Correvo tra i folti rami della foresta.Il cielo era più grigio del solito e l'odore pestilenziale di quel dannato Naraku non accennava a scarsare,ma non era quello che mi preoccupava di più.

Kagome gli aveva detto di non andare.Kagome gli aveva detto di tornare al più presto.Kagome aveva avvertito un aura maligna.Kagome....Kagome....ripetere quel nome gli dava sempre più forza ad ogni passo,in ogni momento,ad ogni suo respiro....kagome.....solo adesso si rendeva conto quanto gli fosse fondamentale.Ma ormai sapeva che era troppo tardi per riparare,ciò che era stato fatto.

Aveva percepito quel giorno stesso,l'odore di Kikyo nelle vicinanze e non aveva saputo resistere all'impulso di di raggiungerla.Ricordò gli sguardi contrariati di Sango,Miroku e Shippo....si.....loro....i suoi amici.I suoi primi amici.Con loro aveva sorriso.Con loro aveva versato le sue prime lacrime.Con loro aveva affrontato demoni.E con loro aveva intrapreso un viaggio.E tutto questo grazie a chi?Kagome.Un nome che durante la corsa contro il tempo,riscaldò più di quanto già lo fosse, il suo cuore.

Ma lui probabilmente a quest'ora,aveva perso tutto ciò che gli era stato offerto.Per colpa di una donna non morta,Kikyo.

Già....lei.La prima donna amata nella sua vita e che alla fine non era riuscito a proteggere dalla malvagità del mondo esterno.Lei che alla fine,nel breve incontro di pochi attimi fa,aveva pronunciato sempre le stessa parole di una vita:

 "Inu Yasha,riuscirai ad uccidermi pur amandomi ancora?" 

"Ordunque preferisci la mia reincarnazione che la vera me."

"Il mio corpo pur essendo cosi freddo,prova ancora il calore di una donna innamorata"

"Ricordami Inu Yasha...non cosi come sono adesso ma com'ero una volta.Ricordami" 

Ricordami...quella parola che solo mesi fa gli sembrava la più vitale della sua vita,adesso gli pareva soltanto come un mucchio di cenere che si disperde nel vento,scacciata dal suo animo,erosa dalla sua stessa mente.

Ma ora basta.Era stanco di sentire le stesse parole che da un'eternità si sentiva ripetere.Voleva solo lei.Kagome.

Arrivò nel luogo dove tutto non avrebbe dovuto cominciare.Delle traccie di Naraku non se ne vedeva più l'ombra e l'odore come per magia era scomparso dalla circolazione.Ma li in lontananza video Miroku e gli altri chinati su qualcosa che giaceva inamine per terra.

"Kagome...perchè non è insieme agli altri?"

Ogni passo che faceva verso la verità,diventava sempre più certezza ed ogni certezza diventava sempre più dolorosa.

"Kagome..."

Chissà cosa pensavano di dire gli altri in questo momento.Ma dopotutto,esistevano parole per descrivere questo momento?

"Kagome...."

L'hanyou prese tra le braccia il corpo grondante di sangue della ragazza.Il suo battito era soltanto un lieve fruscio in lontananza.

"Non riporta ferite gravi Inu Yasha...ma basta soltanto...."

Ma basta soltanto cosa Miroku?Basta curare le ferite per dimenticare tutto?No...io voglio che tu continui a lottare Kagome.Lo devi fare.Per me.

Sango e Miroku potrebbero soppravvivere a questo dolore.Ma non io.

Io che vivo con il tuo sorriso.Io che vivo con la tua voce squillante di prima mattina.Delle tue parole infantili.Delle tue parole gentili.

Un movimento quasi impercettibile,scosse il suo corpo e il battito prima leggero come una foglia,divenne sempre più forte e veloce.

Gli occhi castani che tanto conosceva si aprivano formando una mezzaluna,pronti a rividere il sole sorgere ancora una volta.

"Inu Yasha....tu allora....e Kikyo...."

Era incredibile.Anche se era priva di poche forze,necessarie solo per respirare,riusciva a mantenere la mente lucida e piena di domande.

"Stupida,non affaticarti inutilmente"

"Sei...qui per me...?"

Non rispose.Desiderava stringerla,sentire il suo contatto petto contro petto.Desiderava riavere tutto il suo imbarazzo ne compiere questo gesto.Si Kagome.Ci sono qua io per te,e ci sarò sempre d'ora in poi se tu lo vorrai.Non posso certo distruggere il legame che io ho con Kikyo.Ma sai una cosa Kagome?Tu sei presente,lei è passato.Qui ci siamo noi.Solo io e te.