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Autore: Distorted Soul    31/12/2009    6 recensioni
Ciò che Conan aveva trovato strano era il fatto che Ran avesse convinto Sonoko ad invitare anche il dottor Agasa ed Ai. Non che non gli facesse piacere, certo, ma la cosa che trovava davvero ambigua era che Haibara aveva accettato.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mezzanotte ed un minuto

 

 

 

 

31 Dicembre

Ore 11:30

 

In quell’enorme salone c’erano luci, decorazioni, musica e risate, ed un numero considerevole di invitati.

Quella sfarzosa festa di Capodanno era stata organizzata dalla compagnia Suzuki, e naturalmente Sonoko aveva invitato Ran che chiaramente aveva portato con se suo padre e Conan. Invano, invece, aveva implorato anche sua madre di presentarsi; quella aveva placidamente rifiutato dicendo che non avrebbe molto gradito vedere il suo ex marito provarci con qualche donna più giovane di lui – o di lei?

Ciò che Conan aveva trovato strano era il fatto che Ran avesse convinto Sonoko ad invitare anche il dottor Agasa ed Ai. Non che non gli facesse piacere, certo, ma la cosa che trovava davvero ambigua era che Haibara aveva accettato.

« Che hai da fissare, Kudo? » gli domandò Ai notando che il ragazzino la osservava.

« Oh, niente è che…EHI! Ti ho ripetuto mille volte di non usare il mio vero nome in pubblico! » la riprese usando un tono basso ma nervoso.

Quella sorrise ironica: « Non pensare che io sia così stupida, Edogawa-kun. – calcò il tono sull’ultima parola, provocando una smorfia sul viso di Shinichi rimpicciolito – So quel che faccio. La musica è alta, non siamo in mezzo alla folla, come credi che qualcuno abbia potuto sentirmi? »

« Beh la prudenza non è mai troppa! »

« Come sei noioso…»

Quello sbuffò. Noioso, certo, ma se fosse stato lui a chiamarla con il suo vero nome allora sarebbe stato un incosciente! A volte proprio non la capiva…

« Conan! – la voce di Ran alle sue spalle lo costrinse a voltarsi – Non allontanarti troppo! Io vado con Sonoko, se hai bisogno di qualcosa lì al tavolo ci sono papà e il professore, okay? »

« D’accordo Ran, non preoccuparti. »

La ragazza si allontanò mentre il ragazzino tornò a voltarsi verso Ai che però guardava in tutt’altra direzione, più precisamente verso il tavolo al quale erano seduti Goro e il dott. Agasa.

« Che c’è Haibara? »

« Vorrei essere sicura che il dottore non mangi niente che gli faccia male…» pronunciò con tono apprensivo.

« Oh, non preoccuparti! È l’ultimo dell’anno, concedigli qualche piccola “trasgressione” alla dieta. »

« Il problema è che le “trasgressioni”, come le chiami tu, del professore sono troppo frequenti e per niente piccole. »

« Adesso quella noiosa sei tu, però! » la riprese. Lei lo guardò di traverso, facendolo indietreggiare un po’, poi però sospirò.

« Va bene, glielo concedo. Ma da domani lo terrò sott’occhio! »

Conan rise.

Per l’ennesima volta la musica cambiò, mentre nella pista da ballo al centro della grande sala il numero di persone aumentava.

« Che caldo! » esclamò il ragazzino con gli occhiali. Si trovavano entrambi vicino il grande caminetto acceso, ma quella sala era decisamente troppo affollata, e ciò triplicava il caldo.

« Hai ragione. Io esco fuori. » dichiarò Ai avviandosi verso una delle grandi finestre che davano sul terrazzo.

« Aspettami, vengo con te! » le urlò seguendola.

 

 

Fuori il cielo era limpido, non tirava vento e, nonostante fosse il 31 Dicembre, con il solo maglione pesante si stava bene.

« Finalmente. » esalò Conan, libero dalla folla e dal rumore. La ragazzina gli si affiancò puntando lo sguardo verso l’alto, dove la luna era solo a metà.

« Mi sarebbe piaciuto festeggiare il capodanno con le mie vere sembianze…ed invece sono ancora in questo corpo. » aveva detto il ragazzino con amarezza volgendo lo sguardo dritto avanti a se.

Ai abbassò il capo: « Mi spiace. » si scusò con tono quasi colpevole.

« Ah! Scusa, n-non volevo…! »

« Fare cosa? Intristirmi? Farmi sentire colpevole? Beh, è ciò che sono, no? È mia la colpa se sei ridotto così quindi non sei certo tu a doverti scusare. » pronunciò con tono impassibile.

« Si però…» inutile, parlare con quella ragazza lo metteva sempre in difficoltà. Finiva sempre per sbagliare qualcosa ricordandole cose che avrebbe voluto dimenticare.

Sospirò.

All’internò della sala la musica era cessata e qualcuno aveva preso in mano il microfono. Probabilmente non mancava molto allo scoccare della mezzanotte.

« Haibara, posso farti una domanda? »

« Cosa? »

« Come mai hai accettato di venire? Cioè, non che non ne sia contento! Ma pensavo non ti piacessero molto questi eventi. » spiegò.

Lei lo guardò per qualche istante poi rispose: « In verità maggiormente per il dott. Agasa: insomma, perché negargli di festeggiare per colpa mia? E poi…beh, vedila così, l’ultima sera dell’anno fare qualcosa di diverso mi sembrava…accettabile! Poi da domani ricomincerà tutto da capo…»

All’interno si cominciarono a sentire i rumori dei bicchieri, già preparati per il brindisi dell’ultima ora.

Conan puntò lo sguardo su Ai: era vestita semplice, una gonna di velluto nera ed un maglione rosso a collo alto. I capelli però, diversamente dal solito, erano raccolti dietro la nuca. La punta del naso era rossa, a causa della più bassa temperatura dell’esterno, e anche le guance avevano una tonalità simile. Se non fosse stato per quegli occhi così adulti Shinichi avrebbe giurato di stare guardando una semplice bambina. Una graziosa bambina di otto anni.

Sorrise tra se ripensando all’aggettivo con cui l’aveva definita: graziosa. Forse se gliel’avesse detto Haibara avrebbe tirato fuori il suo ben nascosto istinto vendicativo.

« Mi spieghi perché mi fissi? – gli chiese improvvisamente scocciata – Sai com’è, non è molto educato. »

« Ah, s-scusa! » balbettò.

Dentro il vocio cominciò ad aumentare, mentre qualcuno al microfono, forse sempre la stessa persona, annunciava che il conto alla rovescia stava per cominciare.

Ran lo stava cercando, lo sapeva, ma in quel momento non gli andava per niente di dover fingere la parte del bambino di otto anni, non anche negli ultimi secondi di quell’anno ormai quasi totalmente finito. Quindi preferì rimanere lì, accanto ad Haibara che osservava il cielo. Con lei, almeno, non avrebbe dovuto ostentare nessuna falsa felicità.

« Kudo. »

« Mh? »

« Tra poco quest’anno finirà, vero? »

Quindici

 

« È appena iniziato il conto alla rovescia, quindi…tra precisamente tredici secondi. Perché? »

« Da domani la vita riprenderà come da capo, e le cose successe durante quest’anno potranno essere accantonate, perché a Capodanno si buttano via le cose vecchie, vero? Quindi anche i ricordi, no? »

« Beh, credo di si… » rispose confuso.

Dieci

 

« Allora anche se sarà passato un solo giorno potremmo definire ciò che è accaduto oggi...vecchio? »

« In un certo senso…»

Nove

 

« Haibara, dove vuoi arrivare? »

« Posso fare una cosa, Kudo, senza dover pentirmene ritenendola un qualcosa di passato, e quindi da “buttare”? » chiese con un tono a cui non seppe dare un’interpretazione.

Otto

 

« Cosa? Di che parli? » domandò più confuso di prima.

Gli occhi azzurri di Ai lo colpirono, così contrastanti col rossore del suo viso.

Sette

 

La vide avvicinarsi lentamente, a testa bassa.

Sei

 

Non si mosse, in attesa che parlasse. Tuttavia lei non proferì parola.

Cinque

 

« Haibara? »

Quattro

 

« Perdonami Kudo. »

Tre

 

Il viso sempre più vicino…

Due

 

« Ha-Ha-Haibara…? »

Uno

 

Ciò che sentì prima dei botti e dell’urlo a unisono che annunciava la mezzanotte furono le labbra fresche e morbide della ragazzina sulle proprie.

Non la allontanò, semplicemente si ritrovò a chiudere gli occhi.

Era questo ciò di cui parlava? Il ricordo vecchio di cui avrebbe dovuto disfarsi? Che avrebbe dovuto gettare con l’anno che se ne andava?

Sarebbe stato possibile, si.

Tuttavia era mezzanotte e un minuto.

L’anno nuovo era ufficialmente iniziato e le labbra di Ai erano ancora sulle sue.

 

 

 

 

 

 

 

 

***                              ***                              ***

Salve!

E quindi eccomi con questa storiella di fine anno. Spero abbiate gradito, ma soprattutto mi auguro di non aver reso i personaggi troppo OOC. Se fosse così ditemelo.

Che dirvi, era da tanto che volevo scrivere di nuovo una ConanxAi, e finalmente ci sono riuscita!

Auguro a tutti voi un felice e sereno 2010! Che possa portarvi tanta fortuna!

 

Akemashite Omedetou!!!

 

 

 

   
 
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