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Autore: Angel TR    29/12/2009    8 recensioni
{Dedicata alla mia grenzula*ò*}
«Io, Emily Lili Rochefort, diventerò la migliore amica di Asuka Kazama e mi farò allenare da lei, per poi poterla battere!»
Asuka Kazama è una semplice studentessa di Osaka, impegnata a fermare le risse nella sua città.
Ma, cosa succede se, un giorno, Emily Rochefort, ossessionata da lei, sbarca ad Osaka e pretende di soggiornare da lei?
{ Questa storia partecipa alla "Le Situazioni di Lei&lei" indetta su EFP }
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Asuka Kazama, Emily Rochefort
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'La Belle Époque'
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{Spoiler del Manga. In Italia non è ancora arrivato,(-.-) ma è possibile leggerlo via Internet in inglese.}

Osaka loves me!

Dedicato alla mia Grenzula ( L )

Prompt: Sogno
Nickname: Angel Texas Ranger
Genere: Fluff
Rating: Verde

Asuka Kazama non immaginava nemmeno cosa stava per succedere quel giorno. Il mal di testa l'aveva accompagnata per tutta la mattinata e solo il fatto di dover pensare a Lili -o Emily Rochefort- le faceva saltare i nervi.
Non c'era da stupirsi, quindi, se non badò nemmeno ai due tizi che si stavano azzuffando in un angolo.
Di solito, sarebbe intervenuta per dar loro una bella lezione. Ma questo succedeva di solito, quando non c'era una stupida ed incosciente, infantile bambinetta francese -monegasca corrispondeva a francese?- impegnata a mandare baci e fare smancerie a tutte le persone che vedeva.
Asuka fece schioccare la lingua e osservò con la bocca spalancata Lili che stava mostrando le sue mutandine blu a quadretti bianchi per attirare più attenzione.
Non che lo facesse con malizia, questo Asuka lo sapeva, ma semplicemente perchè era cresciuta in una campana di vetro dove era stata troppo viziata.
Per un attimo, sorrise teneramente allo spettacolo.
In fondo, Lili era una brava ragazza. Un po'fuori di testa, ma sempre brava. Quando poi la gente si fu più avvicinata, attirata dai gridi estasiati di Lili, Asuka l'afferrò per un gomito e la trascinò via, provocandole un'eccesso di allegria.
Lili continuò ad agitare le braccia e a salutare le persone, urlando a squarcia gola e facendo aumentare di molti gradi il mal di testa di Asuka. Oh mio Dio, falla finire o la rispedisco da quel posto di smidollati da dove è venuta!
:-Tifate per me, vi raccomando!- Stava strillando Lili, senza cercare di divincolarsi dalla presa ferrea di Asuka. La brunetta socchiuse gli occhi e qualsiasi persona l'avrebbe vista, avrebbe potuto notare il sottile nervo della fronte spuntare per il nervosismo.
:-Se la finisci di starnazzare come una gallina, ti porto a fare il giro della scuola.-
Per Lili fu come sentire le parole magiche. Scuola. Un posto dove conoscere tanti ragazzi, fare tante amicizie, sfoggiare tanti vestiti e comprare tanti vestiti, prendere ruolo in tante recite, e, soprattutto, sfidarsi con tante persone.
:-Fico.- Allungò la vocale in modo da farla diventare di dieci sillabe. Fiiiiiiico. Asuka sbuffò.
:-Sì, molto fico.- Disse, come si fa ad un bambino di cinque anni.
Lili si divincolò dalla presa e s'incamminò lentamente al fianco di Asuka, voltando la testa per osservare tutte le meraviglie del posto ed esibendosi in un plateale "Ooooh!" ogni volta che vedeva qualcosa di nuovo ed affascinante.
In poche parole, Asuka fu costretta a subirsi "Ooooh!" ogni cinque secondi, mentre Lili batteva le mani, entusiasta. Poi, quando arrivarono davanti alla scuola, finalmente la biondina si zittì; e non senza buone ragioni.
La Osaka High School era un grande ed elegante edificio modernizzato dalla palestra -di cui si poteva scorgere un angolo- e dalle finestre in vetro trasparente. Fu costruita ai tempi del bisnonno di Asuka e per questo, la ragazza ne era molto orgogliosa.
Era situata in una via costeggiata dagli alberi di ciliegio e la strada era molto pulita, anche perchè era bloccata alle macchine, ma sull'asfalto erano visibili le tracce delle biciclette con coi gli studenti giungevano a scuola.
I petali di ciliegio erano stati spazzati via e Asuka ne rimase un po'delusa: la via inondata dai petali di ciliegio era un vero spettacolo.
Ma si accontentò di mostrare a Lili l'esterno della scuola. Poi le fece cenno con una mano di seguirla e proseguirono per la strada. Appena usciti dall'angolo, vi era un chiosco.
Così, come pausa per la passeggiata turistica, Asuka ordinò un gelato per tutt'e due.
Lili sembrava soddisfatta ed estasiata; praticamente al settimo cielo. Si sedettero ad un tavolino e, mentre Lili affondava il cucchiaino nel gelato a panna, disse
:-Asuka, tu hai un fidanzato?- Per tutta risposta, Asuka sputacchiò il gelato al cioccolato.
Il luccichio negli occhi della bionda fu molto eloquente. Io, Emily Lili Rochefort, diventerò la migliore amica di Asuka Kazama e mi farò allenare da lei, per poi poterla battere!, pensò Lili, mentre la brunetta si puliva la bocca con un tovagliolino.
:-Verrò a stare a casa tua!- Dichiarò la biondina, alzando le braccia al cielo, per dimostrare la sua contentezza.
:-Risparmiami questo gesto di gratitudine...- Borbottò Asuka, lanciandole un'occhiataccia mentre mangiava una cucchiaiata di gelato.
Ma Lili non ci fece caso e continuò a mangiare il suo gelato, emettendo degli estasiati strilletti ad ogni cucchiaiata che metteva in bocca.
Asuka sperò che si affogasse con la panna.
:-Io e te diventeremo grandi amiche!- Esultò Lili, facendo rischiare ad Asuka di affogarsi lei col gelato. Finì di mangiarlo e buttò la carta nel cestino di plastica vicino al chiosco.
:-Smettila di dire sciocchezze e andiamo.- Disse alla bionda, voltandole le spalle. Un gesto del tutto inutile, dato che Lili si fiondò subito accanto a lei, prendendole la mano.
Asuka arrossì e si divincolò e, allora, Lili l'afferrò per la vita. Di male in peggio, pensò la brunetta, mentre si arrendeva con uno sbuffo scocciato.
Quando tornarono a casa di Asuka, Lili lanciò un grido pazzesco che doveva somigliare ad un "Siamo tornate!". A dispetto di quello che voleva fare la bruna, i suoi genitori si fiondarono fuori la porta e accolsero le due con un sorriso a trentaquattro denti.
Papà è accecato dai soldi, pensò Asuka, guardando la bionda che batteva le mani e teneva stretti al petto il pigiama per la notte, ma a me Lili non fa scema.
Dal pannello fece capolino Leo, il nuovo maggiordomo di Lili che stava sostituendo Sebastian. Le salutò con un inchino e la ragazza gli saltellò subito attorno, canticchiando un motivetto orribile che fece saltare i nervi ad Asuka.
:-Questo è troppo!- Gridò, prendendosi la testa fra le mani.
Purtroppo, dovette ammettere che la scena divertì tutti. Dopo la cena, mentre Lili era in bagno a farsi una doccia, Asuka si distese sul letto a pancia in sù. Cosa dovrei fare io, ora? In effetti, Emily ha pagato profumatamente mio padre, per farmi insegnare le tecniche dello stile Kazama e per stare qui da noi. Ma siamo sicuri che non lo vuole per scopi propri?, pensò, rotolando di lato nel letto. Siamo sicuri che non insegneremo i nostri segreti ad un'impostora?
Si puntellò sui gomiti, mentre i pensieri le vorticavano nella mente.
:-Eccomi!- Canticchiò Lili, uscendo dal bagno.
Asuka si voltò e notò, con suo sommo divertimento, che non aveva avvitato bene il pigiama. Era ben evidente che non era abituata alle tradizioni orientali.
:-Non hai messo bene il pigiama.- La schernì. Lili si rabbuiò, salvo poi tornare più allegra di prima. Poi si piantò di fronte a lei, mettendosi le mani sui fianchi.
:-Devi darmi la rivincita, adesso!- Disse con aria decisa, puntandole un dito contro. E ti pareva, pensò Asuka, alzandosi e dirigendosi verso il tatami.
:-No.- Lili sbuffò e iniziò a pestare i piedi per terra. Intervenne subito Leo, mettendo fine ai capricci della biondina.
:-Combatti me, Asuka. Combatterò io per la mia signorina.- Disse, con eleganza, ma c'era un'appena palpabile senso di sfida nella sua voce. Lili restò imbambolata, palesemente sorpresa.
Leo si posizionò e Asuka notò, anche lei con sorpresa, che il suo centro di gravità si concentrava nel piede sinistro. Strano..., pensò.
:-Okay.- Accettò la bruna, facendo spallucce e posizionandosi.
:-Ma non è giusto!- Sbottò la monegasca che ,fino ad allora, non aveva parlato. Fu come parlare al muro.
Leo partì subito con un pugno, prettamente evitato dalla brunetta che rimase stordita, e lui ne approfittò per rimontare con una spallata. E'più forte di quel che vuole dare a vedere!, pensò la bruna, parandosi una schiera di colpi.
Nel frattempo, Lili si era seduta di fronte a loro, mantendo bene le distanze.
Per lei era stata una giornata lunga e faticosa, ma divertente.
Si lasciò andare ad un sorriso e notò con gioia che Leo stava mettendo in difficoltà Asuka. Stranamente, non ne fu così contenta come credeva.
Osservandola, la biondina sentì crescere in lei un senso di amicizia e di fedeltà mai provato prima. Constatò, anche, che era molto carina con quei capelli scalatissimi portati appena sopra le spalle, e il visino grazioso da giapponesina.
Aveva anche un bel fisico, più possente del suo. I muscoli delle braccia erano tonici e quelli degli addominali appena visibili.
Forse, sarebbero diventate sul serio migliori amiche. Tutti i propositi di batterla svanirono e fu invasa da un senso di pace e beatitudine, mentre scivolava lungo le coperte del letto. Fece un bel sogno: Lei che correva su un prato fiorito tenendo per mano un orsetto.
:-Si è addormentata!- Fece Asuka, indignata. Leo fermò il pugno giusto ad un centimetro dal viso della ragazza. Quando dormiva, Lili assumeva un'espressione leggera e beata e Asuka non poté fare a meno di sorridere. :-Forse è ora di levare le tende.- Disse e Leo annuì, inchinandosi. Asuka ricambiò l'inchino, poi si avvicinò a Lili e le tirò le coperte di dosso.
:-Sloggia, sfaticata! Va'a dormire da un'altra parte; questo è il mio letto!- La biondina borbottò qualcosa, mezza dormiente e si infilò sotto le coperte del letto affianco a quello di Asuka.
Quando si addormentò, fece lo stesso sogno di prima: lei che saltellava ridendo sul prato fiorito tenendo per mano un'orsetto vivente. Solo che, dall'altro lato del pupazzo, c'era Asuka.
Correva saltellando a grandi passi insieme a lei, con la mano che stringeva bene il braccino peloso dell'orsetto, ridendo.


*

Angolo Autrice
Questa ff mi è venuta in mente dopo aver letto il quarto capitolo del manga. Penso che il manga sia notorialmente una commercializzazione, fatto solo per soldi, ma le parti di Asuka e Lili sono belle, dolci e credo che hanno dato la giusta caratterizzazione alle due.
Lili dolce, infantile, viziata e un po'snob, pronta a fare di tutto per essere la migliore, ma, in fondo, è molto affettuosa; Asuka scocciata nei confronti della bionda, forte, determinata, un po'prepotente, ma che, alla fin fine, vuole anche lei bene a Lili.

Ah, il sogno è vero ed è una delle parti più belle del manga. Un bacino volante a tutti e aspettatevi altro su questo tema da me*___*
Muahahahaha, è una minaccia ò.òx°D

  
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