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Autore: purpleblow    03/01/2010    4 recensioni
"Chiudendo gli occhi, gli ritornò alla mente l'immagine della calza appesa al muro e sbuffò sonoramente: dopotutto a lui le caramelle manco gli piacevano!"
[Fan Fiction partecipante al "Befana Challenge" di FW.it]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Bad kids



Una calza, rossa e con i contorni color oro, faceva bella mostra sulla parete ingiallita del salotto. Il contrasto non era dei migliori, quel colorino smunto irritava Mello perché gli ricordava che la colpa era tutta del compagno: Matt.
Maledetto lui e il suo stupido vizio del fumo! Non solo gli fotteva i polmoni quella roba, ma infestava anche tutto ciò che aveva attorno e le pareti della stanza -già rovinate, essendo molto vecchie- si impregnavano della nicotina, colorandosi irrimediabilmente.
Ma tralasciando quel particolare, la mente del biondo tornò a concentrarsi sull'oggetto appeso al chiodo che prima apparteneva ad uno dei vecchi quadri, lasciato dall'ex proprietario dell'appartamento.
Era sicuro che il giorno prima quella calza non c'era, cosa stava a significare, poi?
Facendo due più due, realizzò che quel giorno era il 6 Gennaio e stava a significare l'Epifania. La sua mente elaborò troppo velocemente il pensiero che il suo compagno doveva essere del tutto impazzito: da quando dava spago a quelle stupide festività? Non avevano neppure festeggiato il Natale, considerato da entrambi una trovata commerciale e del tutto inutile.
E allora per quale motivo affannarsi tanto per quella stupida festa, simboleggiata da un altrettanto stupida vecchia che teneva una scopa sotto di se?
Mello scosse la testa, prima di abbandonare la visuale di pochi istanti prima e si avvicinò al vecchio e rovinato camino, aveva bisogno di scaldarsi, essendo l'aria circostante delle più gelide.
Si buttò con tutto il peso sul divanetto di pelle nera, posizionato di fronte al focolare e stette per un po' a godersi il calore che cominciava a riscaldargli le ossa.
Chiudendo gli occhi, gli ritornò alla mente l'immagine della calza appesa al muro e sbuffò sonoramente: dopotutto a lui le caramelle manco gli piacevano!
Preferiva di gran lunga la Pasqua, almeno in quell'occasione avrebbe avuto modo di abbuffarsi di cioccolato -cosa che faceva ogni giorno a dire il vero- senza mai stancarsi, senza mai rischiare un'indigestione.
Ormai, da quanta ne ingeriva, era sicuro che non gli avrebbe mai arrecato danni. Anche perché se così fosse stato, sarebbe dovuto accadere da anni. Forse necessitava di cioccolato per vivere, proprio come l'acqua o il cibo: era diventato indispensabile per mantenere in piedi il suo organismo.
I suoi pensieri vennero interrotti dal cigolio fastidioso della porta della camera di Matt, che poco dopo comparve nel salotto, andando a sedersi sul bracciolo del divano, senza dire una parola mentre osservava il volto rilassato del compagno.
Mello aprì gli occhi, regalando al ragazzo un'occhiata interrogativa.
"Cos'è quella schifezza sul muro, Matt? Esigo una spiegazione." Matt sorrise sornione, sicuro che il biondo non avesse neppure guardato all'interno della calza, altrimenti non avrebbe avuto niente da ridire.
"Esattamente ciò che vedi." detto questo, si rimise in piedi e si diresse verso l'oggetto incriminato, staccandolo lentamente dal chiodo. Restò ad osservare il pezzo di stoffa, constatando lui stesso quanto fosse ridicolo.
Si diresse nuovamente verso il divanetto, stavolta non si sedette sul bracciolo ma si fece un po' di spazio portandosi le gambe dell'altro sulle sue ginocchia e cominciò a fissarlo insistentemente, accompagnando lo sguardo con un ghigno divertito.
"Ehi Mel, lo sai che la vecchia porta il carbone ai bambini cattivi?" Matt si portò una mano alla bocca, cercando di non scoppiare a ridere per l'espressione incredula del compagno.
Il biondino gli aveva rivolto un'occhiata tra lo scocciato e lo stupito, di certo non si aspettava un'uscita simile da parte del ragazzo dagli occhi verdi.
Ripresosi dallo shock iniziale, Mello si mise seduto per poter osservare meglio l'altro e puntandogli un dito contro al petto cominciò a parlare.
"Mi stai forse dicendo che io rientro nella categoria 'bambini'?" domandò furioso. Mello detestava essere paragonato ad un moccioso: non aveva mai permesso a nessuno di chiamarlo così.
Perfino Rodd Loss, il capo della Mafia americana, aveva temuto il peggio quando una volta lo aveva paragonato ad un bambino. Dopo quella volta però, non era più accaduto perché Mello era andato su tutte le furie.
Detestava essere chiamato così, semplicemente perché lui non era mai stato veramente un bambino: per via della sua infanzia, la perdita dei genitori e gli avvenimenti futuri, non aveva mai vissuto con la spensieratezza di un bimbo.
"No no. Tu rientri nella categoria 'bambini cattivi'!" spiegò Matt, consapevole di quanto stesse infastidendo il compagno; si divertiva a farlo arrabbiare, perché l'espressione accigliata che compariva su quel volto era adorabile.
"Matt, sei vicino a farmi incazzare." sbottò, sentendo la rabbia crescere dentro di sé. Eppure Matt sapeva perfettamente che toccare quel tasto era una specie di tabù.
Infatti si era reso conto di aver esagerato, per cui afferrò con delicatezza il dito che Mello teneva ancora contro al suo petto e se lo portò alle labbra, posandovi un lieve bacio.
"Stavo solo scherzando, non c'è bisogno che ti arrabbi." disse abbassando lo sguardo, sentendosi un po' in colpa.
Nel vederlo così abbattuto, Mello decise di lasciar correre; era consapevole del fatto che quel ragazzo non avrebbe mai detto nulla con l'intenzione di ferirlo.
"E poi, non pensare che sia il solo 'bambino cattivo'. Credi di essere tanto meglio di me, idiota?" nel dire queste parole di fece più vicino alle labbra del compagno.
"Ho mai detto il contrario?" anche Matt si avvicinò, rendendo nulla la distanza che li divideva, perdendosi in quel bacio che sapeva di cioccolato e nicotina al contempo.
Si interruppero dopo poco e il rosso mise davanti agli occhi di Mello la calza che aveva staccato qualche minuto prima dalla parete.
"Ma sei serio?" domandò il biondo alzando un sopracciglio, sperando che l'altro stesse scherzando.
"Povero... hai paura che ci sia del carbone?" ghignò Matt, ricevendo un pugno sulla spalla.
Il biondo decise di accontentare quell'idiota del suo ragazzo e inserì una mano all'interno della calza, frugando e toccando con le dita il contenuto, cercando di capire cosa fosse.
Alle volte Matt sapeva essere davvero deficiente, per quel motivo non escludeva di trovare del carbone, ma realizzò poco dopo che esso non era presente essendoci solo oggetti incartati.
Estrasse la prima cosa che gli capitò e si trovò davanti una mini-barretta di cioccolato, che scartò subito e mise in bocca, assaporandola.
"Ti ricordo che Pasqua è fra qualche mese." Matt cominciò a ridere, conscio del fatto che nonostante il tono scocciato, Mello aveva comunque apprezzato il gesto.
Rise anche del fatto che, tra l'infinità di caramelle presenti nella calza, aveva preso proprio il cioccolato.
"Non è certo colpa mia se vivi per la cioccolata, cretino!" e dicendo questo, si accoccolò contro il petto del compagno.
Mello pensò che dopotutto quella festività non era stata così inutile, aveva le due cose che per lui contavano di più: Matt e il cioccolato. Non c'era niente di meglio che godersi uno di quei rari momenti di tranquillità, prima di tornare alla solita vita di tutti i giorni.

[Fine.]


Angolino di Cami:
Stanotte ho letto l'iniziativa della "Befana Challenge" su FW.it e non ho saputo resistere.
Come tutti sapete amo questi due, ormai ho scritto storie su di loro in tutte le salse, per cui non potevo non scrivere una cosa così.
Inizialmente ero indecisa se scrivere su Death Note o su Yami no Matsuei, entrambi i Fandom mi parevano adatti [Tsuzuki divoratore di dolci, Mello divoratore di cioccolata], poi ho optato per DN.
Comunque, spero vi sia piaciuta! ;D
   
 
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