Beeene, eccoci qua. Questo dovrebbe essere l'inizio di una raccolta che mi è piovuta nel cervello mentre ascoltavo il nuovo cd degli Epica che fa un po' da colonna sonora al tutto.
Giusto un paio di indicazioni prima della lettura:
1) Non è detto nel testo, ma la corte elfica citata vive nella foresta e, per darvi un'idea, pensatela come quella presente nel "Ciclo dell'Eredità" di Christopher Paolini che vive in una città fatta crescere dagli alberi, ma con usanze diverse.
2)Colonna sonora di questa shot : Simadhi-Prelude e Our Destiny entrambe dall'album "Design your Universe" degli Epica.
Buona Lettura
by mewmina 91 [o Taiyo_no_Drake](e ricordate che più commenti ricevo più avrò voglia di scrivere v.v XD)


The Elven Prince



La prima volta che lo aveva visto aveva creduto di essere in una qualche estasi indotta dal vino elfico bevuto al banchetto appena terminato. Era certo che i suoi occhi lo stessero ingannando, perché né tra gli elfi né, tanto meno, tra i mortali aveva mai visto un essere così…etereo.

Il viso bianco e luminoso era affusolato, gli occhi blu più intensi e brillanti di ogni zaffiro che avesse mai visto, gli zigomi alti leggermente arrossati e le labbra due carnosi petali di rosa. Il resto della sua figura veniva poi nascosta da un lungo mantello di lucente seta bianca, il cui orlo ondeggiava leggero intorno ai suoi piedi. La misteriosa figura si accompagnava al Re degli Elfi in un’atmosfera rilassata.

D’un tratto Re Oberon si girò, incontrando il suo sguardo.

-Principe Atrhur- Sua Maestà stese un braccio verso di lui, invitandolo ad unirsi alla conversazione.

-Vostra Maestà- Arthur salutò, esprimendo il suo rispetto nel saluto, come Gaius gli aveva insegnato fosse uso di quel popolo che riteneva che gesti inutili non si addicessero ai rapporti tra pari se non per cerimoniali particolari.

-Vi presento il mio settimo figlio, il principe Merlin Emrys, che vi seguirà a Camelot come sancito nella nuova alleanza tra i nostri popoli-

Il Re degli Elfi stese l’altro braccio e la visione che aveva rapito la sua mente avvicinandosi gli parve più reale, nella sua sconvolgente bellezza.

Il Principe Merlin Emrys somigliava al Re e agli altri principi in un modo totalmente differente dalla somiglianza che scorreva da elfo a elfo. E le sue orecchie, le intravide nel cappuccio alzato sopra la lunga treccia corvina, erano tonde e di considerevole dimensione.

Il giovane gli sorrise e Arthur si stupì di come ad ogni momento che scorreva non riuscisse a distogliere la sua attenzione da lui.

-Sarà un grande piacere visitare il vostro regno, Principe Arthur-