N.d.A.: Pensato per essere un capitolo dell’altra
mia fan fiction, ha preso forma diversamente diventando una one-shot,
ispirata all’episodio 5x10! Ovviamente non è fedele al reale dialogo fra i tre,
ma personalmente mi piace molto. Spero piaccia anche a voi questo piccolo universo parallelo.
Believe me, my dear little brother
“Open
your eyes, open your mind
proud
like a god don't pretend to be blind
trapped
in yourself, break out instead
beat
the machine that works in your head”
(Guano
Apes – Open your eyes)
“Stai mentendo!” ringhiò Castiel stringendo i pugni.
Lucifero accennò un sorriso ironico e lo guardò attentamente.
“Avanti fratellino, in fondo l'hai sempre sospettato, o sbaglio?”
“Non sono tuo fratello.” sottolineò l'angelo
dagli occhi azzurri.
Lucifero congiunse le mani come se stesse pregando, posando le dita
sulle labbra. Si avvicinò all'altro essere soprannaturale e iniziò a girare
intorno al cerchio di fuoco ove egli stesso l'aveva imprigionato, con l'intento
di convincerlo ad unirsi a lui.
“Sì che lo sei, Castiel. Tutti noi siamo fratelli, caduti o non
caduti.” sostenne in tono
pacato.
Castiel scosse lentamente il capo. “Mi sono espresso male. Per me tu non sei uno dei miei fratelli. Loro
non farebbero mai....”
“Cosa, ragazzo mio? Cosa? Non disobbedirebbero? In molti lo hanno
fatto. Anche angeli a te molto.... vicini. Tu stesso,
hai disobbedito. Non mentirebbero? Con te lo hanno fatto tante volte, e anche
tu non sei immune alla menzogna. Cosa, dunque, non farebbero mai?” gli chiese Lucifero
con una calma snervante.
“Loro non direbbero mai ciò che mi stai dicendo tu.”
asserì fermamente Castiel, senza avere il coraggio di
ripetere ciò che l'altro gli aveva rivelato pochi minuti prima.
Le labbra dell'angelo nero si piegarono in un sorriso beffardo.
“Certo che non te lo direbbero mai, significherebbe ammettere di
averti raccontato solo menzogne sin dal primo istante della tua creazione.
Credimi mio piccolo, dolce e ingenuo fratellino: tengo molto di più io a te che
tutti loro messi insieme.” confessò
Lucifero, con l'intenzione di colpirlo nei sentimenti.
Castiel non potè fare a meno di sorridere.
“Oh certo, tenendomi prigioniero in un cerchio di fuoco per obbligarmi
ad unirmi alle tue legioni di demoni: è così che mi dimostri di interessarti
alle mie sorti? Oppure dicendo quella.... menzogna
blasfema di poco fa? Se credi di convincermi a tradire Dio o a consegnarti i
Winchester con questi giochetti, ti sbagli di grosso.”
disse in tono di sfida.
“Se non ti avessi bloccato lì dove sei, Cas,
ora non staremmo parlando. Sei una testa calda, molto più
umano di tanti umani, molto più impulsivo di quanto non vorresti far
sapere. Sconveniente per un angioletto diligente come te, mostrare quella dose di impeto che ti porti dietro da millenni: molto più comodo
fingerti di ghiaccio, vero?”
Castiel tacque, visibilmente colpito. Lucifero lo notò e sorrise
soddisfatto.
“Oh, il mio povero fratellino! Ti hanno spedito quaggiù credendo che
saresti stato, come sempre, quel bravo soldatino obbediente. Quando
si sono accorti di aver fatto male i loro calcoli, ti hanno richiamato subito
all'ordine, ricordi? Rispedito di corsa a casa, in punizione! Sono quelli i
tuoi cari fratelli, Castiel? Quelli che ti hanno rimproverato e punito per aver
mostrato simpatia nei confronti degli umani? O magari
Raffaele, che ti ha fatto... a pezzi e ti ha promesso di rifarlo? Forse ti
riferisci a Gabriele, mh? Sì,
quello che ti ha quasi ucciso, sbattendoti contro un muro, rompendoti il naso,
incrinandoti diverse costole. Sì, proprio lui è tuo fratello, vero?”
Lo sguardo del buon Castiel tradì la sua rabbia. Era quello
l'obiettivo di Lucifero, scatenare la sua rabbia. Cas era una creatura
particolare, e a lui piaceva molto. Era piaciuto anche a loro
Padre, ecco perchè invece di mandarlo alla sua destinazione originaria,
l'ha tenuto con sé, facendone un guerriero alato.
“Smettila. Non riuscirai mai a farmi cambiare idea. Tutto ciò che dici per mezzo del tuo tramite, è un inganno!” tuonò
Castiel.
“Io sono l'unico a dire sempre la verità, l'unico! E
tu lo sai fratello mio, lo sai. Lo leggo nei tuoi occhi: a dispetto delle tue parole, tu mi credi. Sai che non sto mentendo e questo
ti fa paura. Ma non sei solo Castiel, ci sarò io con te, e tutti i tuoi.... i nostri fratelli che hanno abbracciato la mia causa.
Vieni con noi.” lo invitò tendendogli la mano in un
gesto simbolico, visto che se Castiel avesse provato ad oltrepassare quella
linea di fuoco sacro, sarebbe morto.
“Va all'inferno.” fu la risposta tagliente
dell'altro.
Lucifero ritirò la mano, ma più che essere offeso o arrabbiato, era incuriosito dall'essere che aveva di fronte e lo
guardava con aria di sfida.
“Sei una strana creatura, Castiel. Ecco perchè mi piaci, saresti un
ottimo elemento nel mio esercito.” lo
lusingò l'angelo nero.
Meg, da un angolo di quella cadente stanza illuminata dal
cerchio di fuoco che imprigionava Castiel, osservava divertita tutta la
scena. Più che altro, osservava Castiel,
o meglio il tuo tramite. Doveva ammettere che gli era stato
assegnato un umano piuttosto carino e se non fosse stato un angelo, magari
avrebbero potuto divertirsi un po' insieme. Sospettava che quell'aggressività
che si percepiva nelle sue parole e anche nei suoi gesti, si traducesse
in una certa aggressività anche in altri campi. Sì, pensò sorridendo, sarebbe
stato proprio divertente portarselo a letto.*
“Strana? Perché? Perché non
voglio tradire mio Padre?”
Il Diavolo scosse il capo. “No mio piccolo angelo. Sei strano perché
nonostante tutto stia andando male, dal tuo punto di vista ovviamente, tu ti
ostini a restare fermo sulle tue posizioni. Dio non c’è Castiel, e i tuoi… amati fratelli non solo non ti amano, ma ti hanno
sempre mentito…”
“Stronzate!” lo assalì l’angelo buono. La
rabbia brillava negli occhi del suo tramite.
Meg sorrise, sempre più intrigata da quello strano messaggero
celeste.
“Castiel, tu sei uno degli angeli più giovani, forse il più giovane di tutti. Non ti sei mai chiesto come mai sei sempre
stato…. diverso? Non ti è venuto mai il sospetto che forse, il tuo posto non
era esattamente il Cielo?” cercò di spiegargli
pacatamente Lucifero.
“No.” rispose secco l’altro.
“Non ti vuoi arrendere, eh fratellino? Già, difficile per te accettare
di essere stato preso in giro.”
“Quando la finirai di dire queste cazzate? Comincio
ad annoiarmi.” commentò sarcastico Castiel.
Lucifero lo trovava divertente, quell’angelo ripudiava l’idea di essere molto più vicino alla Terra che non al Cielo,
eppure parlava esattamente come un essere umano. Parlava esattamente come un
comune mortale.
“Finirò quando finalmente ti sarai convinto,
Cas. Ti hanno mentito, fin dall’inizio. Tu fosti creato per essere un umano…”
“NO!”
“….. invece Dio decise di tenerti con sé, Gli
piacevi. E ti fece diventare un suo soldato. Ma tu,
fratello mio, dovevi essere un umano….”
“BASTA” si ribellò Castiel, non sopportando quelle bugie maligne.
“….diventasti un angelo del Signore, ma il tuo destino era quello di
nascere da una donna, e non ti è stato concesso…”
“SMETTILA!” strillò il buon angelo, soffocando le lacrime.
“…..ma nonostante tutto, ti sei sempre
sentito incompleto… come se non fossi al tuo posto…. vero,
ragazzo?”
Castiel tacque di nuovo. Era vero.
“Ti hanno mentito, tutti quanti. Io non ti sto mentendo e tu lo sai,
Castiel. Perché dentro di te tu hai sempre sentito di essere
diverso. E poi, mio piccolo fratello, io e te in un certo senso siamo simili. Io mi sono ribellato e loro mi hanno cacciato,
tu sei ribellato e loro ti hanno cacciato. Perché mi
resisti così tanto? Lascia perdere gli angeli, lascia perdere gli umani:
unisciti a me. A noi.” concluse
indicando Meg alle sue spalle.
“Sì, mio bell’angelo. Vedrai,
insieme ci divertiremo un mondo.” gli assicurò
la demone con voce suadente.
L’allusione scandalosa rivoltagli da
quell’immonda creatura lo infastidì.
“Va al diavolo.” le rispose caustico.
Meg fece una risatina odiosa.
“Come sei scontroso.. un vero peccato,
soldatino.”
“Basta ragazzi miei, avrete tempo per punzecchiarvi. Ora devo andare, Meg, figlia mia, sorveglialo.” le disse Lucifero accarezzandole il viso.
“Come vuoi tu, padre mio.”
“Non prenderai mai Sam Winchester, non te lo permetterò.” minacciò Castiel guardandolo
negli occhi.
“Non credo proprio, ragazzino.” rispose il
Diavolo, sparendo davanti ai suoi occhi.
Rimasti soli, Meg lanciava a Castiel strane occhiate,
sorridendo maliziosa. L’angelo dal canto suo la guardava torvo, pensando a cosa
fare per scappare e raggiungere Dean e Sam, in grave pericolo.
Non poteva essere vero, Lucifero mentiva. Lui
non era stato creato per essere umano, lui era stato
creato per essere un angelo del Signore. Sì, era così. Il Diavolo mentiva per
convincerlo a tradire Dio e gli uomini. Lui non ci avrebbe mai creduto.
E allora perché si era sempre sentito così vicino agli
umani?
Perché gli dispiaceva terribilmente vederli morire?
Perché aveva disobbedito per aiutare l’umanità ad evitare la
liberazione di Lucifero?
Perché si sentiva sempre più un uomo?
Forse… perché… gli umani erano i suoi veri fratelli?
“No… non può essere…”
sussurrò.
Non sapeva cosa fare, cosa pensare: era bloccato in quel cerchio di fuoco, con una demone lasciva che rideva compiaciuta.
“Andremo in Paradiso, Clarence!” squittì lei
prendendolo in giro.
Castiel invece, si sentiva già all’inferno.
Note: *Meg e
Castiel: sarò strana io.. ma a me è sembrato proprio
che Meg ci provasse con il nostro Cas °__°, tant’è che sembravano sul punto di baciarsi prima che lui
la scaraventasse sulle fiamme. O meglio Cas gliel’ha fatto credere…
ma lei ci stava pure e con uno sguardo strano!!! Cas è irresistibile,
pure i demoni lo vogliono O_____O!!!!!
PUBBLICITA': Ti è piaciuta questa storia? Allora
forse ti piacerà anche questa fan fiction scritta a quattro mani da me e da
Robigna88 nella quale Castiel conoscerà l'amore *__*
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