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Autore: PinkFloydFan    04/01/2010    1 recensioni
Ecco un genere di fanfic che non avevo mai sperimentato prima. La cosa più bella secondo me è il fatto che l'ho scritta con la mia migliore amica... Amymesmerizing!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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JULIAN
“ Driiiiiiiiiiiin, Driiiiiiiiiiiiiiiin’’ .
La sveglia trillò rombante, svegliandomi dal mio tranquillo sonno.
Rotolai su un lato mugugnando e tirandomi le coperte fin sopra le orecchie per coprire quel rumore assordante.
Dopo circa una quindicina di minuti decisi di alzarmi e quasi senza voglia mi trascinai nel bagno che si trovava alla fine del corridoio.
Accesi la stufa e mi infilai nella doccia, buttandomi direttamente sotto il flusso dell’acqua bollente che mi svegliò dal torpore.
Quando uscii dalla doccia si era formata una cappa di umidità nella stanza. Passai la mano sul vetro per togliere le goccioline d’acqua. Il mio riflesso mi sorrise di rimando, mostrando i denti bianchi.
Gli occhi verdi erano nascosti ciuffi di capelli bagnati che mi ricadevano sulla fronte. Il fisico, finemente scolpito, si intravedeva dall'apertura dell’accappatoio bianco che avevo indosso.
" Farò impazzire tutti i ragazzi " pensai, facendo alzare l’angolo della bocca a formare il classico sorriso sghembo.
Tornai nella mia camera e aprì l’armadio, dal quale straripavano maglie e camicie tutte attorcigliate tra loro. Scelsi un maglione bianco a collo alto e un jeans nero.
Portai i capelli di lato, lasciando la fronte e gli occhi completamente liberi.
Infilai la giacca di pelle nera e i miei Ray-Ban, mi avvicinai al comodino per prendere il portafogli e la carta di identità.
C’era una foto dell’anno precedente, il sorriso era rimasto lo stesso, ma il volto era più disteso, meno marcato dalla sofferenza.
Sopra era riportato il mio nome Julian Fowles .
Buttai il portafogli e la carta nella cartella con riluttanza e mi avviai nel cortile del condominio, dove era parcheggiata la mia Harley Davidson.
Ci salii e partii alla volta della Royal HS.



*****




RICHARD
<< Nooooooo! Merda che dolore!! Brutta str...>>
Così iniziava una giornata come tante.
Ero sveglio dalle cinque e mezza a causa dei miei capelli già leggermente unti dal grasso e dopo lo shampoo stavo già armeggiando con la piastra, quando distrattamente la posai sulla mia faccia. Stavo per lanciarla e calpestarla imprecando in stile Paperino, quando pensieri più gravi mi balenarono in mente.
Ommioddio! E ora mi si farà la scottatura! O peggio un’ustione con tanto di bolla! E se mi rimane la cicatrice?!
Con il volto deformato dalla paura corsi in cucina a metterci sopra del ghiaccio, controllando allo specchio se mi fosse successo qualcosa. No. Per fortuna la mia pelle era perfettamente normale, senza una sola imperfezione. E soprattutto bianchissima, come sempre.
Così bianca da creare un enorme contrasto con i capelli neri che mi ricoprivano la fronte, molto simili se non identici a come li portava Alex James una ventina d’anni fa.
Ma guardandomi, quelli che colpivano maggiormente erano senza dubbio gli occhi.
Occhi piccoli, e neri anch’essi, che ti fissavano impenetrabili.
Per un momento spostai lo sguardo a fatica su un altro oggetto, l’orologio del bagno, che stranamente segnava le sette. Impossibile.
Mi fiondai nelle altre camere a controllare le sveglie, i cellulari e perfino l’orologio del mio inseparabile I-pod touch nero. Inutile. Segnavano tutti lo stesso orario.
E dovevo ancora vestirmi!
Corsi ad aprire il mio armadio prendendo i miei soliti blue jeans e la maglietta che mi piaceva di più, sperando di riuscire ad arrivare a scuola in orario e non in ritardo come sempre.
Appena fuori la porta fui travolto da una pioggia che non mi aspettavo di trovare, così rientrai in casa a prendere il mio ombrello malridotto.
Non appena lo aprii il vento fortissimo lo rivoltò, riducendolo peggio di quello che già era.
E fu così che io, Richard Winthrop, mi incamminai verso la Royal High School mentre la pioggia mi infradiciava dalla testa ai piedi.
  
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