Capitolo
trentatreesimo
E siamo all'epilogo, alla fine della storia.
Sono
passati cinque anni e ventuno giorni da quel giorno.
Ed
io sto scendendo da un treno nella stazione di Torino.
Te
l'ho detto, non sono ancora riuscito ad oltrepassare quella linea. Non ho ancora
lasciato alle mie spalle quella porta. Non ho ancora smesso di stringere il
Virginian tra le mani, ne di ascoltare Natural Woman. Non posso farlo finché
non mantengo la mia promessa.
In
cinque anni tutto è cambiato, siamo due persone diverse, lontane, ancora unite
indissolubilmente. Ma cinque anni non mi hanno fatto dimenticare la mia
promessa. Non l'avrei dimenticata nemmeno se fossero stati cento.
E
per questo tengo in mano un biglietto per un Inter-rail con il tuo nome sopra.
Noemi Lieac.
E'
strano sai? Essere qui davanti a questa porta. Busso, a tempo di musica, come
facevi tu.
E
sei tu ad aprirmi. I tuoi occhi grandi sono ancora più belli, verdi come
sempre.
Sei
tu, e non ho dubbi, mi guardi con l'aria di chi ha visto un fantasma.
"Ciao."
dico.
"Ciao."
rispondi.
Non
riusciamo a toglierci l'uno di dosso all'altro Noemi. Lo sai è così, non
possiamo stare lontani, non possiamo vivere separati, non è per questo che
tutto il mondo ci indica l'uno all'altro, c'è qualcosa tra di noi e direi che
se dopo cinque anni sono qui, questa ne è la conferma. Ti amo, ancora, sei la
persona più importante della mia vita. Lo so, ti chiedo molto ma vieni via con
me. Il tuo lavoro, tutto questo... sono importanti ma non ci puoi costruire
sopra una vita. La vita va costruita insieme alle persone che, senza
spiegazione, sono destinate a te. La tua vita va costruita con me, la mia con
te.
Vorrei
dire tutto questo, vorrei averlo detto o sono felice di essere stato zitto.
"Noe,
amore, vieni solo un secondo, ho bisogno di te." la voce dall'interno della casa
arriva alle mie orecchie più forte di qualunque altra al mondo.
"Arrivo
subito, non scappare." mi dici.
Chissà
perché l'hai detto. Forse sapevi che sarei scappato, sapevi perché ero lì,
sapevi tutte quelle cose che non ti avevo detto. Ti lascio il biglietto
dell'Inter-rail sul gradino di casa tua, insieme a questa cosa che ho scritto.
Che ho scritto per te.
E
vado via.