-Tesoro
puoi venire qui per
favore?-
La
voce dell’atleta moro risuonò
lungo il corridoio della casa.
-
Amore dove sei?- domandò la
dolce ragazza castana.
-
Sono qui, in salone vieni …
-
-Arrivo,
finisco di infornare le
lasagne e vengo-
-Ok!-
Un
rumore echeggiò nella
casa.
Chad non era
preoccupato perché, probabilmente, era il forno
che veniva chiuso da sua moglie.
Armony era ancora in cucina, si tolse i guanti da cucina,
il grembiulino
e …
-Arm,
dove sei?-
-Sto
arrivando! Un momento-rispose
la ragazza con voce soave e dolce.
-Ma
quanto ci vuole a infornare le
lasagne?!?!- disse il marito, ma questa volta aveva una voce alterata
nella
quale si poteva percepire un filo di rabbia.
-Ecco
tesoro, arrivo … Sto
prendendo Benjamin!-
Detto
questo la ragazza uscì
dalla cucina, attraversò, per un breve
pezzo, il corridoio e si ritrovò in una stanza piccola e
carina. Le pareti
erano dipinte di azzurro. Nell’angolo sinistro vi era una
grande libreria dove
si trovavano libri, perlopiù favole per bambini. Nella parte
centrale della
stanza vi era un lettino in legno; dentro il quale
c’erano delle lenzuola blu e un dolce e piccolo
bimbo, di un anno e 3 mesi,che era semi-sveglio. Al lato del letto
erano appese
delle apette giocattolo che giravano a cerchio producendo una
canzoncina dolce
e soave: l’ideale per far dormire un bimbo piccolo. Nella
parte destra della
stanza, invece, vi era un
grande cesto
in vimini, pieno di giocattoli. Ma la cosa che più attirava
l’attenzione era un
enorme orso di peluche blu, oltre che ad un soffice giocattolo era
anche una
comoda sedia. Quello era il regalo per il battesimo da parte del loro
amico,
Troy. La giovane madre prese suo figlio in braccio, sistemò
le coperte del
lettino e uscì dalla stanza. Il bambino era un po’
agitato, probabilmente
perché si era appena svegliato da un lungo e profondo
sonno;tant’è
che Armony iniziò cullarlo tra le sue
braccia, e il piccolo parve tranquillizzarsi.
-
Chad, tesoro, hai cambiato tu
Benjamin?-
-No, l’hai
cambiato tu, prima … non ti
ricordi?- rispose dubbioso il marito.
Ci
fu silenzio per qualche minuto…
-Ah,
già … che sbadata, sono
talmente indaffarata che mi sono dimenticata di averlo cambiato.
Ora
i due attraversavano una porta
ad arco per poi ritrovarsi nel salotto, dove l’uomo di
famiglia li aspettava.
Egli era seduto sul candido divano bianco, con i piedi sopra un
tavolino di
cristallo.
-
Chad, quante volte ti ho detto
che non devi mettere i piedi sul tavolino!- disse la ragazza mentre
poggiava il
figlio nel box, accanto al divano.
-
Hai ragione Arm, scusa …-
-
A volte sembra che tu sia il
bambino e Benjamin
l’uomo!- tuonò la
mogliettina mentre un sorriso malizioso iniziò a dipingersi
sul suo volto.
-
Comunque guarda
cosa ho ritrovato?!?!-
Detto
questo Chad infilò la mano
in uno scatolone affianco a se; Questo scatolone doveva essere vecchio,
molto
vecchio. Esso era impolverato e rotto in alcuni punti. La sua mano
riemerse, un
po’ impolverata, con un album in mano.
-Il
nostro album di ricordi!-
esclamò allegra Armony
-Già-
rispose soddisfatto il
marito
-Dove
lo hai trovato?-
-L’altro giorno ero giù, in cantina e ho notato che nella parte bassa di un armadio c’era rimasto uno scatolone. Lo preso e … voilà! Eccolo qui. Sono un genio è!-
Sul
volto
dell’atleta si dipinse uno stupido sorriso di ammirazione per
se stesso.
-Smettila
di fare lo stupido …
piuttosto togli la polvere da sopra l’album …-
Nel
frattempo Armony era andata a prendere
suo figlio, Benjamin, dal box e si risedette sul divano, accanto al
marito. Lei
prese in mano l’album, soffiò sulla copertina e
una nuvola di polvere volò per
la stanza.
Lo
aprì. Sulla prima pagina c’era scritto:
Album
dei
ricordi di Armony & Chad:
una dolce coppietta.
Ora
l’allegra famigliola era al
completo. Il presente (Chad e Arm) contemplava il passato
(l’album) con in
braccio il proprio futuro (Benjamin).