Sono un Heartless, un
essere nato dall’oscurità. Sono attratto dai cuori della gente, e la capacità
di provare emozioni mi è stata preclusa nel momento stesso in cui sono nato.
Vengo chiamato Shadow, sono un purosangue, e vivo negli
stretti cunicoli di Traverse Town con i miei simili.
Mi sono svegliato da pochi
giorni, è da poco che sono così. Non ricordo nulla di ciò che provava quel
cuore e verso quale persona, non so chi lo possedeva, non so chi ero.
E’ contro la mia natura,
ma ho timore degli umani.
I miei compagni continuano
a ripetermi che sono un’inutile macchia scura che si nasconde paurosa tra le
ombre dei cupi palazzi di questa città, che non sono
degno di essere chiamato Shadow, mentre loro, esponendosi sempre troppo,
svaniscono uno dopo l’altro come polvere nera al vento.
Esco da queste strette vie
solo quando il richiamo dei cuori si fa insopportabile: striscio tra le ombre, appiattendomi
su quelle dei campanili, dei lampioni, fino ad arrivare a quelle della mia
preda. Mi acquatto silenzioso, seguendo le forme sinuose della pozza nera che
la persona designata fa scorrere per la strada deserta, e poi, esco dal nulla,
e così, mi nutro dell’unica cosa che mi serve.
Ma non mi avvicino mai ai bambini.
Mai.
Nonostante il richiamo del loro cuore puro e libero dalle
oppressioni, non vado mai a nascondermi nelle loro ombre per impossessarmene.
Loro sono protetti da qualcuno, lo percepisco. Sono
pericolosi.
Non voglio che mi venga tolta anche questa vita.
Che cosa ridicola, nemmeno dovrei possedere la capacità
di volere.
Proprio
ora sto tornando nelle piccole
stradine deserte.
Sono passati dei mesi da
quando sono nato.
Ora vengo
chiamato Fuggitivo, perché riesco
sempre a mimetizzarmi, a sfuggire alle numerose trappole disseminate lungo
tutta la città al solo scopo di farci svanire tutti.
Ultimamente ho saputo che
un Heartless non è solo. Da qualche parte, disperso per i mondi, esiste un
guscio vuoto, chiamato Nessuno, che faceva parte insieme a
noi creature oscure del nostro umano originario.
Forse il mio Nessuno è stato gia spazzato via. Forse un giorno lo vedrò.
Sarebbe qualcosa di nuovo,
in mezzo a questa monotona vita da essere-che-non-dovrebbe-esistere.
*
Ho capito di non essere un
normale Heartless.
E che di conseguenza il mio Nessuno è speciale allo stesso
modo.
Forse non sono esattamente
speciale, solo diverso.
Io riesco a resistere alle
tentazioni dei cuori, riesco a volere di non cadere nelle trappole, provo
timore verso gli umani.
Forse il mio umano originario era riuscito a sopprimere in parte l’oscurità
in cui vivevo prima di svegliarmi.
O forse sono solo difettoso.
Ma quando mi nascondo
nelle ombre della gente, vedo stralci di emozioni. Li
vedo senza provarli, ma li vedo, tangibili.
Mi sono ritrovato a
pensare, cosa che non potrei nemmeno essere in grado
di fare, a come sarebbe tornare ad essere ciò che ero prima. Una cosa completa.
Mi sono anche ritrovato ad
osservare quei bambini di cui tanto ho paura.
Ero simile a loro, una
volta?
E’ questo ciò che penso,
mentre torno di nuovo nella mia via buia, dopo essermi nutrito di altri cuori.
Cuori di persone che
diventeranno come me.
***
Buongiorno a tutti^^ Sono
tornata con un’altra fiction abbastanza strana e contorta.
Davvero, non so da dove mi escano
certe idee, a volte xD
Vorrei usare questo piccolo spazio per ringraziare
tutti coloro che hanno recensito, messo tra i
preferiti o letto le mie due precedenti fiction.
Grazie, davvero >.<