivere senza i suoi occhi, senza i suoi capelli.
Senza il profumo della sua pelle, senza la sua bocca, senza le sue labbra capaci di ferirti come una lama, capace di amarti con tanta dolcezza.

Ma quanto ci mette?

Gli avevi già detto più volte che era libero di andarsene, ma puntualmente quel ragazzo ritornava come una rondine ritorna al suo nido portando una strana luce nella stanza, portando quella strana luce nel tuo cuore.

Lasci vagare la memoria permettendo ad un sorrido di farsi spazio sul tuo volto.

Ti ricordi? Quela sera che ti aveva trascinato fuori da casa con i suoi pantaloni e la sua camicia, grandi per te? (xD spo, non potevo non metterla!!!)
Ricordi fin troppo bene quando aveva trovato quelle due ragazze e il disagio che era cresciuto nel tuo cuore mntre lo vedevi che rideva a scherzava con loro.
Allora lui le aveva allontanate per te. Solo per te.
(qst è pura fantasia, ti pare che light lo farebbe???!?!)
Ricordi quelle sere in cui eravate rimasti abbracciati per darvi conforto a vicenda?
"Vorrei avere le ali per volare via" Ti aveva detto lui.
"Le ali sono per chi non è libero e per chi è disposto a lasciarsi tutto alle spalle. saresti capace di rinunciare a tutto, light?" avevi detto tu.

Lo vuoi non ce la fai più. Ti agiti sulla sedia. L'orologio scandisce i secondoi con una lentezza paurosa

Torni in dietro di qualche mese.
Ti ricordi bene di quel giorno.
Fuori pioveva a dirotto e il vento si divertiva a giocare con le gocce d'acqua che danzavano in un movimento leggero. Tu eri andato ad aspettarlo sul terrazzo così l'avresti visto arrivare. Ma lui era passato a casa dei suoi e aveva fatto tardi. Tanto tardi.
Si era fatta sera e la sera era diventata notte.
Avevi sentito la sua voce in lontananza, i suoi passi su per la scala che rimbombavano nella tua testa. Passi accompagnati da una voce agitata.
Eri bagnato fradicioappoggiato con la schiena la cemento freddo del muro dela terrazza mentre la pioggia continuava a scendere senza pietà lasciando che il cielo sfogasse quel piato agoniato. Tremavi forte ma non te ne rendevi conto e quando avevi visto quella figura, la sua figura che si avvicinava dolcemente a te , avevi chiuso gli occhi, sollevato dalla sua presenza.

Un sorriso nostalgico.

L'avevi aspettato tutto il giorno fino alla notte sotto la pioggia. Quella volta eri sicuro che non sarebbe tornato da te ma per una volta eri stato contento di esserti sbagliato.
Avevi sentito lui che ti sollevava da terra e tra un 'imprecazione e l'altra, tra domande confuse delt tipo "come stai?" o hai freddo?" ti aveva appoggiato la mano sulla friìonte mentre un leggero rossore ti era apporso sotto gli occhi.
Ricordi il calore del suo corpo, il calore della casa che vi aveva abbracciato. Ti ricordi la dolcezza con la quale si era preso cura di te.
Poi tutto si era fatto buio.
Quando avevi riaperto gli occhi ti eri trovato col volto di frote al suo, con le sue braccia che ti cingevano in un abbraccio forte, caldo, protettivo.

Un battito di ciglia.

Ti eri guardato addosso. Vestivi il suo pigiama. Ricordi di aver sorriso nel vedere come ti stava grande.

Un secondo battito di ciglia.

I suoi occhi si erano aperti dolcemente e un sorrido completava uno sguardo tenero.
"Ti sei svegliato?"
Aveva mormorato lui.
Avevui annuito.
"Come stai?"
Ti aveva appoggiato una mano sulla fronte.
"Che ci facevi là fuori sotto la pioggia...?"
Avevi distolto lo sguardo, imbarazzato.
"Credevo non saresti tornato....no più..."
Il suo sorriso si era allargato. Si era avvicinato a te, quasi i nasi si sfiorvano. Le labbra così vicine. Un intreccio di capelli neri come la notte e biondi come il giorno si era formato sui cuscini.

"Pensi che potrei vivere senza di te?"
L'avevi fissato alungo per cercare nei suoi occhi la minima presenza di bugia ma non ne avevi trovata.
Era sincero.
Davvero sincero.
Ti eri stretto contro di lui sentendo con i palmi delle mani il calore del suo petto, il liscio della sua pelle.

Senti la porta che si apre.
"Sono a casa."
La sua voce.
Senti il cuore che batte all'impazzata. Quelle parole ti avevano riportato alla realtà
Entra nella stanza Di nuovo quella luce.
Incroci il suo sguardo, i suoi occhi. Lo sapevi. Anzi in realtà l'hai sempre saputo fin dalla prima volta.
Sapevi che lui era kIra. Era una certezza.
Ma non t'importava.
Scatti in piedi ribaltando la sedia che cade sul pavimento con un tonfo sordo.
Spicchi un salto e finisci tra le sue braccia.
"Ben tornato, Light." dici timidamente.
Lui è sorpreso ma si riprende subito. Ti solleva dolcemente il viso. Appoggia la sua fronte sulla tua. Gli occhi s'incorciano in uno sguardo intenso.
Le labbra si sfiorano, poi senti il suo repiro che scende.
Lo senti sul collo, senti la sua mano che scorre sul tuo petto, sotto la maglietta.
Un brivido ti percorre la schiena.
Ti manca il respiro.
Poi la sua voce che ti sussurra qualcosa prima sdi sentire il suo corppo che ti schiaccia contro la parete fredda della casa.
"Mi sei mancato."



  
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