Le muse
Quando la macchina
dei Jonas Brothers, alla cui guida stava Big Rob, entrò nel vicolo, i tre
ragazzi si voltarono verso i lati della strada, sbarrando gli occhi. Immediatamente
misero le sicure alle portiere. Pochi secondi dopo, infatti, tutte le fans si
accalcarono sulla macchina, urlando e battendo i pugni contro i finestrini
oscurati.
-Potrei sapere perché
non hanno messo le transenne?- domandò Nick, sporgendosi in avanti per parlare
con il padre.
-Credo le abbiano
messe, in realtà.- rispose il signor Jonas scorgendo una transenna a terra,
-Purtroppo avete delle fans abbastanza… entusiaste?-
tentò, con un sorriso divertito in volto.
-Entusiaste non è la parola adatta.- ribatté prontamente Kevin.
-Le nostre fans sono
le migliori.- alzò un pugno Joe, facendo voltare i quattro presenti in macchina
verso di lui. Joe lo abbassò piano, -Che c’è? È vero!- esalò, incrociando le
braccia al petto indispettito dai loro sguardi sarcastici, -Che si fa? Lo
stadio è lontano, scendere a piedi non sarebbe una buona idea.- domandò,
notando che Big Rob non accennava a mettere in moto.
-Ragazzi… vi
ricordate il 3D Concert?- domandò l’uomo, voltandosi verso i tre ragazzi,
seduti l’uno accanto all’altro, esattamente nei posti occupati nel concerto che
avevano registrato per proiettarlo nei cinema. I tre impallidirono, -L’avete
fatto una volta, potete farlo una seconda.-
-Erano comparse, Big
Rob!- esclamò Joe spaventato, -Non fans vere!-
-Non hai appena detto
che abbiamo le fans migliori?- domandò ironicamente Kevin.
Joe gli fece la
lingua, mentre Nick tastava il tettuccio della macchina con le mani, -Si può
fare.- decise, con un sorriso, -Vado per primo, a controllare la situazione.
Voi seguitemi.- detto questo spinse il tettuccio e si alzò in piedi, venendo
accolto dalle urla delle ragazze, che tentarono invano di salire sulla
macchina. Nick fece leva sulle braccia e salì in piedi sull’auto, -Forza,
sbrigatevi!!- incitò i due fratelli, che fissarono il padre, imploranti.
-Non guardatemi così,
ragazzi.- sospirò il signor Jonas, trattenendo una risata, -E’ Mr. President…-
Kevin scosse la
testa, alzandosi in piedi e raggiungendo il fratello più piccolo. Joe borbottò
qualcosa e allungò le mani verso l’alto, ricevendo due mani diverse che lo
strattonarono all’insù, -E ora?- domandò sarcastico, mentre Kevin lo aiutava a
stare in piedi sulla macchina, che ballava tutta per via degli spintoni delle
fans.
-E ora…- i tre
fratelli si scambiarono uno sguardo, -Si salta!- esclamarono in coro, saltando
sulla macchina dietro alla loro, dove stava la band.
-Ragazzi, ma che
state combinando?- domandò il bassista aprendo un finestrino.
-Garbo, secondo te
cosa stiamo facendo?- chiese di rimando Joe, -Ci vediamo allo stadio!!- detto
questo seguì i due fratelli, che erano saltati su un’altra macchina, correndo
veloci. Arrivati alla fine della fila di macchine scesero e iniziarono a
correre in mezzo alla strada, seguiti dalla folla. Si guardarono in giro,
bloccandosi un momento, -Siamo in trappola!- sbottò Joe, quando arrivarono in
un vicolo cieco.
-Non aiuti, Joe!-
ribatté Kevin.
-Smettetela, dobbiamo
nasconderci!- esclamò Nick allarmato.
Joe fece un passo
all’indietro, -Io torno in…- sbarrò gli occhi, quando non sentì niente sotto ai
piedi. Si udì un urlo, prima che Kevin e Nick si sporgessero oltre il tombino
aperto dentro il quale era caduto il fratello.
-JOE!- urlò Nick, ma
non ottenne risposta, se non un tonfo.
-Nick…- deglutì
Kevin.
-Cosa c’è?- sbottò
Nick, preoccupato per il fratello che non rispondeva.
-Nick!!- ma quando
Nick alzò lo sguardo intravedendo le miriade di fans all’inizio del vicolo, che
li cercavano, sia lui, sia Kevin sentirono due mani afferrare una caviglia a
testa, facendoli cadere nel tombino.
I want someone
to love me
For who I am
I want someone to need me
Is that so bad?
I wanna break all the madness
But that’s all I have
But I want someone to love me
For who I am
-Ok… non respiro.-
-Chi mi ha messo un
piede in faccia?-
-Ops…-
Kevin scostò
malamente il piede di Joe dal suo viso, facendolo rotolare sopra alla mano di Nick,
che gemette sotto il peso del fratello, -Joe!!- esclamò Nick, cercando anche di
togliersi da sopra la pancia Kevin, per tornare a respirare regolarmente.
-Ehi, mi ha buttato
Kevin giù!-
-Come ti è venuto in
mente di farci cadere qui dentro?- domandò Kevin aiutando Nick ad alzarsi, -E
noi che eravamo preoccupati che ti fossi fatto male!-
-Infatti mi sono
fatto male!- ribatté Joe massaggiandosi il braccio, -Prego, eh. Vi ho salvati
dalle fans e mi sgridate pure.- mise il broncio, facendo alzare gli occhi al
cielo ai due fratelli.
Nick si guardò
intorno, accigliato, -Ragazzi… i tombini di solito non dovrebbero essere
sporchi, umidi e bui?- chiese, sgranando un poco gli occhi nocciola.
-Beh, sì!-
-Allora non siamo in
un tombino.-
-Di che…- Kevin si
bloccò, guardandosi intorno a bocca aperta: erano sopra ad un pavimento bianco
lucido, che pareva infinito. Non c’erano pareti, ma era comunque tutto bianco
intorno a loro, -Dove siamo?- domandò, mentre con i fratelli continuava a
guardarsi intorno.
-Sospesi tra la vita
e la morte.- rispose una voce femminile, facendoli sobbalzare.
-Così li spaventi!-
ribatté una seconda voce, anche questa femminile.
-Beh, ma è vero!!-
-Ma mica sono morti!-
-Chi… chi parla?-
domandò Joe con la gola secca.
-Sono qui, Joe.- una
voce alle sue spalle lo fece sobbalzare ed urlare, facendolo ricadere sul
pavimento lucido. La giovane dai capelli castano chiaro alzò gli occhi al
cielo, -Che fifone! Manco avessi visto un fantasma!- i suoi occhi grigi
saettarono su Kevin e Nick, immobili a fissarla, -Buh!- disse, alzando le mani
davanti al viso. Kevin urlò, mentre Nick sollevava un sopracciglio, -Mi fa
piacere che almeno tu sei come ti immaginavo, Nick.- sorrise, dolcemente.
-Io… io ti ho già
vista.- esalò Nick in un sussurro.
Joe annuì, lentamente,
ancora a terra, -Anche… anche io.-
-Io ti ho sognata…-
mormorò Kevin.
La ragazza sorrise,
-Questo perché sono una musa! Cioè… è più corretto dire che sono la vostra musa.-
-La nostra musa?- ripetè
Joe, mentre la ragazza annuiva, -Come ti chiami?-
-Beh… non mi è
consentito dirvelo. Però posso dirvi che sono la discendente di Euterpe, la musa della musica. Quindi
potete chiamarmi così.- sorrise, -Però non sono da sola.-
-Già, da un anno e
mezzo a questa parte vi seguo anch’io.- disse la voce già conosciuta pochi
secondi prima. Joe scattò all’indietro, quando si ritrovò una ragazza
inginocchiata davanti a lui, dai lunghi boccoli castano scuro e gli occhi
marroni. La giovane alzò un sopracciglio, -Ti facevo meno fifone, Joseph.-
-Io non sono un fifone!- negò Joe
immediatamente, -E’ che… è che…- la mora sorrise dolcemente, -Le assomigli così
tanto…- soffiò, allungando una mano verso il viso della ragazza, che fece una
smorfia divertita.
-Non è che le
assomiglio… sono proprio io.- la mora si alzò e raggiunse l’amica, -Io sono
invece la discendente di Tersicòre, la musa della danza. Potete chiamarmi così, anche se lo trovo un nome
molto stupido.- sbuffò, in quel momento si sentì il rombo di un tuono.
Euterpe la guardò male, -Tesoro… ti devo ricordare che non devi criticare le
Muse da cui prendiamo i nomi?- chiese, -Anche io odio il mio nome ma…- ennesimo
tuono, che le fece battere una mano sulla fronte scocciata.
Kevin le guardò
confuso, -Siamo morti?- domandò, interrompendo la loro discussione.
-No, non lo siete.-
sorrise Euterpe, -So che nei vostri sogni eravamo abbastanza… confuse, cioè…
non apparivamo sotto questo aspetto, eravamo più una sensazione.- inclinò la
testa da un lato, -Ma è anche vero che ogni artista ha la propria musa. E noi
siamo le vostre. Occuparmi da sola di voi mica è stato semplice, sapete?- rise.
-Dove siamo?- domandò
ancora Kevin.
-Ve l’ho già detto,
sospesi tra la vita e la morte.- rispose Tersicòre, facendo cenno di seguirle, i
vestiti bianchi di entrambe che si confondevano con l’ambiente intorno a loro, -Vedete…
siete caduti nel tombino e avete quasi rischiato di farvi male seriamente.-
Nick e Kevin guardarono male il fratello di mezzo, che incrociò le braccia al
petto facendo loro la linguaccia, -Ma per fortuna non vi è successo nulla.-
-Ma siete svenuti.-
continuò Euterpe, sorridendo ai tre e agitando lievemente la mano destra. A
quel movimento tra loro e i tre ragazzi si formò un varco, che permise loro di
vedere al di sotto del pavimento, dove i tre ragazzi erano distesi uno sopra
all’altro svenuti, -La prossima volta che vuoi cadere in un tombino pensaci mille
volte, Joe.- disse, scoccando un’occhiata ironica al ragazzo.
-Perché siamo qui?-
domandò Nick.
Tersicòre sorrise,
-Da quanto non componete una canzone?- domandò, guadagnandosi degli sguardi
carichi d’ansia dai tre, -Esattamente.- annuì, -Abbiamo approfittato di questa
vostra “caduta” per farvi ritrovare l’ispirazione.-
-Dovremmo scrivere
una canzone su di voi?- domandò sarcasticamente Joe.
-No, Joseph.-
-Perché mi chiami
Joseph?-
-E’ il tuo nome.-
-E che c’entra, tutti
mi chiamano Joe.-
Tersicòre alzò un
sopracciglio, -Io ti ho dato il coraggio di esibirti in Single Ladies e io te lo tolgo, sappilo.- disse, facendogli
sbarrare gli occhi, mentre Nick e Kevin trattenevano le risate.
-Dovete solo
ritrovare la vostra musica, il vostro nuovo percorso.- sorrise Euterpe,
agitando di nuovo la mano sopra al varco, lasciando che un buco nero apparisse
davanti ai loro occhi, -I vostri sogni.-
-Che… che dovremmo
fare?- domandò Kevin accigliato.
-Saltare.- disse
tranquillamente Euterpe.
Nick sospirò,
passandosi una mano fra i ricci: era da un po’ che non riusciva a scrivere
canzoni, per non parlare della musica vera e propria… aveva una specie di
blocco. Poteva anche essere un sogno, il più assurdo che avesse mai fatto, ma
decise di dare loro retta, così rivolse un sorriso alle due ragazze e saltò
dentro al varco. Dopo di lui saltò Joe e infine Kevin.
Le due ragazze
seguirono subito dopo, prima che il varco si chiudesse sopra alle loro teste.
Nothin’
makes sense nothin’ makes sense anymore
Nothin’ is right nothin’ is right when you’re gone
Losin’ my breath losin’ my right to be wrong
I’m frightend to death
I’m frightend that I won’t be strong
Nick si alzò dal
prato morbido sopra al quale era caduto. Si guardò intorno, in cerca dei
fratelli, ma non li vide da nessuna parte. Quanto sentì la voce della madre
aggrottò le sopracciglia e si avvicinò piano al luogo dove sentiva le voci. Si
affacciò a una finestra aperta e sbarrò gli occhi, vedendo la madre parlare con
un bambino. Non un bambino qualsiasi.
Il lui più piccolo, tanti anni fa. Seduto
al pianoforte, mentre suonava dolcemente una melodia che riconobbe
immediatamente essere quella di una canzone di Elvis Costello.
-Eri piccolo.- soffiò
la voce di Euterpe alle sue spalle.
Nick si voltò verso
la ragazza, trovando il sorriso della ragazza, che si appoggiò al davanzale
della finestra aperta, mentre il signor Jonas si avvicinava al pianoforte,
mostrando una nota al figlio piccolo, -Erano i primi tempi che suonavo il
pianoforte.- disse il ragazzo.
-Già…- ridacchiò
Euterpe, -Mi ricordo ancora cosa successe dopo… è quando chiesi a tuo padre di
insegnarti a cantare.-
-Da quanto mi segui?-
-Da quando sei nato
credo.- scrollò le spalle la musa, -Le Muse mi dissero di occuparmi di te, che
saresti diventato qualcuno nella
musica.- sospirò, voltandosi verso di lui, -Avevano ragione… peccato che hai
dimenticato il tuo sogno più grande.-
Nick ridacchiò,
-Diventare come Elvis Costello?- domandò, scotendo la testa, -No, in realtà non
l’ho mai dimenticato.-
-Di cosa hai paura?-
Nick sospirò, -Forse
di dirlo ai miei fratelli.-
-Loro accetteranno la
tua scelta.- disse Euterpe, sorridendo tranquilla, -E se hai paura che i Jonas
Brothers si dividano… beh, non averne. Non vi dividerete mai.-
-Puoi…- Nick indicò
all’interno, -Puoi farmi entrare?-
Euterpe sorrise,
-Posso fare di meglio.- disse, -Chiudi gli occhi.- Nick eseguì e quando li
riaprì vide i tasti del pianoforte davanti a lui. Alzò il volto e vide i
genitori, poi Joe e Kevin, seduti sul tappeto ad ascoltarlo.
-Tutto bene, Nick?-
domandò la madre, accarezzando amorevolmente i ricci castano chiaro del figlio
minore. Il bambino annuì, sorridendo, tornando a suonare dolcemente il
pianoforte.
I want
someone to love me
For who I am
I want someone to need me
Is that so bad?
I wanna break all the madness
But that’s all I have
But I want someone to love me
For who I am
Joe sbarrò gli occhi,
guardandosi intorno: era in uno sgabuzzino. Sospirò, alzandosi in piedi,
facendo cadere dei secchi. Aprì la porta e uscì, guardandosi intorno: un lungo
corridoio, davanti a lui persone che facevano avanti e indietro senza sosta.
-Mi scusi…- l’uomo
non si fermò e Joe sbuffò.
-Non possono né
vederti né sentirti.- disse Tersicòre alle sue spalle.
Joe si voltò verso la
ragazza, incrociando le braccia al petto, -Si può sapere dove mi hai portato? E
dove sono Nick e Kevin?-
Tersicòre lo guardò
un po’ sorpresa, -Davvero… non riconosci questo posto?- domandò confusa,
-Eppure era importante per te.- Joe scrollò le spalle, continuando a guardarsi
attorno senza capire, -Sei a Broadway, Joseph. Al tuo primo spettacolo.-
Joe la guardò
scioccato, -Che cosa?- mormorò, impallidendo, -Come ci sono finito a
Broadway??-
-Hai viaggiato nel
tempo e nello spazio?- domandò sarcasticamente Tersicòre alzando le mani al
cielo, per poi camminare tranquillamente in mezzo alla gente, senza nemmeno
sfiorarli. Joe le tenne dietro, ricordando all’improvviso l’ansia prima dello
spettacolo e la felicità di salire su un palco vero e proprio, -A parte il
fatto che non l’ho deciso io di portarti qui, è stato il tuo cuore a farlo.-
-Il mio cuore?-
domandò ancora il cantante.
-Sì, ha solo
ritrovato il tuo sogno più grande,- arrivarono sul palco dove un ragazzino
stava recitando, i capelli scuri a caschetto, -Recitare.- disse solo,
sorridendogli. Joe fissò sé stesso da piccolo, mentre recitava quelle parole
che per qualche motivo erano ancora impresse in lui, -Tu e Nick siete
particolari… avete paura entrambi che i Jonas Brothers si dividano. Come fanno
a dividersi dei fratelli, me lo dici?- rise.
-Non è il teatro il
mio posto.- scosse la testa risoluto Joe.
-E allora perché sei
qui?- domandò la ragazza sollevando un sopracciglio eloquentemente, -Chiudi gli
occhi, Joseph.- il ragazzo la guardò un attimo, prima di chiudere gli occhi. Li
riaprì e si bloccò, notando tutta la gente davanti a lui. Si voltò verso un
angolo del palco e vide Tersicòre salutarlo con una mano, così si tastò i
vestiti: era nel sé stesso più piccolo. Con un sorriso tornò a recitare.
I’m shakin’
it off
I’m shakin’ off all of the pain
Breakin’ my heart
Breakin’ my heart once again
Kevin si appoggiò al
muro, gli occhi sbarrati e il respiro affannoso. Era nel bagno di casa di
Danielle e in camera c’era proprio la ragazza, intenta a sistemare la propria
stanza. All’improvviso apparvero davanti a lui le due muse, facendolo
sobbalzare.
-Che ci faccio qui?-
domandò il ragazzo.
-Stai tranquillo, non
può vederti o sentirti.- lo tranquillizzò Euterpe, -Nick e Joe abbiamo dovuto
riportarli nel passato… te invece siamo nel presente.-
-Complimenti, Kevin.
Ti sei guadagnato due muse al prezzo di una per avere il coraggio di chiedere a
Danielle di sposarti.- scherzò Tersicòre.
Kevin le guardò
stupito, -Sapete che voglio sposarla?-
-Da almeno tre mesi.-
rispose Euterpe, -Cosa ti blocca?- chiese, incrociando le braccia al petto.
-Che lei dica di no,
suppongo…- tentò Kevin guardando Danielle, che stava piegando delle magliette
stirate. Un sorriso dolce in volto.
-Potrebbe dirti di
no?- domandò Tersicòre sollevando un sopracciglio, -Ti ama… e tu ami lei. Non
vedo come potrebbe dirti di no.- sorrise dolcemente.
-Buttati, Kevin.- lo
incitò Euterpe con un sorriso. Kevin le guardò, sorridendo loro, per poi
annuire, -Ma non ora… hai un concerto da fare.- gli schioccò le dita davanti la
musa.
I want someone
to love me
For who I am
I want someone to need me
Is that so bad?
I wanna break all the madness
But that’s all I have
But I want someone to love me
For who I am
Kevin riaprì gli
occhi, sbattendo un paio di volte le palpebre per focalizzare l’ambiente
intorno a lui.
-Ok, non respiro.-
Trattenne un sorriso,
scostando il piede di Joe dal suo viso, -Chi mi ha messo un piede in faccia?-
-Ops…-
I tre fratelli si
tirarono su, cercando di sistemare quello che rimaneva dei loro vestiti ormai
bagnati dall’acqua che scorreva nel tombino buio, -Ho fatto uno strano sogno…-
iniziò Kevin, mettendo per primo piede sulla scaletta che portava in
superficie.
-Anche io. Due
ragazze.- continuò Joe.
-Due muse.- concluse
Nick, con un sorriso: non era stato un sogno, -Ragazzi… devo parlarvi.- disse,
bloccando Kevin, che rimise piede a terra, pronto ad ascoltarlo.
Ooh, are you
gonna love me for who I am?
I want someone to love me
For who I am
I want someone to need me
Is that so bad?
Quattro
mesi dopo…
-Non posso credere di
stare per salire sul palco.- disse Nick, guardando la folla riunita per il suo
tour da solista, -Da solo.- puntualizzò, rivolgendo un sorriso ai due fratelli.
Joe, che nel periodo in cui Nick si sarebbe esibito da solo avrebbe tentato di
cercare agganci nella recitazione. Kevin, che ora al dito portava una fede
nuziale.
-Andrai alla grande.-
lo tranquillizzò Joe posandogli una mano sulla spalla, per poi abbracciarlo.
Nick sorrise,
puntando lo sguardo oltre la spalla del fratello. Sbarrò gli occhi, allontanandosi,
-Euterpe…- soffiò, ma abbastanza a voce alta da farsi sentire dai due fratelli,
che si voltarono di scatto verso l’entrata dell’House
of Blues. Due fans erano appena entrate e ridevano, esibendo due sorrisi
che loro conoscevano bene.
-Tersicòre…- disse
anche Joe, -Non… non è possibile, è stato un sogno, loro…- strizzò gli occhi,
ma erano proprio loro due.
Kevin si rivolse a
una guardia, -Puoi portare quelle due ragazze qui?- domandò, facendolo annuire,
-Ora sapremo la verità.- disse ai due fratelli, immobili sul posto. Videro le
due ragazze guardare confuse la guardia, prima di essere portate nel backstage
del palco, -Euterpe e Tersicòre.- salutò il ragazzo con un sorriso.
La mora lo guardò
confuso, -Credo che voi vi stiate confondendo.- asserì, stringendo un braccio
dell’amica, che comunque stava fissando Nick negli occhi per accorgersi di ciò
che le accadeva intorno.
-Siamo solo fans.-
disse infine la castana, prima che il buio avvolgesse il locale.
Nick sorrise, -E’ ora
di entrare in scena.- affermò, imbracciando la chitarra, -Non andatevene, per
favore.- disse alle due, che annuirono, un po’ sorprese di essere lì. Prima di
salire sul palco si rivolse alla castana, -Come ti chiami?- domandò.
-Hope.- rispose
quella stranita.
-Hope.- ripetè Nick sorridendo,
-Il nome perfetto per la musa della musica.- disse solo, prima di salire sul
palco accolto dalle urla della folla. Hope arrossì un po’, confusa e sorpresa.
-Che… che voleva
dire, Mary?- domandò infatti all’amica.
-Mary.- ripetè Joe,
cogliendo il nome della mora, che annuì rossa in viso, -La musa della danza.-
Mary lo guardò
confusa, -Non capisco, di che stai parlando?-
-Niente che voi non
sappiate già.- disse Kevin, prima di condurle verso la zona vip, dove avrebbero
assistito al concerto. Mary e Hope si scambiarono uno sguardo scettico, ma
decisero di seguire lui e Joe. Nick intanto sorrise ai presenti, facendo un
cenno alla band di iniziare a suonare Who
I am. Quella canzone scritta subito dopo quel sogno stranissimo, di quasi
quattro mesi prima. Quel sogno che ora, lo sapeva, era realtà.
I wanna
break all the madness
But that’s all I have
-Ecco, ora sono
felici.- sorrise Euterpe, guardando in giù per vedere i tre ragazzi insieme
alle ragazze da cui avevano preso l’aspetto per presentarsi, -Povere Hope e
Mary… non possono sapere che loro sono le nostre reincarnazioni terrene.-
scosse la testa.
Tersicòre sorrise,
-L’importante è che abbiano trovato le loro muse sulla terra… in questo modo
noi saremo con loro.- passò la mano sopra al varco, chiudendolo, -Per sempre.-
But I want
someone to love me
For who I am
(Nick Jonas & The Admistration – Who
I Am)
The End
___Note
di Titty90
Ben nove pagine di
one-shot xD Sinceramente doveva essere una cosa totalmente diversa, le muse c’entravano,
ma la storia doveva essere diversa… vorrà dire che quella rimarrà una mia
fantasia xD Come avete capito questa storia parla di quello che sta succedendo
ora all’interno dei Jonas Brothers… ovviamente è pura fantasia, quindi non sono
cose realmente accadute xD
Ringrazio le due
fantastiche lettrici che hanno inserito “Voglio diventare presto un re” tra i
preferiti e anche chi ha recensito: Mystique
(tata, questa one-shot è stata proprio difficile da scrivere xD grazie per le
correzioni xD), Star711 (Sì, cioè…
non è che ho chiesto io a Erika di aprirla, ho pubblicato le mie prime due shot
della sezione xD non pubblico mai le mie storie sui Jonas Brothers per il semplice
motivo che non credo siano adatte alla sezione xD però sono qui con una nuova
shot, visto? Grazie mille per i complimenti!!) e Cokina (Grazie milleeee xD Mi fa piacere ti sia divertita almeno
quanto mi sono divertita io a scriverla! Eccoti accontentata… un’altra
one-shot, mi auguro ti piaccia :D)
Soliti
disclaimers: la shot non è scritta a fini di
lucro e i Jonas Brothers non mi appartengono, non
voglio dare in alcun modo rappresentazione veritiera dei loro caratteri
originali u_ù non posso dire lo stesso di Hope e Mary (al solito) xD
Detto
questo… recensioni? :3
<3