Tanti termini per dire la stessa cosa...per descrivere un
solo tipo di esseri umani...
Vorrei farli sparire tutti, uno per uno sotto i colpi della mia
pistola, iniettando l'orubo nelle loro vene sperando di bloccare non
solo i loro poteri...
Non posso farci niente, se provo questo odio e rancore per loro non
riesco a cancellarlo. Mi segue fin da bambino e non credo si
cancellerà mai.
Però, da quando Lei è arrivata ho iniziato a
conoscere una strega diversa dalle altre. GIà una strega...
Per la Solomon, Robin è una strega e devo tenerla d'occhio
nel caso inizi a manifestare qualcosa di diverso. Non sembra sia
capitato anche se devo dire, i suoi poteri sono straordinari e
pericolosi insieme.
Lo ammetto, li temo.
Ma temo Lei sopratutto, ho questa sensazione...temo lei!
Al Gerry's la vidi per la prima volta e qualcosa mi disse di girarmi
verso di lei e ancora la stessa sensazione mi attanaglia dicendomi mi
guardare i suoi occhi. E li guardo tentando di non farmi notare,
vedendo occhi verdi pieni di luce e di mistero, purezza e
pericolosità.
Ci vedo dentro così tanto che quasi mi ci perdo, poi guardo
me e vedo il niente. Io mostro paura e oscurità. Al mio
fianco lei sembra quasi stemperare l'oscurità che aleggia
attorno a me, facendomi quasi sembrano più "umano"... ma so
che non lo sono affatto ma Robin sembra riuscirci senza volerlo.
Nella notte, lontano dalla luce della luna e della città mi
sento quasi un uomo nero. Un uomo nero per le streghe che aspetta un
niente per piombare fulmineo sulle prede. Questo prima di avere una
collega che riflette e scruta curiosamaente ogni cosa. Innocenza pura
mischiata a conoscenza delle arti magiche, purezza e forza d'animo. Un
cuore diverso dal suo aspetto, un insieme di cose che rendono Robin una
strega perfetta. Capace di apparire comune mentre cela la sua
diversità essenso però nello stesso tempo una
cacciatrice e strega.
Più cerco di non pensare a lei e più mi sento
legato a quella ragazzina. Una ragazzina, e mi domando, se dovessi
senza volerlo affezzionarmi a lei, sarei capace di amare qualcuno? Ma
sopratutto potrei mai poter amare una ragazzina come lei?
Costretto a fingere di provare qualcosa per sua figlia, non aveva
conosciuto altro che bugie e finzioni e ora? MI ritrovo in un vicolo
cieco.
Per quanto vorrei voltarmi e afferrarle le spalle per guardarla davvero
in volto, non posso farlo; nonostante provi l'impulso costante di
lambirle con le dita una guancia per sussurrarle sulle labbra il suo
nome, devo limitarmi a pronunciarlo senza mostrare niente. Per quanto
la tentazione cerca di convincermi a stringerla a me, a sfiorarle una
guancia con la mia, sciogliere i suoi capelli ambrati mentre la bacio,
per vederli sparpagliati sul cuscino mostrando la sua acerba bellezza,
resa adulta dagli abiti oltre che dal carattere, devo solo stringere i
denti e apparire scostante e senza interesse.
Ma... Di lei adoro tutto...
Quando mi chiama con quel tono delicato ma anche serio, mi sento
accarezzare dolcemente mentre sono spinto per istinto a darle
attenzione, cercando però di mascherare sempre.
Ormai lo so, sono una maschera vivente e lo sarò sempre.
Ammeno che, qualcuno non riesca a far cadere il velo di buio profondo
che mi affligge ogni giorno, senza poterlo eliminare anche dal cuore.
Continuerò sempre a lottare, a cacciare e seguire i suoi
ordini anche su sua figlia, ma mai potrà tenere
legato il mio essere che, sono ormai sicuro, si è
risvegliato. Grazie a lei...