Gita a Palermo
Palermo ore 10.30
Premetto che odio i viaggi lunghi in autobus.
Li odio ancora di più quando l’mp3 va a farsi
benedire e la tua compagna
accanto ti rompe le scatole parlando del suo
ultimo week-end a Milano.
E fu una benedizione quando arrivammo a
destinazione.
Safya mi raggiunse e ci raggruppammo tutti
intorno alla prof,che urlava indicazioni a destra e a sinistra.
“non vi allontanate” “andiamo dopo alle
bancarelle” “dov’è Rossi?” “prima C! seconda A”…
Non capisco perché si sgolasse tanto,visto
che nessuna la stava a sentire.
Quando tutti furono attenti(o quasi) non
aveva più voce.
2 minuti per riprendere fiato.
:-Bene…ora andremo
a visitare il Duomo,voglio che vi comportiate bene e che ascoltiate
attentamente la guida-:
si,come no…ascoltare
la guida…
a proposito,dov’era la guida?
Era quella donna con i capelli castani?
No.
Allora forse quell’uomo laggiù con il libro
che conteneva la storia del Duomo?
Neanche.
La donna
con il cappellino rosso che guidava già un altro gruppo di turisti?
Nemmeno.
Ma dove diavolo era finita?
10 minuti per aspettarla.
E alla fine chi arriva?
Una ragazza,sui vent’anni,con i capelli
castani,lunghi e lisci e gli occhi verdi che sarebbe stata meglio su un set
cinematografico.
:-Scusate il ritardo-:
disse appoggiandosi le mani sulle ginocchia.
Decisamente poco buona,come guida turistica.
Si sistemò la maglietta,viola con i
fiorellini gialli ricamati,e con uno scollo esagerato,a cui i miei compagni
lanciavano occhiate interessate commentando a
bassa voce.
:-Sono andata ad informarmi sugli orari delle
visite al Duomo. Per ora è in corso un matrimonio,
potremo entrare non appena gli sposi saranno usciti-:
va bene,aspettiamo.
Che si spiccino a maritarsi,quei due.
Anzi,sarebbe meglio se saltassero la
cerimonia,il prete li dichiara marito e moglie e si togliessero dalle scatole
in fretta.
Tanti auguri e figli maschi.
Ma evidentemente il prete se ne sta fregando
di noi,perché per una buona mezz’ora non esce nessuno.
:-Bene ragazzi,che ne dite di guardare il
Duomo dall’esterno invece di non fare nulla?-:
chiede la guida
:-Mi sembra un ottima idea,signorina…-:
la prof la osserva
:-Lara. Mi chiami Lara-:
:-Benissimo,signorina Lara,vogliamo
cominciare?-:
:-Ma certo. Venite ragazzi-:
e ci guida vicino la chiesa.
Ora,non che a me fregasse qualcosa,ma santo
Dio,quella cominciò a ciarlare a cento all’ora,
informandoci su quando era stato costruito,quanto
ci volle per terminarlo,quanto costò allo Stato,di chi sono i dipinti all’interno,e
altre stupidaggini.
Cosa ho capito?
Sorvoliamo l’argomento.
Ad un certo punto Safya mi disse
:-Vieni,ho trovato dei dipinti bellissimi-:
e dagli,con ‘sti dipinti!
Comunque,visto che Lara continuava a parlare
e la prof non stava guardando verso di noi,la seguii.
E fu un erroraccio della malanova.
Infatti quando arrivammo al punto dove Safya
aveva visto i dipinti(maledetti loro) un gruppo di turisti ci venne incontro.
E qui inizia il lato comico della storia,se
avete avuto la pazienza di arrivare fin qui.
Ecco dunque,questi turisti ci vengono
incontro e uno ci chiede
:-Excuse me,where is via Maqueda?-:
Safya mi guardò.
No,non erano pazzi.
Erano solo americani.
:-Hem…ecco…come?-:
l’americano mi osservò
:-What?-:
disse,e ripeté la domanda.
:-Hem…ecco,si…dunque…this
is the Duomo of Palermo…-:
Dissi poco convinta.
Ma quello continuava a ripetere “where is via Maqueda?”,e
io continuavo a dire cose che,evidentemente,non c’entravano un fico.
E quando Safya mi venne in aiuto,non migliorò
la situazione
:-The holidays it’s
in June-:
Gli americani erano un pò
confusi,e noi più di loro,e continuavamo a ripetere frasi senza senso.
Ad un certo punto una donna alta,che
indossava dei pantaloncino bianchi,scarpe da tennis e una maglietta rossa,
venne verso di noi e ci osservò
:-Voi…parlare…italiano?-:
azzardai io
:-Oh,yes…tu sapere
dire noi….dove essere via Maqueda?-:
disse con un po’ di difficoltà.
Ah,tutto qua?
Certo,niente di più facile.
:-Allora…voi
scendere per questa via…a bar voi girare sinistra…dopo un po’ voi incontrare banca,
voi girare destra a banca…dopo
un isolato esserci via Maqueda-:
dissi sperando che capisse.
La donna riferì,in inglese,al resto del gruppo
e dopo averci ringraziate(sempre in inglese) se ne andarono.
Subito dopo sentimmo uno scroscio di
applausi: gli sposi erano usciti e noi corremmo verso il nostro gruppo.