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Autore: BlackLuna    10/01/2010    0 recensioni
1991.Sono finita nel 1991. E’ per questo che non ho riconosciuto Daniel immediatamente, non l’avevo mai visto così giovane. Perché ora sono sicura che si tratti di lui. Sono in compagnia di Dani Filth , nell’epoca in cui lui aveva 18 anni.
N.B. Siccome i primi due capitoli sono introduttivi alla storia i Cradle non sono nominati, ma poco a poco arrivano anche loro :)
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Christine? Christine?-

Sono tanto scossa dall’ultima parte della mia conversazione con Eve che nemmeno mi accorgo che i miei amici mi stanno chiamando a squarciagola.

Ritorno sulla Terra e agito il braccio per attirare la loro attenzione.

Mi vedono e mi raggiungono col fiato corto.

-Ma perché diavolo sei qui? Ti abbiamo cercata dappertutto!- si lamenta Monica.

Ho seguito una cartomante che mi ha guidata fino alla sua casa, dall’atra parte del Lunapark, per offrirmi un te, leggermi la mano, i pensieri e predirmi una sorta di cambiamento in meglio della mia vita. Oh, e un fidanzato! Naturalmente prima di avere una crisi di qualche genere e tentare di strangolarmi se non me ne fossi andata da casa sua.

-Mi sono fatta un giro. – rispondo vaga. Non mi va di dire loro di Eve Fanescu. Mi prenderebbero per una stramba più di quanto già lo credano.

-Sapevi perfettamente che non ci avremmo messo tanto a fare la giostra, ci hai fatto prendere un colpo!- si lamenta Lisa. Monica mi scruta per un attimo poi mi dice  :- Sei tu che non sei voluta venire sulle montagne russe, quindi è inutile che metti il muso e fai la vittima mollandoci li come degli scemi.-

Io sento la rabbia salire – Non faccio la vittima, volevo solo farmi un giro e mi sono distratta un attimo.-

Monica sbuffa ed Lisa evidentemente la pensa come lei, perché non tenta minimamente di tenermi le parti.

Solo a questo punto noto che sono venute a cercarmi solo loro due.

– Dove sono gli altri?- chiedo per cambiare discorso, dal momento che non ho nessuna voglia di litigare.

-Nick e Kurt dovevano prendere il pullman, e Jessica voleva farsi ancora un giro o due. Se non fossi stata ‘distratta’ ti saresti resa conto che sei mancata per mezz’ora.- risponde acida Monica.

Avrei voglia di mollarla qui veramente , ma non lo faccio.

-Mentre giravi Kurt ha detto che sta sera ci sarà una festa a casa di un suo amico. – mi informa Lisa evidentemente per mettere fine al battibecco tra me e Monica . – Noi ci andiamo, vieni anche tu, vero?-

-Nick ci terrebbe molto..- dice ridacchiando Monica. E’ quello che ammiro in lei, riesce a odiarti e poi perdonarti, tutto nel giro di 5 minuti.

Rabbrividisco all’idea di Nick ubriaco che mi rincorre, ma accetto comunque perché ho voglia di divertirmi e distrarmi dallo strano incontro di oggi.

Anche perché durante tutto il tempo che mi separa dalla festa non riesco a pensare ad altro. Non è tanto la lettura della mano che mi sconvolge quanto tutto ciò che Eve ha tenuto per se, o che si è lasciata scappare durante il tragitto verso casa sua. ’E’ lei’. Sono io. Perché proprio io? E chi sono i Cavalieri del Tempo?

Questi interrogativi mi accompagnano lungo la serata fino a quando arrivo alla festa.

Non so chi sia l’amico di Kurt, si presenta come Martin e ci offre subito un cocktail dal gusto rivoltante.

-L’ho inventato io- dice orgoglioso agitando la bottiglia contenente un liquido verde-marrone dentro. Una persona normale non lo berrebbe già solo guardando il colore.-Ci ho messo..-

-Non lo voglio sapere, Martin! Neanche il creatore delle Coca Cola ha mai rivelato gli ingredienti, non vorrai non seguire il suo insegnamento? Hai idea di quanti soldi ha guadagnato?- lo blocca Kurt, che deve aver gradito la bevanda quanto me.

Io sono grata di non dover sapere cosa ho appena bevuto, non credo che sopporterei la verità.

Dopo qualche altro drink e la musica alta mi dimentico finalmente del pomeriggio al Lunapark e mi godo la festa. La Bomba (il nome della creatura di Martin) assume un gusto quasi piacevole e io scivolo nella confusione della sbornia.

Luci..musica..un coniglio rosa..no forse quello non l’ho visto veramente.

Improvvisamente mi ritrovo su una sedia a ballare una canzone che non conosco e tutti ridono, dal momento che non sono per niente una brava ballerina.

-Vieni giù Crish.. Crishtine – mi dice Nick sverso sul tappeto. Un suo amico gli tira un coppino e io trovo la scena terribilmente divertente. Mi metto a ridere a crepapelle fino a cadere dalla sedia e continuo  a ridere piegata in due sul tappeto che sa di fumo.

La gente che mi sta intorno ha visto la scena e ride di me, di come sono caduta come una babbea dalla sedia.

Mi drizzo in piedi barcollante, la testa che mi gira, leggera come se non esistessi, vedendo quello che c’è intorno a me come se fosse solo un sogno.

-Ridete, ridete!- dico, o meglio biascico, mentre tento di riprendere l’equilibrio appoggiandomi a un ragazzo che non conosco. – IO sono stata eletta da Madama Eve Fanescu in persona!-

-Ma che cazzo sta dicendo?- la gente intorno a me continua a ridere additandomi. Che facce da..

-IO troverò una nuova vita..si si! E un’eremita..o forse un amante.. non mi ricordo- dico più a me che al mio pubblico.

-E poi i Cavalieri del Tappo..del Tempio..Tempo..- concludo azzeccando finalmente la  parola – Bhe dovrò fare attenzione se non voglio..ehi ma che fai?!- mi giro verso la persona che mi sta tenendo per un braccio e trascinando per la stanza, dove tutti ridono della mia performance. Credo sia Lisa. Sembra sobria.

-Stai dando spettacolo eh?- mi dice portandomi fuori dalla stanza.

Mi oppongo cercando di divincolarmi. –Non voglio andare a casa..ci stavamo divertendo!- mi lamento, ma crudelmente Lisa mi accompagna fuori all’aria aperta. La brezza della notte mi colpisce in faccia e io mi sento più viva che mai. Oh, vorrei cantare!

-Smettila! E’ quasi mezzanotte, i vicini ti prenderanno a sassate.- mi sgrida Lisa interrompendo la prima nota della canzone.

-Domani tutto sarà cambiato.- dico, ricordandomi le parole della zingara.

Aspettiamo un attimo fuori, io lentamente mi riprendo e comincio a capire quello che sta succedendo intorno a me. Respiro profondamente l’aria e sento in lontananza la campana che comincia i dodici rintocchi.

E qui cambia tutto.

Improvvisamente è come se mi fossi di nuovo fatta qualche bicchiere della Bomba di Martin. La nausea mi sale e mi costringe a piegarmi in due.

Tutta la coscienza che ho ripreso svanisce di nuovo e ritorno in uno stato di ubriachezza peggiore di quando mi sono messa a straparlare di Eve Fanescu.

Cado sulle ginocchia scossa da un tremito, tutto gira intono a me.

-Christine!- dice Lisa inginocchiandosi vicino a me. Mi prende le spalle e mi toglie i capelli rossi dalla faccia. Sono completamente sudata e anche spaventata. Ubriacarmi non mi ha mai fatto quest’effetto.

Non voglio morire!

L’aria mia manca, tutto mi fa male. Il mondo gira come una trottola e io non capisco più chi sono.

Credo di essere sdraiata ora.

Mi giro su un fianco e vomito.

-Chiamo aiuto!- sento la voce di Lisa lontanissima.

-Christine- un nome detto dal vento, un’eco, una visione, nient’altro. Forse è solo un sogno, forse non accade veramente.

Si, ora dormo.

  
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