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Autore: Noemix    08/01/2010    5 recensioni
"Quando il tuo vero amore svanisce.." A QUANTE DI VOI è SUCCESSO DI ESSERE STATE LASCIATE DALLA PERSONA A CUI AVEVATE DONATO IL CUORE? Nuova storia, realmente accaduta e accuratamente riportata qui per voi. Spero vi piaccia, che sia scritta bene e che vi trasmetta ciò che io ho provato in quel momento. Fatemi sapere se a qualcuna di voi è accaduto lo stesso o almeno se l’avete gradita..Non vi ruberà molto tempo, è una one-shot molto breve. Un bacio a tutte voi, mie lettrici, e buona lettura!
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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the other face of the medal

Nuova storia, realmente accaduta e accuratamente riportata qui per voi. Spero vi piaccia, che sia scritta bene e che vi trasmetta ciò che io ho provato in quel momento. Fatemi sapere se a qualcuna di voi è accaduto lo stesso o almeno se l’avete gradita..Non vi ruberà molto tempo, è una one-shot molto breve. Un bacio a tutte voi, mie lettrici, e buona lettura!

 theotherfaceofthemedal.jpg

*The other face of the medal*

Non dormo,
non ho sonno,
non piango…
ascolto.

Semplicemente ascolto.

Ascolto il silenzio della notte.

Quel silenzio così penetrante che squarcia in due

il mondo imperfetto che ti eri lasciato andandotene.

Il consiglio di un amico,

Il sorriso di una persona cara,

una parola detta per caso,

una musica che si diffonde nello spazio,

dove aleggiano parole prive di senso per qualcuno

ma colme di significato per me..che mi ricordano te...

un proliferare di voci che accrescono in me la consapevolezza

che tutto nella vita può cambiare.

E ti ritrovi a dover attraversare una strada che non conoscevi,

una strada diversa dai tuoi pensieri,

forse un po’ cambiata nell’animo,

ma non nel cuore.

Il cuore che è rimasto vuoto...
lo spazio che avevi occupato,
lasciandomelo ora svuotato.

Prima di leggere qui sotto, cliccate il link qui a fianco in modo da ascoltare la canzone durante la lettura.. è importante, è la canzone che mi ha ispirata. >>>>> http://www.youtube.com/watch?v=qF8fyEDM49g&NR=1

 

 

Tum Tum

Tum Tum

Tum.

Il mio cuore. Il mio cuore s’è spezzato. Sto ferma e non mi muovo, tengo la schiena appoggiata alla parete, la parete di un bagno logoro e usurato.

Ma l’odore non giunge fino alle mie narici. Non sento più niente. Accarezzo la sciarpa che ho in mano, ma non sento niente. Il mondo, improvvisamente, è diventato grigio: non vedo più i colori.

Tutto, a partire da quel muro, è inespressivo, agghiacciante e torbido.

Tum Tum

Tum Tum

Tum.

Il mio cuore ha perso l’ultimo colpo. Non ha più senso che batta, perché la persona alla quale lo avevo donato, l’ha ridotto a brandelli.

In un attimo non sento più il respiro, i polmoni che rigeneravano e ripulivano l’aria da me inspirata si sono fermati.

«Mamma! » strillo al telefono « Mamma, non respiro più! »

Crollo rovinosamente a terra, immergendomi in un mare di lacrime che, senza pietà, mi rigano il viso.

Se solo esse potessero ripulire i residui dell’amore che provavo per lui e li portassero via. Se solo quelle ingenue e sottili lacrime potessero risanare il mio cuore e restituirgli la vita.

« Tesoro!, Amore mio, rispondi ti prego! »

Mia madre mi sta chiamando dall’altro lato del telefono che reggo a stento in mano. Vorrei risponderle, vorrei dirle che sta succedendo. Vorrei dirle che è tutto a posto. Vorrei dirle che sono ancora in vita, ma le parole sono ferme in gola.

La mia lingua è immobile, non si muove. La saliva è bloccata in fondo alla gola e non risalendo, non mi da la forza di spiccicar parola.

Piango, piango disperatamente e non mi rialzo.

Rimango solamente accovacciata lì, con i capelli scompigliati sul viso ed ormai zuppi.

È finito.

Tutto è finito.

È finito tutto.

Tutto ciò in cui credevo, in cui speravo, per cui avevo ipotecato il futuro..

In un sussurro, in uno sguardo, in un sorriso mi ero innamorata di te.

In una parola, arricciando le sopracciglia e inarcando le labbra mi hai distrutto.

 

Mi hai lasciata.

Mi hai lasciata come se fossi un gioco vinci e premio.

..Come se fossi un birillo e tu una palla da bowling.

..Come se fossi capace di far appassire un fiore appena sbocciato.

Semplicemente mi hai lasciata.

Dopo avermi iniziata all’amore, tu mi hai distrutto tutti i sogni.

Dopo avermi fatto promesse e giuramenti.

Dopo avermi assicurato che saremmo restati insieme per sempre e che non mi avresti fatto mai soffrire.


Tutto ciò non è altro che l’altra faccia della medaglia che mi avevano dato.

«Mamma»,la richiamai «Mamma, mi ha lasciata»

Silenzio dall’altro capo della linea. Un silenzio che mi fora le orecchie. Un silenzio così devastante e rumoroso da rintontirmi.

Mi cade il cellulare dalla mano e chiudo la conversazione.

Abbandono la testa al muro ghiacciato e chiudo gli occhi.

Rivivo il momento in cui mi ha parlato.

«Possiamo parlare?»mi domandasti.

«Si», risposi titubante.

«In questi giorni ho pensato molto a noi due.. »iniziasti e ciò mi terrorizzò. Mi avevi sempre detto ciò a cui pensavi e questa rivelazione mi agghiacciò.

Mi aveva detto solo il giorno prima che la causa del suo malessere non ero io!

« ..e mi sono accorto che tutti i miei “ti amo” ed il chiamarti “amore” non mi faceva più effetto. Non sentivo vere quelle parole. Fino ad ora credevo fosse una sciocchezza da niente ma anche starti accanto ormai.. non sento più niente. Ti voglio un bene infinito, ma te ne voglio.. come amica. Non più come ragazza. » concludesti.

Cominciai a correre il più lontano da te per chiudermi qui, dove sono adesso.

Apro gli occhi, terrorizzata dalla visione che mi si è proiettata in mente.

Cerco di pensare a cose belle ma non mi viene in mente niente.

Dove prima c’era il mio sorriso, ora ci sono le mie lacrime.

Dove prima c’era il sole, ora piove.

Sembra un’eclissi: tutto ciò che conoscevo, tutto ciò che amavo si è spento come una candela consumata e lasciata ardere per troppo tempo.

Richiudo gli occhi titubante e questa volta ritorno al momento in cui mi facesti la fatidica promessa, dopo aver visto un splendido film d’amore al cinema.

 « Io ti amo e il mio sentimento non cadrà mai.» congiungesti la tua mano con la mia e mi prendesti con l’altra il viso.

«Amore, se tu mi lasciassi come Edward non so se sopravvivrei.. non sono abbastanza forte quanto lei» dissi, incerta.

«Io non potrei mai lasciarti: non vivrei proprio! Sei la cosa più importante della mia vita e ti amo infinitamente. Non ti farò mai soffrire» mi baciasti dolcemente, chiudendo la serata.

..ed io.. mi fidai.

Ero certa che quelle parole fossero vere, una promessa.

Ma tu non le hai mantenute. Soffro in una maniera incontrollabile e tu.. mi hai lasciata.

Avevi detto che il tuo sentimento non si sarebbe mai affievolito ed ora, a sentir te, non mi ami più.

 

Guardo l’ora: è l’una e venticinque, devo prendere il pullman.

Mi alzo faticosamente in piedi ed esco dal bagno della biblioteca, mi fermo davanti allo specchio e noto i miei occhi iridescenti, color cremisi. Me li bagno velocemente un po’ d’acqua, afferro lo zaino e con la sciarpa avvolgo il viso inzuppato, mordendo qualche lembo: il male che percepisco allo sterno è tale da non lasciarmi respirare.

Giungo in piazza dove trovo alcuni miei amici, che notano subito il mio sguardo. Fortunatamente il bus arriva subito; mi precipito su uno dei primi sedili e mi siedo tristemente al fianco del mio migliore amico. Non fa domande: ha capito tutto.

Per la prima parte del viaggio guardo dal finestrino le persone che soavemente passeggiano nel verde; successivamente, mi torna l’attacco di dolore che mi aveva avvolto prima e appoggio la testa sulla spalla del mio amico. Alcune lacrime cominciano a scendere, ma tento di nasconderle strofinando gli occhi contro la maglia.

Il viaggio di ritorno è lungo perciò prendo il mio I-pod e ascolto musica triste: la nostra canzone è la prima della playlist perciò, dopo averla sentita per l’ultima volta, la cancello definitivamente.

La mia tristezza mi sta chiudendo protettiva dentro ad una bolla invisibile, impenetrabile, chiudendo le altre emozioni all’esterno. Il dolore aumenta lentamente e comincia a pervadermi.
Finalmente sono a casa, mi precipito fra le braccia di mia madre e scoppio in un pianto ristoratore che sapevo sarebbe durato per molti giorni e così accade.

La giornata passa veloce. Ho spento il cellulare: probabilmente in poche ore tutti sapranno l’accaduto e tenteranno di consolarmi, ma io non voglio sentire nessuno. Voglio rimanere sola col mio dolore.

 “O qui, io fisserò il mio sempiterno riposo e scoterò da questa carne stanca del mondo il giogo delle avverse stelle.” Ricordo, ricordo le parole che quella sera mi regalò, recitando Shakespeare e che in questo momento sono perfette per l’umore che mi pervade.

“Occhi guardatela per l'ultima volta, braccia prendete il vostro ultimo abbraccio e voi labbra, voi che siete la porta del respiro, suggellate con un leale bacio un contratto con la morte che tutto rapisce..”

Piango ancora e vengo scossa da ansiti crudeli, penosi.

Piangere, tuttavia, non mi da più alcun benessere, non riesco ancora a respirare correttamente tanto che non riesco a capire quali sono i miei respiri e quali i gemiti.

Vedo il mio futuro sfumare piano piano davanti ai miei occhi..

La mia famiglia, il mio vero amore, la mia vita..

Tutto sfuma lentamente. Cerco di afferrarlo ma purtroppo non vi è più niente.

Sento freddo al petto e lo guardo per assicurarmi che tutto sia a posto.

Così è ma purtroppo non posso dire altrettanto dell’interno del mio corpo.

Al posto del cuore, ora, vi è il vuoto.

Un vuoto permanente.

Un vuoto incolmabile.

Per assurdo, l’unica persona che può calmare le mie lacrime è proprio quella che le ha scatenate.

Mi esce un risolino bagnato: che triste ironia!

 

 

The End

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: Premetto che questa storia è stata scritta per raccontare anche a voi la mia dolorosa storia. Come avrete capito sono stata lasciata dal mio ragazzo dopo 5 bellissimi mesi insieme perciò tutto ciò che ho raccontato è vero, sono cose successe realmente. È anche per tutte voi, per farvi forza e per dirvi che anche quando il mondo ci cade addosso, siamo capaci di rialzarci perché siamo forti e non siamo mai veramente sole.
Mi raccomando: RECENSITE IN TANTE!
Sono proprio curiosa di sapere cosa pensate su questa one-shot.
Dedico comunque questa storia a lui: Addio.
Un bacio a tutte le mie lettrici..
Vostra,
Noemix.

  
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