Anime & Manga > Detective Conan
Ricorda la storia  |      
Autore: Kuruccha    02/07/2005    14 recensioni
L'acqua scorre, la tristezza scivola via con il passato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- Shinichi...?
- Mh? - bisbigliò il ragazzo voltandosi verso di lei, increspando leggermente l'acqua che lo circondava.
- Vieni, ti lavo i capelli - disse lei, con un leggero sorriso che le inarcava le labbra.
Shinichi, in silenzio, si portò di fronte a Ran e la guardò negli occhi. Lei lo fissava con le mani piene di shampoo. Chissà perchè ora c'era quell'aria solenne. Fino ad un minuto prima ridevano, scherzavano e si schizzavano l'un l'altro.
Gli posò le mani sulla testa, poi cominciò a strofinare. Una bella schiuma bianca e delle piccole bollicine si andavano piano piano formando.
La fissò di nuovo mentre lavorava con foga, di fronte a lui. Chissà perchè era così incantato nel guardarla. In fondo non aveva fatto altro, per tutto il tempo che aveva trascorso come Conan. Quando non poteva fare altro che osservarla. Si chiese perchè ci metteva tutta quell'energia. I capelli non erano nemmeno sporchi, li aveva lavati la sera prima.
Ran si fermo un attimo, come per contemplare il lavoro appena compiuto. In realtà c'era ben poco di visibile... giusto un po' di schiuma. In meno di un secondo aveva già ricominciato a strofinare.
Era piacevole... sì, era piacevole. Molto più di quando era ancora Conan. Essere nella stessa vasca da bagno con lei ma sotto forma di Shinichi era tutt'altra cosa rispetto ai bagnetti che faceva fino a qualche mese prima.
Sporse in avanti la testa, appoggiandosi al suo petto con la fronte. La ragazza continuava a strofinare. Dopo pochi secondi smise, afferrando però il manico mobile della doccia.
- Chiudi gli occhi... - gli sussurrò gentilmente, ruotando il pomolo del rubinetto.
Non sapeva perchè fosse caduto in quello stato di catalessi. Forse le lotte di prima l'avevano semplicemente stancato. O forse quel momento era talmente piacevole da essere addirittura rilassante. Oppure lo strofinìo delle sue mani sul suo cuoio capelluto era stato gradevole al massimo.
Però era piacevole sentire la schiuma che scivolava via dalla testa alle spalle, per poi aggiungersi ai litri d'acqua che già stavano nella vasca. Ed era piacevole lo scorrere delle mani di lei sul suo capo, meno vigorose di prima. Ed era piacevole sentire la pelle calda del petto di Ran contro la sua fronte.
- Shinichi... - chiamò la ragazza. Lui sentì la voce che le nasceva nel petto, prima ancora che le labbra pronunciassero il suo nome.
- Dimmi - sussurrò, senza muoversi dalla posizione in cui era.
- Stavo pensando che...
- Che?
- Che mi piace fare il bagno con te. Dovremmo farlo più spesso.
Shinichi sorrise. Sapeva bene che Ran aveva una specie di adorazione per i suoi capelli. Quando era ancora Conan amava strofinarglieli nello stesso modo. Forse era quel modo di strofinare che gli metteva malinconia, allora. Non avrebbe mai voluto tornare ai giorni che aveva passato da Conan, ora.
- Va bene - rispose lui. - Per me non c'è problema, lo sai. E poi casa mia è sempre libera. Non c'è mai nessuno.
- Per forza, abiti da solo! - disse, con un leggero tono ironico. - Però...
- Cosa c'è? - chiese, leggermente allarmato, avvertendo l'incrinatura nella sua voce e sollevando finalmente il viso per guardarla in faccia.
- Non mi guardi mai negli occhi mentre ti lavo i capelli. Nemmeno quando eri Conan lo facevi.
Cercò di trovare una scusa efficace.
- E' perchè è un momento di godimento... preferisco passarlo in silenzio! - spiegò, sorridendo. Ran non sembrava del tutto convinta. Lo guardò con un'occhiata perplessa.
- Non è così.
Maledì il sesto senso che la caratterizzava.
- Dimmi la verità... perfavore...
Shinichi si chiese cosa avrebbe potuto fare. E poi raccontò quello che stava pensando.
- Parlando sinceramente, non so perchè sono così. Però... non lo so, stavo ripensando ai momenti passati come Conan, e al fatto che non vorrei mai tornare indietro.
Lo guardò con stupore. Come se lei avesse pensato le stesse cose, mentre gli insaponava la testa.
- Sai? Lo pensavo anch'io.
La guardò con sguardo interrogativo.
- Dopo aver grattato la testa di Shinichi... - disse, giocherellando con un ciuffo dei propri capelli che si era incollato allla spalla per effetto dell'acqua - ...non sarei certo in grado di pensare alla testolina di Conan come a quella del tizio appena nominato. Tutto qua.
La osservò con stupore.
- Beh, e io non credo che riuscirei a trattenermi ancora... benchè l'abbia fatto a lungo - le rispose, ironico.
Le diede un bacio. Nel punto esatto dove prima aveva posato la fronte.
Approfittando della strana posizione, lei gli posò un bacio giusto all'attaccatura dei capelli.
- Sai... - disse, appena staccate le labbra.
Lui alzò il volto per guardarla in viso, come esortandola a continuare.
- Da quando sei tornato te stesso non sembri più lo Shinichi di una volta.
La osservò con il solito sguardo interrogativo. - In che senso?
- Mh.. - mugolò, per prendere tempo - Non lo so... sei molto più silenzioso. Non sei uno spaccone come un anno fa. Non lo so... sembri... cresciuto.
- Forse perchè lo sono davvero, no? - rispose lui.
- Sì, forse..
- Ma c'è qualcosa che non va in questo Shinichi?
- No... nulla, mi sembra. Forse è solo una mia idea, scusami.
- Non ti devi certo scusare! - la giustificò, appoggiandole una mano sulla nuca. - La colpa è mia. Tu non ne hai di certo.
- Certo che la vasca da bagno ci ispira degli strani discorsi, eh - disse lei, sorridendo e ridacchiando insieme.
- Verissimo! Non avrei mai creduto sarebbero saltati fuori questi argomenti!
Con un rapido movimento, forse dovuto alla pratica come karateka, la ragazza spostò le gambe appoggiando il peso sui talloni. In questo modo era notevolmente più comoda che con le gambe incrociate.
La osservò mentre compieva quegli strani movimenti. - Che facciamo ora? - domandò.
- Mmh... non lo so, fai tu.
- I tuoi capelli sono ancora asciutti. Ora è il mio turno! - rispose lui.

Capo chino, spalle in vista, capelli che scendevano lungo il viso, fino ad oltre il seno. Erano davvero cresciuti un bel po'. Shinichi si insaponò le mani, e fatto ciò iniziò a massaggiarle la testa. Piano... con lentezza indicibile. Forse aveva paura di farle male. Di irritarla, di tirarle quei suoi lunghi capelli. Cominciò, piano piano, le sue grandi mani, ad attorcigliarglieli sulla nuca, quasi come a voler intrecciare un grosso chignon. Finalmente poteva vedere di nuovo il suo viso. Il bel profilo, con gli occhi azzurri e la bocca sottile, lo stava osservando. Era strano come stesse agendo con tutt'altra quantità di energia rispetto a quella che aveva impiegato lei.
Sorrise.
Sorrise anche lei, guardandolo negli occhi.
Afferrò con le dita sottili le mani di lui che, ai lati della sua testa, avevano ricominciato ad accarezzarle i capelli.
- Basta così, adesso mi risciacquo... - cominciò Ran.
- Ma no, dai, sul più bello che mi diverto!
Cominciava a capire come mai le piacesse così tanto lavare i capelli degli altri. Era in qualche modo gradevole.
Lo guardò con espressione incerta.
- Ok, dai, usciamo - disse Shinichi, tanto per darsi la soddisfazione di non scontentarla.
Si alzò in piedi, senza vergogna per il fatto di essere completamente nudo. Lei ebbe da ridire anche in questo.
- Ehi, non li risciacqui mica..? - obiettò, puntandosi un dito verso la testa.
Voltò lo sguardo verso il basso, tornando a sedersi ed afferrando al volo il manico mobile della doccia. Aprì l'acqua ad una temperatura intermedia e diresse il getto verso di lei, quasi a voler fare tutto in fretta.
L'acqua scorreva tutt'altro che lentamente. Ma lei lo trovò piacevole. Chissà perchè anche la più sgradevole delle cose diventava adorabile, quando c'era lui.
In poco tempo tutto lo shampoo era scivolato via. I capelli erano di nuovo lucidi e liberi dalla schiuma.
Shinichi si alzò di nuovo in piedi, attraversando mezzo bagno per arrivare al cesto dove aveva riposto l'accappatoio. Si fasciò nel panno di spugna e tornò verso Ran, che ancora lo osservava seduta dentro la vasca.
- Esci o resti lì? - le domandò, con sguardo ironico e falsamente incerto.
- Scemo! Ora esco - rise lei. - Però voltati. Non mi piace se mi fissi.
Lui sorrise, ricordando questa sua mania che persisteva da quando era ancora Conan, e si girò verso il muro mentre lei si infilava a sua volta, velocemente, l'accappatoio.

********
02/07/2005
Questa volta la data di pubblicazione non coincide con quella di scrittura^^ Infatti questa fic ha almeno uno o due mesi, ma non mi ero mai decisa a pubblicarla perchè mi sembrava in qualche modo "tagliata"... rileggendola a distanza di qualche tempo ho scoperto che in effetti è una scena fatta e compiuta, con un senso proprio, anche se nella versione originale avrei voluto continuarla, anche perchè così è davvero breve ;_;... Ovviamente rileggendola ho trovato una cosa che effettivamente è fuori luogo XD E ho provato a cambiarla, ma non ci sono riuscita, perchè sarebbero variate troppe cose e non mi andava. Comunque sia... La mia intenzione era di scrivere una HeijixKazuha, non una ShinichixRan, ma immancabilmente mi sono trovata a scrivere una fic con la seconda coppia come tema centrale ;_; Che misero destino... ;______; Ci sono pochissime HeijixKazuha in giro, e soprattutto ce ne sono poche in italiano... Beh, prima o poi mi deciderò a farne una.
A presto!
Kuruccha

   
 
Leggi le 14 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Kuruccha