Chi combatte il fuoco col fuoco di solito finisce in cenere.
Brucia la bella città sugli abissi scuri, infiamma la bella Danimarca.
Si sentono i nitrii dei cavalli imbizzarriti e le grida dei soldati,
si ascolta ancora l'artiglieria navale  inglese al porto fare fuoco sulle mura della  città.
Danimarca trattenne il respiro e si morse il labbro dal dolore, ma non era  il dolore
fisico che gli stava impartendo lInghilterra, ma la consapevolezza che la sua magnifica città stava bruciando sotto i suoi occhi.
«Ed ora cosa farai Danimarca? Guarda la tua Copenaghen !» sussurrò il britannico
mordicchiando appena il lobo dell'orecchio dell'altro mentre lo teneva bloccato al muro. Questo
fece una smorfia di disgusto trattenendosi dal piangere e chiuse gli occhi rimanendo in silenzio,
«Cos'è successo, sei diventato muto come la sirenetta?» sbraitò l'altro colpendolo in pieno viso.
Il danese non fece una piega, Inghilterra poteva avergli preso la terra, il mare, il cielo,l'aria ma quello
che non sarebbe mai riuscito a saccheggiare, essendo  corsaro , sarebbe stata la libertà della sua nazione.E se per non perderla era costretto a cedersi all'inglese gli stava bene.
Alla  vista della sua totale pacatezza Inghilterra lo colpì un'altra volta, questa volta più forte, più
rabbioso, cercando di rompere quel muro che  separava lui dalla sua mente.Ma ancora il ragazzo non batté ciglio e subì in silenzio tombale tutti i colpi.Fu allora ,che il biondo dagli occhi color smeraldo vide Danimarca  allargare gli estremi delle labbra in un accenno di sorriso ,e sussurrare «København*».
«What?» trillò immediatamente disgustato inglese alterandosi ancora di più prendendo il biondo per il colletto del cappotto e sbattendolo al muro «l'umiltà non è il mio forte,Sorry me».
«Sicuramente principino» aggiunse l'altro «ma restate comunque una delle nazioni più affascinanti dell'Europa» sussurrò iniziando a dargli dei piccoli baci sul collo. Inghilterra si lasciò baciare mentre guardava Danimarca avvicinarsi sempre di più a lui e inevitabilmente ne fu attratto. Come un uomo di mare era attratto dalla dolce e candida voce delle sirene,Inghilterra era attratto da Danimarca.
In un attimo il danese accompagnò l'inglese fino al suo giaciglio e lo spogliò.
«Stai cercando di sedurmi?» sibillò il biondo dagli occhi smeraldini mentre premeva contro le labbra
dell'altro, questo sorrise come solo lui sapeva fare «Non senti il canto delle sirene? Lasciati andare,Arthur..» cinguettò Danimarca chiamandolo per nome «Capitan Arthur Kirkland ». Inghilterra fece un sorrisetto sbieco e lo guardò togliersi il cappotto e la felpa lasciando in vista un corpo ben definito e palestrato. Gli piaceva quel giochetto, lo faceva sentire strong, qualsiasi cosa avrebbe fatto Danimarca non avrebbe potuto dirgli di no, altrimenti avrebbe raso al suolo non solo la capitale, ma tutte le città. Arthur si avvicinò al biondo iniziando a mordicchiare e succhiare la pelle del collo che divenne rossastra mentre con la mano andava a frugare nei suoi pantaloni. Questo provocò un respiro decisamente corto ed irregolare all'altro che iniziò ad accaldarsi e a farsi sempre più desideroso del corpo dell'altro. Danimarca era attratto da Inghilterra, inevitabilmente, essendo come le sirene che cercavano di attirare i malcapitati cantando solo per loro. «....Inghilterra, sei il capitano che ogni sirena vorrebbe per sè» mormorò Danimarca prima di cedersi completamente a lui. Il britanno gli afferrò il bacino con entrambi le mani ed iniziò a giocare con l'elastico dei boxer del danese mentre gli baciava dolcemente i capelli. Dopodiché  passò ad accarezzargli il fondo schiena mentre lo rendeva spoglio completamente. Danimarca gemette mentre il biondo si avvicinava sempre di più al suo intimo fino a raggiungerlo anche con il proprio, «Sei pronto mia bella sirenetta?  » mormorò ormai già iniziando a fare il suo gioco. Come bruciava  Copenaghen, bruciavano i loro corpi che si muovevano come delle lingue di fuoco.
E mentre Danimarca gemeva Inghilterra sorrise
e in un poderoso finale concluse: «Splendida, splendida Copenaghen, splendida, splendida citta! »

Storia:

Nel corso delle guerre napoleoniche la Gran Bretagna attaccò Copenaghen ben due volte, infliggendo pesanti perdite alla flotta danese nel 1801 e riducendo in cenere gran parte di Copenaghen nel 1807.

*Copenaghen.