Era lì.
Sotto il suo sguardo.
Da quanto tempo lo conosceva? Anni... Non avrebbe saputo dire quanti.
Eppure lui era sempre stato lì.
Ogni volta che lei andava a trovare la sua migliore amica, lui era lì, intento a tirare pugni ad uno stupido sacco vecchio e rattoppato, intento a studiare con i suoi strambi metodi, intento ad urlare al mondo quanto fosse ESTREMO!
Stupido, stupido, stupido... Ecco come lo riteneva, un perfetto idiota! Eppure perchè il suo cuore prendeva a battere così forte quando lo vedeva?
Cos'era quella strana sensazione che si faceva largo in lei quando avvertiva la sua presenza in quella casa?
Che fosse...? No! si rifiutava di crederci, ma più il tempo passava e più quella sensazione cresceva fino a quando arrivò il giorno in cui si sentì scoppiare.
Erano crescuti, erano diventati più maturi.
E così venne il momento, lei stessa non sapeva perchè proprio lui, forse quel suo carattere così stupido ma allo stesso tempo forte l'aveva affascinata e non se ne era resa conto.
Alla prima occasione gli parlò.
"Ryohei..."
Lui la guardò ma non riuscì a capire perchè fosse così... strana.
"Sai io..."
Le parole le uscivano a fatica, tuttavia anche lui era stranamente silenzioso.
"Io credo di amarti..."
Si era confessata. Aveva dichiarato il suo amore.
Lui non disse nulla e poggiò le proprie labbra su quelle di lei.
Quando si separarono lei non seppe cosa dire, lui invece parlò.
"Questa è la nascita di un amore estremo..."
Hana iniziò a ridere.
"Sei il solito scemo..."