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Autore: DonnaH    10/01/2010    3 recensioni
Marienne e Chaty. Chaty e Marienne. Due persone totalmente diverse e estremamente complicate; basta un attimo, una frazione di secondo, e le loro vite già si intrecciano: Odio et Amo.. perchè il confine tra amore e odio è infinitamente sottile.
Genere: Romantico, Malinconico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EFP2

Chaty

 

Guarda dalla finestra Chaty Anderson e una lacrima di rabbia le sfiora il viso. Là, fuori a quella finestra perfetta,  nulla di conosciuto è sfiorato dai suoi occhi verdi e brillanti: un piccolo giardino ben curato, una strada non asfaltata che conduceva ad un minuscolo paesino provinciale, con la piccola chiesa, gli edifici adibiti a comune e il liceo superiore che quotava la  spaventosa quota di trecentocinquanta studenti più uno, dopo il suo arrivo.  Trecentocinquanta studenti..  ragazzi cresciuti assieme e anche i loro genitori e i loro nonni sicuramente si conoscevano fin da bambini.. un moto di angoscia la percorse pensando a quanto le sarebbe risultato impossibile fare amicizie in un posto come quello..

Si guarda intorno nella sua stanza: scatoloni pieni di roba da pertutto con tutte le sue cose e i suoi ricordi.. ricordi che avrebbe volentieri bruciato come le pagine di un libro odiato.

Uno scandalo nella bella città dorata: l’unica figlia della famosa attrice ha una storia con una pallavolista della scuadra di palla al volo della sua città.

I genitori di entrambe sconvolti da tale scoperta: la loro figlia perfetta Lesbica..non era possibile. Non era concesso. Troppa vergogna sualla famiglia perfetta.

Si deve fuggire in un luogo dove nessuno mai potrà sapere di lei, per far calmare le acque e allontanarla da quel demonio che l’ha traviata..

Ma loro non lo sanno che non è stata traviata: lei si è solo innamorata.

E poi lo scock nel leggere la sua lettera, così fredda e tranquilla, nel dirle che non l’ha mai amata: ha avuto solo lo scandalo che cercava e ora di lei non gliene fregava nulla..

Ma Chaty non ci crede: dev’esserci una spiegazione a tutto questo..

La cerca, prova a parlarle, piange..

Ma gli occhi di lei sono freddi.. così freddi..

Lacrime amare le scendono dagli occhi ma le ricaccia indentro: deve andare avanti, dimenticare..

Va nell’enorme bagno della villa e si guarda allo specchio: la matita nera pesante le si è sciolta totalmente: non puo uscire di casa in quelle condizioni. Passa prodotti su prodotti sulla pelle di porcellana e così come il trucco sul viso mette su la solita maschera perfetta. Sorride: ora è perfette.. così bugiarda quella perfezione che nasconde ciò che di reale è proprio dell’animo umano.. ambigua protezione che la protegge dagli occhi della gente che con troppa facilità giudica e etichetta gli altri, come se bastasse uno sguardo per capire che persona si ha davanti.

Entra nell’elegantissima limusing con grazia e si lascia accompagnare dal suo autista verso la sua nuova scuola, come una principessa, così bella nella sua perfetta falsità.

 

Marienne

Marienne cammina allegra sulla via di casa verso la sua scuola. La musica del suo lettore mp3 le rimbomba nelle orecchie. Il vento le scompiglia leggermente i capelli corti che le incorniciano il viso. Una vecchietta si affaccia dalla finestra e la guarda con occhio di rimprovero. Marienne ride: la gente la guarda sempre male: forse per i suoi modi poco delicati, forse per i suoi capelli di viola che spiccano sul suo viso olivastro o forse perché a guardarla la si scambierebbe per un ragazzino poco cresciuto e non per una ragazza di 17 anni.. Ma la gente non sa che lei ama essere guardata a quel modo: infondo è al centro dell’attenzione.. che importa se la gente la crede totalmente folle?  

La follia è il grado più alto dell’intelligenza umana  “Già” pensa allegra Marienne “è così, ed è per queso che mi vanto di essere totalmente folle!”

Una macchina nera le sfreccia accanto quando sta per arrivare a scuola e Marienne le urla dietro, con la sua solita finezza da scaricatore di porto, nel momento in cui quasi non la prende sotto: poco le importa che era lei a camminare senza ritegno in mezzo alla strada come un folletto dispettoso. Torna subito serena la ragazza e entra saltellando a scuola: infondo non avrebbe mai più rivisto quell’auto.

Entra in classe quando ancora l’insegnante non c’è. Si stacca le cuffie dalle orecchie e corre dalle sue amiche sorridendo, poggiando lo zainetto sul suo banco. Non nota la presenza di un banco in più nell’aula e non ha idea del perché tutti in classe sono in fermento, aspettando un qualcosa che lei ignorava totalmente. Sta per chiedere alle amiche quando entra l’insegnante di Greco e rimette l’ordine. Sbuffa annoiata e si siede, scarabbocchiando sul banco invece che seguire la lezione.

  
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