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Autore: KikiWhiteFly    14/01/2010    3 recensioni
Questa storia partecipa all'iniziativa "2010 - A year together" indetto dal forum Collection of Starlight.
[Chuck/Blair]"Evidentemente, nel buio, Blair aveva creduto di aver avuto le labbra del proprio ragazzo, senza accorgersi di averle smarrite e di averle sostituite con ben altre. Era stato un attimo, poi lui si era prontamente defilato, scomparendo tra la folla... per restituirle la sua favola"
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sapore delle sue labbra.







Le ante metalliche dell'ascensore si aprirono e vi uscirono un bel paio di scarpe verniciate e un figurino serio, alto, che si muoveva con 

garbo e nochalance nel corridoio, come se avesse percorso quello stesso tratto di strada molte volte.

Da un'alta rampa di scale in quel momento scese una giovane Dea, avvolta ancora in una seta morbida, 

i capelli acconciati in malo modo e le gote appena incipriate.

«Sei venuto un po' presto, Bass. C'è anche Nate con te?»

Era ardente il suo desiderio. Chuck decise di ignorare deliberatamente l'ultima domanda, rimuovendola dalla propria psiche; 

il gomito si andò a poggiare sopra il corrimano, permettendogli di ammirare meglio la reginetta.

Diciassette anni di bellezza, nulla da ridire: il Creatore quella volta non aveva badato a spese. 

Ricevette un'ultima occhiata, quasi di sufficienza; ma ancora una volta le proprie articolazioni reagirono d'impulso, premendo con f

orza maggiore sul gracile polso della ragazza, facendola gemere per qualche secondo.

«Cosa diavolo fai, Bass?», gli chiese, inasprendo il tono di voce.

« Ore diciassette e diciassette minuti: esprimi un desiderio.» constatò lui, osservando per un nano secondo l'elegante orologio da polso.

Blair sbatté in modo teatrale le ciglia, ma era convinta del fatto che Chuck non se ne sarebbe andato se non l'avesse avuta vinta. 

Decise d'accontentarlo e cantilenò in modo assai ironico il suo desiderio: «Vorrei ricevere un bacio da un principe, a mezzanotte.»

Ci rise su; finalmente sentì nuovamente il sangue fluire nelle vene e con un'ultima espressione, chiese al ragazzo: 

«Perché proprio quest'ora, Chuck?»

Il suo nome, pronunciato da quelle labbra sottili, era tutt'altra cosa rispetto al granello d'amarezza che soppesava con precisione, scandendo il suo cognome.

«Semplice coincidenza.» confermò, dandosi un'aria più mascolina. «Diciassette anni fa, nascesti a quest'ora Blair Waldorf.»

L'ovale che si formò sulla bocca di Blair era oltremodo profondo. 

Stavolta fu lei a fermarlo, strattonandolo per la manica della giacca, prima che potesse riprendere l'ascensore.

«E tu, come lo sai?»

Ma una semplice occhiata bastò a convincerla che lui era Chuck Bass e questo le sarebbe dovuto bastare; 

tuttavia non poté fare a meno di inclinare il capo da una parte, intuendo solo in quel momento che lui era venuto appositamente

per lei, al fine di augurarle buon compleanno alla stessa ora e data della sua nascita.

Un pensiero poco Bass...




~




Se c'era una cosa che adorava Blair, erano le sorprese. 

Caracollò, nel vero senso del termine, sopra a Nate, fronteggiandolo solo dopo un tacito accordo di sguardi.

«Grazie!» gli sussurrò sulle labbra. Ma il diretto interessato non capì cos'aveva fatto per meritarsi tale apprezzamento; Blair scomparve subito 

dopo, accennando un saluto al solito Chuck Bass, appoggiato stancamente al corrimano di ferro delle scalette della Constance.

«Non l'ho capita», mormorò il ragazzo, con un sopracciglio folto all'insù.

E, intanto, da lontano si vedeva un gruppo di ragazzine, adolescenti pseudo-intellettuali che chiacchieravano allegramente tra di loro. 

Tra queste vi era anche la reginetta, che con un'esclamazione tappava le bocche altrui: «Un bacio a mezzanotte... dal mio principe, Nate!»

Per fortuna Nate controllava il proprio cellulare, non prestando particolare attenzione al ciarlare della propria ragazza; 

Chuck ghignò furbamente, seguendo lettera per lettere quella descrizione 

oltremodo raffinata e perfetta di quel bacio.

Si passò una mano sotto il mento, senza destare troppi sospetti. 

Evidentemente, nel buio, Blair aveva creduto di aver avuto le labbra del proprio ragazzo, senza accorgersi di averle smarrite e di 

averle sostituite con ben altre.

Era stato un attimo, poi lui si era prontamente defilato, scomparendo tra la folla... per restituirle la sua favola.

«Non credo che ne dimenticherò mai il sapore...»

La sentì confessare alle ragazze, sue discepole.

Solo negli anni a venire avrebbe scoperto la reale veridicità di quella frase.

Si sa: Chuck Bass è per sempre.


***

Note: Frase ispirata al prompt 34: Ore diciassette e diciassette minuti: esprimi un desiderio.

Questa storia partecipa al "2010 - A year Together" del Collection of Starlight.

   
 
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