Siamo su AAREN è una giornata piovosa l'esercito della luce marciava lentamente verso la città AZEL città-castello in cui risiedevano due dittatori dal cuore nero. I nomi erano Paola e Roberto, con la magia proibita ottenuta grazie ad uno scambio di anime con il diavolo, hanno il controllo delle menti dei poveri cittadini di AZEL.
Il compito del leader dell'esercito della luce Davide era quello di uccidere i dittatori, ma sapeva anche che quella povera gente non aveva fatto niente di male perché le loro menti erano annebbiate dall'influenza oscura dei dittatori, ma dentro ai suoi soldati (composta da uomini e donne) niente sacrificio niente vittoria. I soldati già scoraggiati di uccidere dei innocenti per colpa di due pazzi, strinsero con forza le loro armi e ri-cominciarono a camminare verso AZEL.
I soldati delle tenebre erano pronti all'attacco dei nemici quindi si mettevano in due file: la prima fila è composta di persone bombe, si esplodono la loro vita per indebolire le file nemiche. La seconda fila era composta di soldati semplici e avevano un Angone è un giavellotto di 2,8 metri che veniva lanciato verso i nemici o contro le frecce per impedire di abbattere i soldati bomba. Erano 10.000 uomini (5.000 uomini bomba e l'altra in soldati semplici) alle difese delle mura. Mentre all'interno delle mura c'erano una massa di brutti (per precisione erano in 20.000 uomini) con delle mazze potente infatti le mazze vengono chiamate la Mazza del Toro, erano in grado di distruggere l'armatura e se veniva contatto con il corpo, era in grado di distruggere qualunque osso In cima alle torri c'erano gli arcieri avevano diversi colori. Infatti il colore attribuito agli arcieri non è il fatto di scagliare frecce al nemico ma impregnare la freccia della magia del colore delle uniformi attribuite rosso uguale fuoco, verde uguale vento e cosi via erano pronti a scatenare l'inferno quando vedono i nemico.
Infatti non avevano armature uno scontro diretto sarebbe per loro la fine, quindi stando in fila sulle mura pronto ad scatenare l'inferno.
Mentre l'esercito della luce che era composto da maghi con il famoso bastone dell'oracolo in grado di riportare in vita i soldati caduti in battaglia, la cavalleria pesante in grado di resistere per giorni a combattere con poco cibo e acqua e in qualsiasi condizione atmosferica, arcieri della luce che erano in grado di impregnare nelle loro frecce il potere della luce che se colpiva il terreno emetteva una bagliore che accecava temporariamente il nemico così potevano creare una copertura ad una fuga o di fare un attacco rapido al nemico. In più avevano un asso nella manica, una giovane ragazza di nome Elena con un passato oscuro che nessuno sa chi è il padre ma l'unica cosa che sanno è nata da una potentissima maga della luce di nome ADITI. Sua madre è morta misteriosamente ma appena in tempo a trasmettere tutte le sue conoscenze della magia della luce e delle invocazioni. Oggi orma all'età di 19 anni era in grado di evocare potenti mostri in grado di spazzare mezzo esercito con schiocco di dita era l'unica speranza di sconfiggere i dittatori.
Marciavano senza sosta verso il castello, sapevano di combattere per una causa nobile ma l'idea di ammazzare degli innocenti non esaltava per niente, doveva esserci un'altro modo per liberare il maleficio. Alcuni soldati chiesero in continuazione se ci fosse un metodo per liberare il maleficio ma Davide continuava a dir loro che era impossibile che è l'unica soluzione. Ormai giunti alle prossimità delle mura di AZEL, vedevano i soldati bomba e i soldati semplici e sulle mura gli arcieri pronti ad scatenare la morte sul campo.
Intanto dei corvi erano li fermi appollaiati su dei vecchi alberi morti, pronti a divorare le carcasse di uomini e di donne.