Ho
scoperto le Writing Communities
grazie a svariate fic su Kingdom Hearts presenti in questo sito. L’idea
mi ha entusiasmata, e inizialmente mi sono adoperata
per trovare un pairing di quel fandom
che non fosse ancora stato trattato su EFP; ma quando ho trovato le 30_memories, non
ho potuto fare altro che associare questi temi a Death Note. Dunque, eccola qui: la mia prima
raccolta basata su prompt. ^^
I personaggi
principali dovrebbero sempre essere L e Light, ma non
è escluso che più in là ne coinvolga anche altri. [Non inserirò
lo ‘Shounen-ai’ tra le note, per il
momento; è che sto ancora lottando con me stessa per farmi piacere il pairing. Non odiatemi per questo! ^^]
Buona lettura :)
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*Sparks of
memories*
Fandom:
Death Note
Personaggi: Light Yagami,
L Lawliet
Prompt:
#11. Wait for me
N. parole: 310 (conteggio Word)
Lo
guardi; le mani che hanno allentato la loro presa, gli occhi spalancati, le
labbra appena schiuse in un’espressione non di dolore, non di paura, ma
solo di una muta sorpresa.
Ti guarda; la tua
finzione, la tua farsa, l’ultimo atto della
vostra sfida mai dichiarata.
Com’è morire,
Ryuuzaki?
Il tempo
sembra espandersi, fermarsi, mentre il suo peso tra le tue braccia diventa
più rigido e freddo. I secondi sono passati, quaranta: come sempre, come
per ogni tua vittima; eppure tutto è immobile a quel momento, quello in
cui lui ti guarda per l’ultima volta.
[ Non
sarai forse tu a voler rimandare?
E perché,
poi? Solo per gustare meglio la tua vittoria?
Ne sei
davvero sicuro, assassino? ]
È vero che ti
passa davanti agli occhi tutta la tua vita?
Non dovrebbe
essere così. Non dovrebbe
aggrapparsi così agli ultimi istanti, respirare in modo così
regolare, sembrare così tranquillo nel suo silenzio composto. Soprattutto,
non dovrebbe reagire così al
ghigno sulle tue labbra.
Rabbia. Odio.
Rancore. Questo dovrebbe esserci nel suo sguardo. Questo vorresti vedere.
Invece no. Soltanto quella calma, lucida consapevolezza,
forse persino un po’ stupita.
Perché lui ha visto il volto dell’assassino,
e fino alla fine ha sperato di essersi sbagliato.
È vero che si
va verso la luce?
E poi
un’accettazione, forse dolorosa, forse pacificata. Non lo sai. Lo vedi
soltanto chiudere gli occhi,
forse per fuggire alla vista della
conferma, forse per rifiutare la sua ultima disillusione.
Chissà
cosa vede, ora, sotto il buio delle palpebre chiuse.
[ Chissà
se soffrirà, nel dirti addio. ]
L ha perso. L
è morto.
[ L
ti ha abbandonato. ]
Sei stato tu a
lasciarglielo fare.
E il
sorriso svanisce dal tuo volto, e qualcosa è cambiato, ma la tua natura
lo soffoca.
Ci rivedremo all’inferno,
L.
[ Sai che non sarà
così. ]
Ci rivedremo all’inferno.
Aspettami.