Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Ricorda la storia  |      
Autore: Hedley    28/12/2009    9 recensioni
"Eddai cucciolo,non fare così". Nicholas afferrò con delicatezza le manine chiare ostinatamente aggrappate alla portiera. "Tornerò presto. Te lo prometto!" "Non voglio andare a casa!" si lamentò un ometto di appena quattro anni, del tutto identico al padre. "Voglio stare con te!" tentò di aggrapparsi al fanale dell'auto, arrendendosi poi alla presa di Nicholas. "Anche io voglio stare con te cucciolo..." mormorò il giovane uomo appoggiando la fronte a quella del bambino che lo guardava con espressione ferita. Distolse lo sguardo: non sopportava quel broncio. Dio solo sa quanto avrebbe desiderato vederlo sempre sorridere.
Genere: Generale, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
canzone per lui
i

Premessa: Questa one shot nasce come missing moment di una long fiction che ahimè non ho mai portato a termine (tanto per cambiare).
Perciò è più che normale se vi sembrerà di aver perso qualche pezzo.
Per altre delucidazioni,al fondo^^
Un bacio!
Laura

Canzone per lui.

Io non vorrei vedere mai
quel muso lungo che hai

"Eddai cucciolo,non fare così". Nicholas afferrò con delicatezza le manine chiare ostinatamente aggrappate alla portiera.
"Tornerò presto. Te lo prometto!"
"Non voglio andare a casa!" si lamentò un ometto di appena quattro anni, del tutto identico al padre.
"Voglio stare con te!" tentò di aggrapparsi al fanale dell'auto, arrendendosi poi alla presa di Nicholas.
"Anche io voglio stare con te cucciolo..." mormorò il giovane uomo appoggiando la fronte a quella del bambino che lo guardava con espressione ferita.
Distolse lo sguardo: non sopportava quel broncio. Dio solo sa quanto avrebbe desiderato vederlo sempre sorridere.
"Ma purtroppo non è possibile. Il week end è passato. è ora di tornare da mamma e papà Joey." Junior scosse la testa con vigore.
"Ma mi sei mancato tanto tanto. Sono stato proprio pochino con te. Dai papà giochiamo un'ultima volta col trenino ti prego!"

è tardi già devi rientrare
giocare adesso non puoi

Con estrema difficoltà, Nicholas respinse lo sguardo supplichevole del bambino e lo appoggiò sul sedile anteriore dell'auto.
"è tardi amore." mormorò accarezzandogli i riccioli ribelli e posandogli un piccolo bacio sulla fronte.
"E poi il trenino ce l'hai anche a casa. è più grande e più colorato."
"Ma a casa non ci sei tu" mormorò il piccolo Junior allungando una manina per srotolare un riccio scuro del padre. Lo sguardo di Nicholas rimase incatenato a quello identico del bambino.
"Nicholas...." lo chiamò dolcemente sollevandogli il mento con una mano.
"Nicholas lo sai benissimo che mi piacerebbe restare sempre con te. Ma questo purtroppo non è possibile. Tu hai un'altro papà e anche la tua mamma. Pensa a quanto devi essere mancato a loro."
Il bambino abbassò lo sguardo con gli occhi lucidi ed il labbro tremolante.
"Però torni presto?Torni presto papà?" Sollevò nuovamente il capo tentando di non dar peso alla piccola lacrima che era sgorgata dall'occhietto destro.
Nicholas la cancellò con il pollice e depositò in quel punto un piccolo bacio con dolcezza.
"Sabato prossimo ce ne andiamo assieme al Luna Park. E poi alla fiera. Che ne dici amore?".

Sabato prossimo poi
ti verrò a prendere ancora

Il bambino annuì un po' sollevato cingendo il padre con le braccia sottili.
Nick rispose all'abbraccio stringendo quel piccolo sè stesso con tutto l'affetto che possedeva.

ti insegnerò una nuova canzone
sara divertente vedrai


"Vedrai,ci divertiremo." Gli sussurrò all'orecchio cullandolo con dolcezza.
"Potremo andare sulle giostre e anche sulla ruota panoramica. Si vede tutto da lassù. Mangeremo zucchero filato e caramelle fino a scoppiare. "
"Mi insegnerai un'altra canzone papà?" domandò Junior separandosi dall'abbraccio e stropicciandosi un occhio umido. Ormai non piangeva più.
"Una bellissima. Anzi,ne scriveremo una noi. su quello che vuoi."
"Una sulle altalene?"
"Su quello che vuoi." ripetè il padre con un sorriso fingendogli di rubargli il naso.
Junior tentò di riprenderselo divertito. Infine,rubò quello del padre e se lo mise al posto del suo,visibilmente soddisfatto.

Adesso basta però
dammi un bel bacio e sorridi un po'




"Ehy Ti sta bene il mio naso!Sembri più grande!" commentò l'uomo fingendo di asservare con attenzione il figlio.
Junior ridacchiò avvitandosi per bene la nuova parte del corpo.
Proprio in quel momento,il campanile segnalò lo scoccare dell'ora.
Nicholas sollevò lo sguardo di scatto andando a sbattere contro il tettuccio dell'auto.
"Ahy!" si lamentò massaggiandosi la nuca,mentre un divertito Junior nascondeva il sorriso con le manine.
Nicholas gli lanciò un'occhiata di sottecchi e ridacchiò.
"Piccolo delinquente!Ti diverte che il papà si faccia male?"
Junior annuì sorridente. Gli occhioni scuri brillavano di una luce propria tipica del suo sguardo.
"Ma solo se non ti sei fatto troppo troppo male." spiegò poi il piccolo massaggiando la testa del padre.
Nicholas lo lasciò fare per qualche minuto.
"Dai,dammi un bacio adesso!" esclamò prima di allacciargli le cinture e di chiudere la portiera.
Il bambino gli schioccò un grosso bacio sulla guancia e lasciò che il padre lo assicurasse per bene al sedile.
"Siamo pronti!" annunciò infine il giovane uomo prendendo posto a fianco a lui.
"Mamma, papà Joe...Stiamo arrivando!"
Mise in moto e partì,mentre il campanile ripeteva una seconda serie di rintocchi.

Io non vorrei sai
dovermi mai separare da te
è sempre triste per me
lasciarti qui

L'automobile scivolò lungo l'autostrada per una decina di minuti avvolta da un innaturale silenzio.
Junior teneva lo sguardo puntato sul finestrino ed osservava con curiosità qualsiasi cosa i suoi occhioni da bimbo incontrassero.
"Papà guarda,le mucche!" esclamò ad un certo punto indicando qualcosa alla sua destra.
Nicholas aggrottò la fronte.
"Amore come fanno ad esserci mucche in autostrada?" il bambino scosse lo sguardo irritato e tirò la manica del padre come per rimproverarlo.
"Uffi papà. Facciamo finta che ci sono!" scosse la testa in maniera esasperata,come aveva visto fare molte volte a sua madre.
Nicholas rise sotto i baffi divertito. Allungò una mano per arruffare i riccioli ribelli del bambinetto che aveva ripreso ad osservare l'autostrada.

Era piacevole stare con Junior. C'erano giorni in cui tutto gli appariva come un grande punto di domanda e non faceva altro che investigare e domandare a tutti "perchè".
Ma c'erano anche delle volte in cui non aveva per niente voglia di parlare. Allora si sedeva a gambe incrociate sul pavimento del soggiorno e ascoltava un po' di musica. Oppure si accoccolava sull'erbetta fresca e restava immobile delle ore ad osservare gli animaletti che zampettavano o le stelle.
In quei momenti, Nicholas amava prendere posto accanto a lui e fargli le coccole,mentre insieme si perdevano nella tranquillità della natura o in una dolce melodia.

Le settimane senza Junior scorrevano lente. Eppure le cose da fare erano tante. Nick aveva un lavoro che lo teneva impegnato venticinqe ore al giorno e un'intera casa di cui occuparsi. Ma ogni singola giornata trascorsa senza poter vedere il suo sorriso,senza sentirlo ridere, senza averlo al suo fianco era una giornata incompleta. Mancava sempre qualcosa;
Mancava lui.
Io non vorrei mai,
allontanare il mio sguardo da te
vorrei poterti tenere un po' ancora con me
tenerti così






Lo sguardo del giovane uomo si soffermò sul figlioletto che osservava con attenzione l'autostrada scorrere.
Avvertire la presenza di Junior al suo fianco, poterlo guardare per tutto il tempo che voleva. Questo era ciò che lo faceva sentire bene.
Quando lo aveva a casa sua, gli veniva difficile separarsi da quel piccoletto anche solo per un istante. E anche nei giorni in cui si trovava da Haley e Joe, aveva sentito spesso il bisogno di sentirlo vicino. Allora lo chiamava . Un paio di volte non aveva resistito e si era presentato a casa del fratello senza alcun preavviso,solo per potergli fare un salutino.

Questo è ciò che succede,quando si è costretti a vivere separati dalla parte migliore di sè stessi.


Chiamami dai anche domani
Amo parlare con te
"Papà? Resti un po' a casa mia oggi?Così mangiamo tutti assieme e poi tu guardi i cartoni con me e papà Joey!"
Nicholas distolse la mente dai suoi pensieri e tornò a guardare la strada.
"Non lo so amore. Ho promesso ai nonni che sarei passato a trovarli. E poi ormai la mamma avrà preparato solo per voi tre."
Junior mise il broncio.
"Non puoi venire lo stesso?" Nicholas scosse il capo confuso.
"Non penso Junior"
"Non puoi venire domani?". Lo sguardo dell'uomo si soffermò sull'espressione speranzosa del bimbo.
"No domani non posso proprio amore."
"Perchè?"

anche se tu
per ogni cosa
mi chiedi sempre perchè
Nicholas sospirò e riprese ad osservare la strada.
Come poteva spiegarglielo?
Come spiegare a un bambino di quattro anni che i suoi genitori avevano fatto una scelta?
Una scelta che Nicholas stesso non convivideva.
Per lo meno non del tutto.

"Devo lavorare Nicky,cerca di capire." mormorò rallentando un po' bruscamente di fronte a un semaforo.
"Sabato arriverà in frettissima,vedrai."

Non domandarmi però
se tornerà come prima
questo non lo so

"Papà?" Junior si tese in avanti ed inclinò il capo per osservarlo meglio. Cosa che faceva sempre quando stava per chiedergli qualcosa di davvero importante.
"Non torni mai più a vivere a casa mia?" domandò in un sussurro un po' tremulo.
Nicholas scosse il capo nervosamente,in evidente difficoltà.
"Non lo so cucciolo. Questa è una cosa che soltanto il tempo potrà decidere."
Junior annuì tristemente tornando a guardare fuori dal finestrino.

Una lacrima solitaria solcò il viso del giovane padre scivolando lungo il profilo del suo volto stanco.

D'un tratto, Junior esitò,come se volesse dire qualcosa.

"Che cosa c'è Nicholas?" lo incoraggiò il padre voltandosi nuovamente verso di lui.
Il bambino aggrottò le sopracciglia come se stesse pensando.
"Questa sera dico una preghierina" annunciò infine fissandosi i palmi delle mani.
"E chiedo a Gesù di farti tornare a casa con noi,così ti vedo tutti i giorni. E la dico anche domani. La dici anche tu papà?"

Nicholas sr. si passò una mano fra i riccioli scuri e sterzò: ormai erano quasi arrivati.
Condusse l'auto in un vicoletto vicino casa è frenò docilmente.

"Vieni qui." mormorò poi slacciando la cintura di sicurezza del figlio.
Junior si arrampicò sulle sue ginocchia con un sorriso.
Nicholas rimase a contemplare silenziosamente l'ingenuità del suo sguardo.
Meraviglia delle meraviglie. Una piccola perla in mezzo al mare della vita.
"Ora ascoltami bene. " esclamò afferrandogli entrambe le manine e portandosene una al petto.
"Lo senti il cuoricino qua dentro che batte?"
Il piccolo Junior annuì con serietà.
"Questo cuoricino batte così,perchè contiene tante cose belle. Cose talmente belle che mi rendono felice anche solo a pensarci.
Anche il tuo cuore batte come il mio. E ci sono dentro tante cose belle."
Prese l'altra mano del bambino e la portò sul piccolo petto. Junior sorrise sorpreso all'udire i battiti.
"Ma c'è una cosa dentro il mio cuore che occupa più spazio di tutte le altre. Ed è la cosa più bella che ho. Qualcosa di cui non potrei mai fare a meno. Sai che cos'è Nicholas?"
Il bambino aggrottò le sopracciglia,come per riflettere.
"Una canzone?" mormorò poi ascoltando il TUM TUM dei due cuori.
Il padre sorrise intenerito.
"Proprio così Junior. La canzone più bella che io abbia mai composto."
Abbandonò la mano sul suo petto e gli sollevò il mento.
"Sei tu" mormorò posandogli un piccolo bacio sulla fronte.

Perchè se tu non ci fossi
io non vivrei più

"Io?" domandò Junior appoggiando l'orecchio al cuore del padre restando in silenzio ad ascoltare.
"Sì cucciolo, tu. Quando sei nato il mio cuoricino era così felice che ha scritto una canzone per te.
E i giorni che non ti vedo, questa canzone scompare,non la sento più.
Tesoro, io vorrei tanto poter tornare a vederti tutti i giorni,a darti la buonanotte ogni sera.
Ma purtroppo in questo momento non è possibile.
Ti voglio bene,tanto che neanche immagini. E ne voglio tanto anche alla mamma e a Joe.
Ti prometto che escogiterò un modo per poter restare sempre con te.
Devi solo aspettare un po' di tempo."

Sorrise ed accarezzò la testolina riccia del bambino ancora accoccolato sul suo petto.

"Aspetterai Nicholas?" domandò appoggiando il mento al suo capo.
Il piccolo annuì con convinzione.
"Va bene papà."

perciò cuore mio
meno male che ci sei tu

"Perfetto" mormorò dandogli un ultimo bacio ed aprendo la portiera.
"Dai,vieni. La mamma ti starà aspettando" il piccolo si lasciò prendere per mano e si incamminò con il padre al fianco lungo la strada di casa.

Nicholas sr. strinse forte la manina minuscola, con la sapevolezza che non avrebbe potuto ripetere quel gesto per un'intera settimana.
Quelli erano i momenti più attesi e più temuti delle sue giornate con Junior.
Gli ultimi minuti da spendere con il suo bambino.
Gli ultimi minuti di un,seppur temporaneo,addio.
Ma questa volta fu il piccolo Nicholas a far crollare la sua tristezza con un'affermazione.
"Papà oggi ti scrivo una canzone" esclamò trotterellandogli al fianco con un sorriso che si estendeva da guancia a guancia.
"Tutta per te papà.".

Nicholas sorrise.
Lo sollevò da terra con facilità e se lo depositò sulle spalle.

vorrei poterti tenere un po' ancora con me
tenerti così

"Non vedo l'ora cucciolo" esclamò incominciando a correre per il viale canticchiando la canzoncina che aveva insegnato al figlio il giorno prima.
Di giorni ne sarebbero passati altri cinque,prima di rivederlo.
Ma Nicholas non se ne preoccupò.
Sarebbero passati in fretta,lo sapeva.
Ora lo sapeva.


Tenerti così


***
POST SCRIPTUM: Sì, Nicholas (Junior) è figlio di Nick. Sì, Joe è il patrigno di Junior. No, la mamma di Junior e Nicholas non sono divorziati,ma hanno avuto il bambino prima che lei si sposasse con Joe. Un po' bizzarro,lo so ^^
Spero comunque che vi sia piaciuta quanto è piaciuto a me scriverla!

Un bacione (E buone feste!!)

Laura

   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: Hedley