Titolo –
Lullaby.
Autore – pralinedetective
Fandom – 07 Ghost.
Personaggi/Pairing –
Castor,
Labrador. [Castor/Labrador]
Lista + Tema – Lista 8, Inconfessabile.
Rating – Arancione.
Warning – AU; Yaoi.
Note. Mhh, nulla da aggiungere.
È
una AU, è priva di senso alcuno, se il titolo centrasse
qualcosa con la trama
non mi chiamerei Uchi, è dedicata a quella befana di Elisa
come al solito, è una Castor/Labrador come non
al solito, ma ci piace
variare XD, e poi... è priva di senso alcuno. Di nuovo XD.
I capitoli sono tutti delle flash fiction, quale più lungo e
quale più breve,
quale più descrittivo e quale meno – li
posterò rapidamente perché sono tutti
pronti e c’è anche un cicinìn di trama
*___*!
Disclaimer. I personaggi
appartengono a chi li ha creati; non sono qui impiegati a scopo di
lucro.
Ohh, mi vergogno di questa raccolta °___° Innanzitutto
mi piace, quindi vuol
dire che è orrenda XD, poi è terribilmente
melensa ç___ç
Nessuno muore, volete capirlo? È leggera e dolce, triste
e... Dioo, è da far cariare
i denti XD Però loro li vedo così, non riesco a
modificare quest’immagine nella
mia testa ì___ì Eppure Labrador è cattivo
XD, e anche molto!
Insomma, secondo me è OOC ç___ç,
però la raccolta mi piace indi la posto lo
stesso ù___ù. E mi sono accorta ora che il prompt
del primo capitolo non c'entra nulla °A°.
Auguri buona lettura agli svenutati apritori
di pagina O__O.
Elisa, se non commenti giuro che
comincio a bestemmiare
in croato XD, e non sarebbe una bella cosa!
#01
Amore
Castor e
Labrador avevano silenziosamente condiviso
l’intera vita.
Cresciuti sotto le stesse stelle, accompagnati dallo stesso vento e
dallo
stesso sole, non si erano mai rivolti spontaneamente
la parola prima delle scuole medie.
Una tranquilla convivenza: vicini di casa in un ambiente ostile, era
facile
metterli nello stesso salotto e pretendere che non fossero a scannarsi
nel giro
di qualche minuto.
Ottenevano buoni risultati da soli e ottimi in coppia – il
giovane parroco
della piccola chiesa di paese, lo stesso che visitava quasi
quotidianamente la
piccola scuola con la sua piccola auto e le sue grandi, immense parole vuote,
ammetteva di aver trovato coppie
sposate da trent’anni con un minore affiatamento.
Quel pomeriggio il caldo non era eccessivo, ‘sì
che le lezioni erano state
sopportate generalmente più che bene e l’edificio
si era svuotato velocemente.
Solo gli appartenenti ai club sportivi si erano fermati, decisi a
sfruttare il
momento propizio per allenarsi in vista dei vicini campionati che
avrebbero
coinvolto anche gli istituti delle vicine città.
Labrador, tornato in classe per recuperare un importante foglio dal
banco di un
compagno di classe, aveva incontrato Castor, di ritorno dal colloquio
con il
coordinatore per meglio organizzare la gita scolastica insieme ai
rappresentanti di classe e a quelli dei genitori.
«Ciao» gli si era rivolto gentilmente notandolo
abbandonato su una sedia.
«Uh?»
Aveva alzato il capo, rispondendo al sorriso con un gesto stanco.
«Ciao».
«Sembra ti abbiano tolto il sangue»
ridacchiò avvicinandosi e posando la mano
sulla cattedra a poca distanza dal suo braccio, «Vuoi che ti
accompagni a
casa?»
«Non ti preoccupare» si era alzato con un sospiro,
adocchiando la propria
giacca sul banco vicino alla porta, «non sono ridotto
malissimo, posso
sopravvivere fino a casa».
«Allora aspettami all’ingresso, porto
questo e arrivo subito» aveva preso
delicatamente il modulo dirigendosi poi verso il corridoio.
«Ma...»
«Tanto anche casa mia è in quella
direzione», gli aveva fatto l’occhiolino,
«cammina piano fino al cancello».
Aveva eseguito, dandosi un po’ dello stupido. Poi Labrador
era arrivato,
trafelato ma sorridente.
«Possiamo imbarcarci» aveva scherzato, precedendolo
fuori dall’ingresso.