Lacrime sul mare
Oggi piove, come mai
avevo visto piovere nel breve
tempo in cui sono rimasto per mare. La ciurma, che di solito freme come
un
formicaio, sulla nave, oggi, è completamente immobile,
addolorata, schiacciata
dal recente lutto. Io non so cosa mi stia succedendo… prima
che se ne andasse,
certo, non lo sopportavo, ma lo consideravo una magnifica routin
giornaliera,
vederlo, sorridergli, sentirlo dire sempre quell’insulso
“comprendi?” e,
odorare quel suo perenne aroma di rum, che gli aleggiava attorno anche
quando
pioveva, come oggi. Jack Sparrow se ne è andato; il pirata
più rispettato,
pericoloso e strano di tutti i mari, se ne è andato, e
stavolta per sempre.
Credo di sentire ancora il suo peso tra le braccia, ancora la sua pelle
contro
la mia, ancora il suo respiro nel mio.
Barbossa,
all’unanimità, è
l’autorità che presiede
il funerale. Certo, potrebbe celebrare il rito Elisabeth ma, dice di
non
sentirsela. Chi può biasimarla? Era molto legata a lui, a
quanto pare le aveva
salvato la vita a Port Royal. Il pirata dai capelli rossi, intona
l’inizio
della predica ma, io non lo ascolto, non lo sento, sento solo il
fragore delle
spade e dei cannoni, attorno a me, le urla strazianti degli uomini mi
riempiono
la testa e, vedo solo lui davanti a me, solo Davy Jhones…
FLASHBACK
“temi tu la
morte?” e ancora quel risucchio che lo
caratterizza, dovuto a quella specie di valvola che gli permette di
respirare
sulla terraferma.
“certo che
no, seppiolone!” gli sibilo, in faccia.
Il suo sguardo si
indurisce poi, con un unico,
fluido gesto, estrae la spada dal fodero e la punta al mio petto.
Ancora pochi
attimi e sentirò la fredda lama che lacera le mie carni,
come fossero fatte di
carta. Ma quel freddo non arriva ma, al posto suo un peso mi travolge.
Davy
Jhones traballa, come stordito poi, dopo aver ordinato la ritirata, si
tuffa in
mare, seguito dalla sua ciurma. Io volgo lo sguardo sul peso che mi
schiaccia
le gambe e, lo sguardo che incontrano i miei occhi, mi fa raggelare il
sangue
nelle vene.
“Jack?”
Lui mi sorride,
affaticato e stanco… lentamente i
suoi occhi neri, simili a pozzi d’ebano, si appannano, come a
voler nacondere
lo sguardo fiero che, un tempo li animava. Mi fa segno di avvicinarmi;
accosto
il mio viso al suo e, lo sento sussurrarmi:
“
…ho sempre desiderato stupire il calamaro e,
adesso che ci sono riuscito, non devi farmi sentire in colpa
perché ti ho
salvato la vita….comprendi?”
“ma Jack?!?
Non ci rivedremo più!”
“suvvia
Mastro Turner…non dirmi che sentirai la
mia mancanza!” e il sorriso che prima stava sul suo viso, si
allarga come a
voler abbracciare tutto il mondo, attorno a lui.
La lama che gli
squarcia il petto, continua a bere
avida il sangue del mio capitano; la sua pelle d’debano si
fa, ogni secondo che
passa, sempre più fredda e pallida.
Il resto della ciurma
si è assiepato attorno a noi,
qualcuno guarda addolorato la scena, altro increduli mi fissano,
rivolgendomi
mute domande, a cui non ho la forza di rispondere, non
adesso…
“…Arrivederci
a tutti…” e, la mano che prima avevo
tra le mie, che nel corso delle mie avventure, sempre mi ha riscaldato,
si fa
fredda e immobile. Il cielo inizia a versare limpide lacrime sulla
scena che,
da quando l’ho conosciuto, popola i miei
incubi…Addio Jack…
FINE FLASHBACK
Il funerale
è terminato, la ciurma si sta
preparando ad abbandonare la nave, lasciandola affondare col suo
capitano,
negli oscuri paesaggi degli abissi. Io sono l’ultimo ad
abbandonare il veliero,
la splendida Perla Nera. La fisso a lungo, come a volerla portare con
me ma, so
che non posso, Jack non vorrebbe. La passerella di legno che metteva in
comunicazione la Perla con la nave di Barbossa, scompare dopo il mio
passaggio.
Gibs mi passa una torcia, tocca a me affondare il tesore del mio amato,
e lui
affonderà con il mio cuore. Il legno del ponte impiega
svariati minuti per
prendere fuoco ma, appena s’incendia, un canto serpeggia tra
le due ciurme, una
melodia che ti entra nella carne, una di quelle che ti scuote le ossa e
il
cuore…
Il
re la
colpì
Quella
dama rapì
Nel
mare si rianimò
All’orizzonte appaiono decine di navi della
marina, dietro di noi, L’Olandese
Volante, si avvicina minaccioso a noi. Contro ogni nostra aspettativa.
Si
affiancano al nostro veliero e, con noi intonano l’inno dei
pirati…
Il
cielo
più intenso
Nel
mare
immenso
Quei
ladri qui
Guidò!
Maestoso…
Yoho,
la
gloria
Corre
nell’aldilà
Nel
volto
Vivo
o
morto
Lei
ti
seguirà!
Regale…
Yoho,
non c’è tregua
Quella
gloria vivrà!
Nel
volto
Vivo
o
morto
Lei
ti
seguirà!
In tutto e per tutto, Jack Sparrow
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Spero che vi piaccia almeno la metà di
quanto a me, è
piaciuto scriverla!!!
Foglietta
No Yoko