E' la prima volta che entro in questo bar. E' stato Sam a costringermi. Per quel che mi riguarda è troppo serioso per passarci una serata in puro divertimento. Ma lui mi ha ricordato che non siamo qui per divertirci, bensì per lavorare, e così mi sono lasciato convincere nella speranza che ci sia almeno una cameriera carina con cui festeggiare prima del lavoro.
Si ok, prima il dovere e poi il piacere, ma visto che sia il lavoro che il divertimento sono miei decido io quando è tempo per uno e quando per l' altro.
Le regole di Dean…
Sbuffo e prendo posto ad uno sgabello al bancone. Ordino una birra e mi guardo intorno; e già so che non mi divertirò affatto.. Mannaggia a Sam.
Un milione di volte, anzi no, un miliardo, gli ho detto che deve andarci più piano, che deve divertirsi ogni tanto…
“Prendila con calma Sammy.. Vivi la vita appieno.. Non c’è solo il lavoro…”
Mai una volta che mi desse retta..
Quando pronuncio queste parole dimentico quanto lui sia simile a papà.
Papà.. Mi manca quel testone. Mi manca tremendamente.
Sorrido forzatamente ad una rossa tatuata che mi passa accanto. Non è affatto il mio tipo, ma posso accontentarmi. Del resto il sesso è solo sesso.
Ok, è patetico forse.. Ma amo il sesso. Che posso farci?
Rido tra me e me e rivolgo lo sguardo a Sam che mi fissa coi suoi soliti occhi di rimprovero: Che c’è? Chiedo.
Lui sbuffa e alza la mano facendomi intendere quello che vorrebbe dirmi e dicendomi contemporaneamente di lasciar perdere.
Faccio spallucce e bevo un sorso di birra guardandomi di nuovo intorno.. Magari trovo qualche altra donna e posso organizzare una cosa a tre..
Oddio.. Le cose a tre mi ricordano la notte con quelle due gemelline.. Fantastico!! E la faccia di Sam quando è entrato nella stanza? Indimenticabile.
Rido per riflesso e stavolta gli occhi di mio fratello sembrano curiosi.
Bevo un altro po’ dal bicchiere e lo guardo con aria indifferente. Scommetto che vorrebbe sapere cosa mi passa per la testa e mi fa ridere.. Beh, non glielo dirò.. Lo lascerò cucinare nella sua curiosità..
Oh Sammy.. sei così diverso da me. Ma ti voglio bene. Sei il mio fratellino.
Mi metto più comodo e ascolto mio fratello dirmi qualcosa riguardo ad un demone chiamato Djinn. Mi sta dicendo che pare che abbia il potere di piegare la realtà secondo i tuoi desideri. In pratica lui sa ciò che la gente pensa e li immobilizza uccidendoli pian piano dopo averli rinchiusi in una specie di “prigione” perfetta, in cui tutto è… perfetto.
Favoloso!! Esclamo Credi che potrebbe avverare il mio desiderio di avere qui dentro una bella ragazza? Guardo la ragazza accanto a me e sorrido nervosamente Senza offesa!
Continuo ad ammiccare sorridente, il che significa che la sto invitando nel mio letto, ma lei mi guarda e si allontana tenendo stretto il suo bicchiere.
Guardo Sam e inarco le sopracciglia sotto i suoi occhi seri: Che c’è? Io non desidero niente di meglio di questa vita. Avventura, ragazze, girare gli USA sulla mia piccola… Quindi sono al sicuro se è questo che ti preoccupa. Dico convinto mentre nelle mie parole nascondo il desiderio di una vita tranquilla, in una casa tranquilla, con una donna tranquilla e perché no, magari una famiglia.
E mentre dico di amare la mia vita così com’è, sento il dolore che mi porto dentro crescere fino a bruciare nel mio stomaco, sento la necessità di essere forte e mi schiarisco la voce per riprendere il controllo.
Una vita normale.. Sicura. Un desiderio che mi tengo solo per me.. E mentre Sam chiude il suo computer deciso finalmente a rilassarsi un po’ mi scuoto dentro per essere forte ed avere il coraggio di indossare la mia maschera da sarcastico spensierato ragazzo che indosso sempre.
Chiudo gli occhi per un attimo e li riapro scuotendo il capo quando mio fratello ordina una soda.
Una soda? Cos’è, una sedicenne alla sua prima uscita “notturna”?
Lo guardo per un po’ e lo invidio, di un’invidia sana, se ne esistono così.. Anche se solo per un po’ lui ha avuto il coraggio di prendere in mano la sua vita.
E a volte, lui però non lo sa, mi sento come se fossi stato io a strappargliela via.
Prendo la mia birra e mi giro con il viso verso la gente, per disperdere la mia tristezza nel vociare del locale.
Mi giro e lei è lì.. Ha un abitino nero davvero grazioso e l’aria dolce e tosta al tempo stesso. Ringrazio il cielo che sia arrivata e mentre la rossa tatuata di prima mi sorride dall’altra parte della stanza, so già che non è più lei che voglio.
Bevo l’ultimo sorso e do una pacca sulla spalla a Sam. Poi mi alzo e la raggiungo con fare sicuro.
La guardo un po’, prima che si accorga di me. Sta armeggiando col jukebox. Attendo e con mio grande stupore, la canzone che viene fuori dalla "radio" non è una sdolcinata melodia pop ma una delle mie canzoni preferite: Travelling Riverside Blues.
Mi lascio trasportare per un attimo dalla musica e la guardo da capo a piedi. E’ deliziosa ed improvvisamente quello che vorrei non è farci sesso, ma farci quattro chiacchiere.
Faccio un grosso respiro e le sorrido quando si volta ritrovandosi me davanti. Sono Dean Winchester.. Dico porgendole la mano.
Sorride leggermente imbarazzata e si sposta una ciocca dei suoi capelli castani dietro l’orecchio. Sono Lauren Robertson. Risponde gentile prendendo la mia mano.
La guardo e mi sento scuotere dentro, di nuovo. Stringo la sua mano e mi perdo dentro i suoi occhi nocciola. Dentro quegli occhi dove, per la prima volta nella mia vita, riesco a vedere intera e limpida la vita che vorrei.