Buahaha
ù___ù.
Non ho molto da dire al
riguardo – più che una sfida, è uno
scherzo fatto a una
della quale non ricordo il noomee...
XDD
Stupida, breve,
stupida, stupidissima. Ieri sono andata avanti quattordici ore
solo a tè çAç
Per Aliki [colgo
l’occasione per donarti
del demenziale, mio pasticcino al mango! XD] e
la-tipa-della-quale-non-ricordo-il-nome [Buahaha XD]. Buona lettura <123.
Onore.
L’obbiettivo
segreto di
Bard, Finian e dell’orgoglio di Meirin era trovare
l’unico maledettissimo
pelo nell’uovo e dimostrare che sì, anche
Sebastian era umano e capace di
sbagliare.
Ciel, il quale di fronte alla spiegazione del cuoco aveva trattenuto un
sorriso,
aveva poi fatto cenno ai domestici di uscire dallo studio.
«Non date fuoco alla
residenza e buon divertimento».
Una risposta che li aveva sconvolti anche
in positivo.
Positivo il risvolto preso dalla situazione, un’occasione che
il giovane conte
era deciso a non lasciarsi scappare: accolse la macchia di
tè che interrompeva
la trama bianca della camicia con una smorfia.
«E quella?» domandò distogliendo gli
occhi dal dolce che gli era stato
presentato.
«Oh,» il servitore abbassò lo sguardo a
propria volta, «la teiera è
misteriosamente esplosa mentre la portavo qui. Per non ritardare sul
programma
e avendo già perso troppo tempo non sono potuto passare
nelle mie stanze. Perdoni
la mia mancanza».
S’inchinò, andando a coprire con la mano la
piccolissima chiazza.
«Toglila».
«Come, my lord?»
«Togli la camicia – non vorrai macchiare
l’onore
dei Phantomhive girando con un indumento sporco, spero».
Sebastian sospirò, poi si tolse i guanti con un leggerissimo
sorriso sul viso.
«Non potrei mai, my lord».