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Autore: BlackTongue    01/01/2010    2 recensioni
Ok questa è una OneShot che ho voluto scrivere un po' anche per darvi gli auguri delle feste e un po' perchè sono stat travolt da una splendida ispirazione! Bè spero vi piaccia e che non vi deluda e siate bravi che è la prima volta che scrivo cose del genere!
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Sex On Fire


Dean era seduto al bancone di uno dei tanti bar da paesello in mezzo alle montagne. Il freddo era pungente, Sam era impegnato a intrattenersi con una ragazza bionda particolarmente interessata alle prestazioni del suo portatile e lui si era seduto al bancone mentre sorseggiava del whisky locale. Ogni tanto lanciava uno sguardo verso il fratello che da circa mezzora aveva chiuso il pc e ridacchiava con la ragazza. Dean sorrideva felice che ogni tanto anche Sam facesse conquiste. Anzi ultimamente chi acchiappava di più tra i due era proprio Sam. Forse doveva specializzarsi nello sguardo da cucciolo bastonato. Si fece versare il terzo whisky della serata e pagava ogni volta il suo bicchiere. Sarebbe potuta succedere un'emergenza e non voleva sentirsi in debito con il povero barista. Il locale si stava riempendo di contadini e camionisti. Alcuni si sedettero accanto a lui, lasciando sempre uno sgabello di distanza, quasi avesse la lebbra. Questo non lo fece sentire a disagio, forse era meglio così.

Tutta quella situazione che doveva per forza pesare sulle spalle dei Winchester.

La domanda frequente che si era posto Dean era perchè proprio loro due. Ne avevano passate di cotte e di crude da quando erano nati, finalmente si stavano ritrovando nonostante i caratteri di entrambi e la vita da road-story. Dean era davvero stufo marcio. Così come Sam d'altronde.

Fortunatamente per questa serata avevano deciso di poter fare uno strappo alla regola e Sam ci aveva preso in pieno. Il fratello in quanto a ragazze era rimasto a secco. Forse non per molto. Un ragazza slanciata nei suoi jeans stretti, gli stivali col tacco e i capelli biondi sciolti sulle spalle gli faceva gli occhi da cerbiatta da un tavolo non molto distante dal bancone. Lui la osservò con la coda dell'occhio. Bevve l'ultimo sorso e si diresse verso di lei. Come la ragazza vide cosi, incrociò le gambe sotto il tavolo e si leccò le labbra già lucide per via del gloss. Dean mise le mani sul tavolo stando pari pari alla faccia della ragazza e sorridendole sornione.

Ciao .. “ disse in tono basso e suadente. Era invitante quanto una caramella per un bambino. Lei ridacchiò diventando rossa e spingendo in avanti il petto così da mostrare la scollatura della camicetta.

Ciao … Come ti chiami? “ Lui si sedette incrociando le mani e stando sempre abbastanza vicino al viso di lei.

Dean e tu? “ gli disse il suo nome. Se riusciva … no; quando se la sarebbe portata a letto voleva sentire urlare il suo vero nome.

Cassie, quanti anni hai Dean? “ sorrideva maliziosa e si rigirava tra le dita alcune ciocche di capelli.

Tu quanti ne hai Cassie? “ a rispondere alla domanda fu la cameriera che aveva portato un succo di frutta alla ragazza.

15 … “ disse in un sospiro. Dean alzò lo sguardo sulla ragazza reindirizzandolo alla biondina di fronte a lui. La cameriera posò il vassoio e si affiancò alla ragazzina.

Ti alzi tu o ti devo alzare io? “ le disse sussurrandole in un orecchio.

Jackie io stav .. “ si morse il labbro inferiore quando vide lo sguardo serio che non ammetteva repliche, della cameriera. Si alzò silenziosa e con la coda tra le gambe uscì dal locale. La cameriera si voltò verso il Cacciatore e con un leggero sorriso ritirò il succo, il vassoio e se ne andò lenta verso il retro bancone.

Dean la osservò andandosene. Si era accorto, osservandola, che voleva conoscerla. Voleva parlarci. La seguì tornando al bancone.

Ehi scusa mi puoi portare una birra? “ lei annuì silente, le stappò la bottiglietta e continuò a fare il suo mestiere.

Mezzora dopo il bar era completamente vuoto. Rimanevano solo la cameriera, Dean e la birra. Lei stava sciacquando i bicchieri e a un metro di distanza Dean sorseggiava ancora la birra di prima. La osservava con la coda dell'occhio ma non si osava a rivolgerle parola. Non lo spaventavano le ragazze che sapevano il fatto loro, ma questa volta sentiva che era diverso. Finì la birra, inclinando la testa all'indietro e leccandosi le labbra una volta posata la birra sul bancone.

Ne vuoi un'altra? “ la domanda arrivò improvvisa disturbata dal rumore dell'acqua e dei bicchieri che sbattevano l'uno con l'altro. Dean si voltò verso di lei interrogativo. Lei alzò la testa sorridendo e con un colpo all'indietro della testa spostò il ciuffo che le copriva parte del viso.

Ti ho chiesto se ne vuoi un'altra. “ Il tono secco contrastava con il sorriso gentile che illuminava il viso leggermente abbronzato. Aveva le maniche della camicia arrotolate e la camicia le stava decisamente grande. Anche piuttosto abbottonata per i gusti di Dean.

Si grazie. “ Lui si tolse la giacca rimanendo in maglietta. Magliette per l'esattezza.

Vieni e prenditela … “ gesticolò indicando il passaggio facendo attenzione a non bagnare per terra. Silenzioso scese dallo sgabello facendo il giro. Quando salì sul legno del retro bancone la osservò da dietro. Fece fatica a non toccarla mentre la superava per poter prendersi la birra. Sospirò, si stappò la bottiglia e si appoggiò con il sedere al bordo del legno.

Lei continuava ad osservarlo. In realtà lo guardava da quando era entrato nel locale e l'occasione giusta le si era presentata su di un piatto d'argento; cacciare Cassie come faceva ogni sabato sera. Memorizzò il suo sorriso, gli occhi verdi luminosi, lo sguardo da bello e maledetto, per non parlare del fisico. Quello che la incuriosiva più di tutto però era il fatto che rimanesse gentile e non parlasse molto.

Sembrava conoscessi quella ragazza. “ l'affermazione arrivò alle sue orecchie come uno schiaffo. Si riscosse dai suoi pensieri accorgendosi che la stava guardando mentre beveva e che stava sciacquando lo stesso bicchiere da un paio di minuti. Lo mise via, chiuse l'acqua e si asciugò le mani.

Si, lo fa ogni sabato sera. “

E perchè l'hai cacciata? “

Perchè lo fa senza rendersene conto. “ nel frattempo si era avvicinata a lui, si tolse il grembiule e si chinò sfiorandogli la gamba col braccio. Aprì il frigo, tirò fuori una birra e la stappò. Lui non si era mosso di un millimetro. Quando si rimise in piedi erano parecchio vicini e lui la osservava dall'alto.

E' malata per caso? “ sentiva che la stava deridendo e in effetti Dean sorrideva. Lei sorrise sorseggiando e si appoggio sul ripiano dei liquori proprio di fronte al ragazzo.

E' ninfomane. “ si osservarono un attimo in silenzio. Poi Dean spalancò gli occhi e sorrise. Quel sorriso la uccise.

Bè non vedo che ci sia di male! “ allargò le braccia ridacchiando. Lei però rimase seria, appoggiò la mani sul ripiano e anche l'osso sacro.

C'è di male che è minorenne e fa delle cose senza volerle. “ puntualizzò. Lui la osservò posando la birra sul bordo del frigo e incrociò sia braccia che piedi.

E cosi tu ogni sabato la cacci via. “

Alle volte si contiene. Non voglio che i miei clienti vengano arrestati solo perchè una è malata. “

Quella non è una malattia. “ fece serio.

Oh bè certo, per voi uomini è una benedizione. “ si guardavano quasi sfidandosi. Jackie aveva dei profondi occhi neri, grandi e Dean l'aveva notato.

Femminista? “

No intelligente. “ lui sorrise mettendosi nello stesso modo della ragazza solo sbilanciò il busto in avanti.

Il sesso piace a tutti. Voi donne siete troppo stupide per dare retta ai vostri istinti. “ lei inclinò il capo di lato e sorrise ironica.

Mi sa che la giusta affermazione è che voi uomini siete troppo tonti e non usate la ragione, cioè quella cosa che vi differenzia dalle scimmie. “ Dean la osservò e si mise a ridere staccandosi dal bordo e mettendosi dritto in piedi, con le mani in tasca.

Mi vorresti dire che se un ragazzo che ti attrae fisicamente ci provasse tu lo respingeresti solo perchè quello che provi è istinto e quindi non è etico? “ Jackie si indispettì. E non poco. Non rispose semplicemente afferrò la bottiglia si girò di spalle e si allontanò da Dean. Lui si accorse della domanda troppo personale.

Mi chiamo Dean Winchester … “ disse alzando il tono della voce per farsi sentire.

Piacere. “ scese dal parquet, uscì dal bancone e andò verso la cucina. La camminata veloce la faceva ancheggiare. Dean la seguì.

Mi voglio scusare, non dovevo chiederti una cosa cosi personale, non so nemmeno il tuo nome! “ lei si fermò, posò la birra sui fornelli e si girò con le mani sui fianchi mentre guardava il ragazzo. Non le venne un colpo ma quasi.

L'istinto va dosato, mica si va col primo che si incontra solo perchè è carino! “

Ma se lui ci prova non lo respingi! “

Che ne sai! “ fece ancora stizzosa e caparbia. Lui la guardò serio e in uno slanciò le prese il collo tirandola verso di se e baciandola.

Dal quel momento non si sentirono più parole, inutili.

Si avvicinarono l'uno con l'altra continuando a baciarsi, le mani di lui la schiacciavano contro il suo corpo e lei stava sulle punte. Le sue mani fredde accarezzavano la nuca e piano piano si allargavano dentro la maglietta. Dean afferrò il fondo schiena della ragazza sollevandola e lei le cinse le gambe intorno alla vita. La schiena di lei sbattè contro l'anta di un grosso armadio per gli alimenti e mandò all'indietro la testa staccandosi da quelle labbra di fuoco.

Dean scese verso il collo fino alla scollatura della camicetta e tra un bacio e l'altro gliela sbottonò. Le mani fredde di Jackie si insinuarono nella schiena del ragazzo sollevandogli le magliette, sentì la sua pelle farsi ruvida e sorrise compiaciuta. Dean premette il bacino contro quello della ragazza per tenerla su, cosi da potersi liberare dei tessuti. In un attimo il reggiseno di lei volò in aria restando appeso al pomello dei fornelli.

Pelle contro pelle. I respiri si trasformarono in affanno, il calore aumentava e cominciarono a sudare, le lingue di entrambi percorrevano ogni centimetro del loro corpo. In breve tempo si liberarono anche dei pantaloni e delle mutande. Erano due fiamme accese che non aspettavano altro che bruciare, consumarsi. Jackie inarcò la schiena chiamando il ragazzo e Dean si fece un tutt'uno con il corpo di lei. I movimenti dei due si fecero sempre più veloci come i respiri e lei continuava a chiamarlo. Il desiderio di stanotte era stato espresso e mai in modo cosi compiacente. Il piacere si fece sempre più intenso fino all'annullamento delle menti, dei pensieri, di ogni ragione, fino all'orgasmo.

Il cacciatore sospirò mettendo le mani sui fianchi di lei e affondando il viso tra i seni eccitati. Affannavano tutti e due, ma insieme cominciarono a ridere. Colpa anche dell'adrenalina.

Mi sa che hai dimenticato qualcosa … “ fece lui calandola a terra. Lei spostò il ciuffo mettendolo dietro l'orecchio e spostandosi di lato.

Cosa? “ sorrideva e si appropriò di una maglietta di Dean che le stava piuttosto grande.

Mi sa che non hai chiuso il locale … “ fece lui rimettendosi i boxer. Lei sbiancò e da una fessura controllò il locale. Fortunatamente era tutto acceso ma non era entrato nessuno. Corse verso la porta la chiuse, abbassò le tende e spense le luci lasciando solo quelle del bancone.

Dean la raggiunse vestito mentre lei saltellava da una finestra all'altra a piedi nudi.

Hai qualcosa da mangiare? “ fece il cacciatore mentre frugava dietro il bancone. Lei tornò nella sala dopo aver chiuso anche la porta dietro.

Ci sono delle frittelle ma sono da scaldare … “ non notò Dean che armeggiava con piatti e forni a microonde. Andò in cucina e si rivestì anche lei raggiungendolo mentre sedeva al bancone e mangiava compiaciuto.

Sei riuscito a trovare anche lo sciroppo … “ sorrise affiancandolo. Lui gli porse un pezzo di dolce.

Ho fiuto per certe cose. “ lei mangiò quel pezzetto e si mise a scaldare il caffè.

Cominciarono a parlare, nessuno faceva riferimenti alle loro storie, potevano essere chiunque quella sera e a Dean questo piaceva. Rimasero nel bar fino all'alba, parlottando come vecchi amici e baciandosi come due innamorati consci che forse non si sarebbero mai più rivisti.


Ok, Ok avevo promesso che per un po' non avrei più scritto di Supernatural …

Soltanto che un giorno girottando per YouTube trovo questa splendida canzone dei Kings Of Leon intintolata appunto Sex On Fire e mi è venuta l'ispirazione.

La parte della ninfo mi è venuta grazie ad una puntata di Ally McBeal e mi faceva piuttosto sorridere!


Un bacio e tanti cari auguri sia per il passato Natale che per il nuovo Anno!


xoxo BlackTongue


  
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