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Autore: Erisachan    05/01/2010    1 recensioni
"Non so neppure spiegarmelo, non saprei neppure dire da quando sia così, quello che so per certo è che il Natale non mi piace."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gerard Way
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prima che io cominci a battere seriamente le mie dita sulle lettere di questa tastiera, c'è qualcosa che devo dire: quella che mi appresto a raccontarvi non è la storia di Gerard Way, non è un racconto di Natale e a dirla tutta non è neppure un racconto.

Questa è la storia di quando Gerard l'ha incontrata.
La storia di una canzone.
La storia di questo biglietto:

"Ricordati che Babbo Natale ti sta guardando!"

Questa è la storia di Adrienne.


She


She...
She screams in silence
A sullen riot penetrating through her mind
Waiting for a sign
To smash the silence with the brick of self-control

Are you locked up in a world
That's been planned out for you?
Are you feeling like a social tool without a use?
Scream at me until my ears bleed
I'm taking heed just for you

Green Day - She - Dookie



"Non so neppure spiegarmelo, non saprei neppure dire da quando sia così, quello che so per certo è che il Natale non mi piace."

Gerard pensava a questo il pomeriggio della vigilia mentre guardava fuori dal parabrezza della sua macchina.
Stava andando a casa.
Per meglio dire stava tornando alla casa della sua infanzia, da sua madre. Lynsday e la bambina erano partite in aereo.
Sua moglie si era detta del tutto contraria a voler percorrere tutti quei i kilometri rinchiusa in un cubicolo, così aveva preso le sue valigie e aveva annunciato che sarebbe partita in aereo con la piccola; la stessa risposta si era sentito dare dal fratello "non vedo davvero perché vorresti andare in macchina! E' una cazzata! Secondo me hanno ragione i fan, hai una crisi di mezza età fratello"
ovviamente dopo un sonoro vaffanculo e il rinculo di una cornetta che cade neppure la solita dedizione che muove Mikey nel seguire il fratello hanno fatto sì che si riconcigliasse e partisse con lui.
Quindi il nostro Gerard, se ne stava da solo nella sua auto e pensava che il Natale gli faceva schifo.

Nonostante tutto però era felice di tornare a casa, era davvero tanto tempo che non vedeva sua madre e l'aria del New Jearsy per quanto possa sembrare strano, gli mancava.
Da quando aveva sfondato con la sua band molte cose erano cambiate, si era trasferito a Los Angeles, la terra del sole, la California dei sogni, quella dei VIP, le persone importanti.
Lui però anche dopo 3 cd, un quarto in via di produzione, copertine sui giornali assicurate e un fumetto che sta per diventare un film, a sentirsi una persona importante non aveva ancora imparato.
Gli piaceva sentirsi "normale", uscire di casa in tuta per andare a prendere il latte che era finito, andare alle fiere del fumetto e passare come uno qualunque dei nerds che le presiedevano.
Erano cose a cui rinunciare non avrebbe mai imparato. Importava poco che la gente lo fermasse per strada o lo additasse incuriosita dopo averlo visto, Gerard continuava a sentirsi un ragazzo qualunque che dal New Jearsey si era trasferito nella terra del sole. Sua moglie questo non lo capiva, gli ripeteva spesso che doveva avere più cura della sua privacy, era una persona famosa e questo comportava dei cambiamenti e le rispettive responsabilità del caso. Lui questo lo capiva, solo, non era mai stato bravo a prendersi responsabilità che non riusciva a ritenere davvero necessarie, semplicemente, non gli andava di cambiare.
Dopotutto era stato il ragazzo del New Jearsey a fondare i My Chemical Romance, era sempre lo stesso ragazzo quello che scriveva "The Umbrella Accademy" ed è ancora lui quello che va alle fiere dei fumetti, quello che si incazza quando chiamano le sue action figures "bambole", quello che quando entra in un negozio di giocattoli insieme a un regalo per sua figlia non può fare a meno di prenderne uno anche per se, questo era sempre stato Gerard Arthur Way, se non era riuscito a cambiarlo il liceo, difficilmente ce l'avrebbe fatta qualcos'altro.

Per uno come Gerard il liceo era paragonabile all'inferno, quando sei uno sfigato è già difficile uscirne illeso, ma quando sei uno sfigato convinto è quasi utopico pensare di sopravvivervi.
Lui però ce l'aveva fatta. Nonostante gli amici gli dicessero che se voleva davvero smetterla di prenderle, di essere sempre deriso, doveva cambiare il suo modo di essere, o perlomeno "fingere" di farlo; lui non ascoltava, non voleva ascoltare, lui era fatto così, se agli altri non piaceva, fatti loro, era convinto di quello che faceva e non sarebbe cambiato solo per prendersi un pugno in meno, piuttosto, pensava, avrebbe aspettato il giorno in cui avrebbe potuto contrattaccare.

E forse questo pensiero lo deve a lei, ad Adrienne.

   
 
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