Just a game - Solo un gioco

 

 

Nella modesta stanza di cui si era ormai impadronito riempiendola di robottini, trenini e pupazzetti per dito, Near completò uno dei suoi innumerevoli e impeccabili resoconti su casi all’apparenza impossibili da risolvere, e si stava dirigendo in soggiorno per posarlo in cima alla pila di fogli situati sul tavolo d’ebano, quando, passando davanti alla camera da letto di Matt, dovette fermarsi ad ascoltare gli strani rumori provenienti dall’interno. Sentì l’inconfondibile voce di Mello che urlava una serie di “Ahh, ahh, ahh” un po’ confusi perché sovrastati da Matt che faceva “Sì, ohh, sì”. Near fu tentato di ignorarli, ma sapeva che la curiosità lo avrebbe inchiodato là davanti ancora per un po’.

 

-Dai, dai..Ancora un po’!- incitava Mello a voce più alta del solito, mentre Matt gli rispondeva con degli strani mugolii trattenuti.

 

-Più veloce, sì..sì!- Mello sembrava proprio agguerrito questa volta. Near impallidì più di quanto già lo era quando udì il biondo chiedere: -Ma quanto è lungo?-

 

-Non dirmi che sei già stanco!- esclamò Matt, continuando poi a mugolare. Near, fuori dalla stanza, si tirò l’elastico dei pantaloni e guardò all’interno, chiedendosi se fosse più dotato o meno dell’amico dai capelli rossi.

 

-Sto arrivando!- aggiunse Matt.

 

-Anche io!- ribatté l’altro, e Near premette l’orecchio contro la porta per sentire meglio. Dopo che  i due ebbero fatto un urlo liberatore, il biondo commentò quasi con rammarico: -Eh, ma tu stai sempre sopra.-

 

-E’ perché sono un professionista.- si vantò il rosso.

“Ma che indecenza” pensò Near infastidito, per poi entrare sgarbatamente nella camera. Ciò che vide gli tinse improvvisamente la faccia di rosso porpora: seduti davanti al loro piccolo televisore vi erano Mello da un lato e  Matt dall’altro, con entrambi un joystick in mano, mentre indicavano, uno indignato, l’altro entusiasta, la classifica di Formula 1 sullo schermo.

 

-Ti brucia essere il secondo anche con me, eh?- fece Matt stuzzicando l’amico e Near, imbarazzato per aver malinteso, se ne andò sbattendo la porta. I due nella stanza si guardarono accigliati per poi alzare le spalle.

 

-Voglio la rivincita, ma stavolta su un percorso più corto! E la voglio io la macchina blu!- concluse Mello stizzito.

 

§

 

Ciao ciao, sono sempre io, la vostra Mirokia! (ok, come potete immaginare, sto guardando Art Attack e quella stupida statua che si muove mi ha influenzato alquanto)

Sono tornata durante le vacanze Natalizie con una nuova one shot fatta di doppi sensi, ma che non ha niente a  che fare col Natale. Si vede che non mi sono calata nell’atmosfera ù.ù

Beh, spero vi piaccia comunque…Al mio fratellino è piaciuta, anche se mi sono prodigata nel fare versi osceni per spiegargli cosa sono i mugolii -.-

Vabbè, a parte questa mia informazione gratuita, commentate in tanti ^^.

Grazieee!

 

Mirokia