Cadere (Dove?)
L’aria
della stanza era calda e pesante al punto tale da essere irrespirabile o,
almeno, così gli sembrava.
Il
sudore gli scivolava a gocce sulla fronte e alcune ciocche di capelli si erano
attaccate al suo viso accaldato.
Sentiva
le unghie dell’uomo affondare nella carne della sua schiena, dando altro
tormento alla pelle già martoriata. Lo sentiva mentre si spingeva contro il suo
collo, soffiandogli il respiro caldo orecchio e il suo nome.
Poteva
sentire il suo odore, l’odore penetrante del bruciato e del sangue.
Se
passava le mani sul suo corpo sentiva sotto le dita miriadi di cicatrici.
-
Lituania- sussurrava l’uomo al suo orecchio gemendo – Lituania, sto per…
Ansimava
a denti stretti, spingendosi con forza dentro il suo corpo vedeva l’uomo
mandare all’indietro la testa, la bocca aperta in un singulto.
- Lituania…- mugolava con la testa reclinata sul cuscino e
gli occhi semi chiusi – Lituania, sto per cadere.
Lituania
annuiva e proseguiva col suo dovere, osservando il viso di Russia contrarsi, le
guance arrossarsi e gli occhi stringersi mentre si lasciava andare all’ultimo
gemito.
Lituania
fissava il corpo di Russia, notando come la luce lunare giocasse con le ciocche
argentee del suo leader.
Si
poggiò lentamente sulla testiera metallica del letto, lamentandosi debolmente
per il contatto fra il freddo metallo e la sua schiena ferita.
Tornò ad
osservare Russia.
- Dove
state cadendo, signor Russia?
Certo,
ormai sapeva che Russia tendeva a lasciarsi sfuggire frasi del genere quando
stava per venire. Anzi, doveva più che altro chiedersi perché quel giorno
avesse detto “sto per cadere” invece
che “sto per morire” (frase che
andava alla grande ultimamente).
Ma
Russia sembrava particolarmente convinto di quel “sto per cadere”.
- Sto
per andarmene, Lituania?
Domandò
Russia, voltandosi verso di lui. Lituania trasalì mentre il viso gli si faceva
bollente (era sicuramente diventato fucsia o una qualche sfumatura
particolarmente sfavillante del rosa o del rosso)- Signor Russia!- esclamò
imbarazzato – Eravate sveglio? Me ne vado subito, scusatemi tanto…
- Sto
per andarmene?
Lituania
lo guardò – Dove signor Russia?
- Nel
posto in cui cadrò.
- E dove
cadrete?
- Non lo
so. – Russia seppellì il viso nel cuscino – So solo che cadrò.
Lituania
mosse una mano, vedendosi passare nella mente un filmino in cui passava le dita
fra i capelli di Russia, lo tranquillizzava, gli sorrideva. E Russia che gli
sorrideva di rimando.
Rimase
immobile con la mano sollevata a mezz’aria.
Russia
si voltò nel letto, dandogli le spalle. Dopo un po’ Lituania si alzò,
vestendosi velocemente e uscì senza fare rumore.
Si fermò
con la schiena contro la porta chiusa, ritrovandosi a pensare che il suo fosse
proprio un bel filmino mentale ma era, appunto, un filmino mentale.
A.Corner___
Bho ò.o
Mi
piaceva e basta ù_ù
E Russia
è Uke ù-ù
Non
voglio un “ah” su questo *-* mettetevi l’anima in pace perché in tutte le mie fic sarà uke *_*
E alla
prima che dice che non può essere uke con Lituania
alla prossima lo metto uke con Sealand
*_________* e con Lettonia *__________* e Seychelles *___________*
Tutti
assieme *_*