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Autore: _ALE2_    20/01/2010    9 recensioni
“Sa suonare il piano, lei?”
“Non vedo cosa ci sia di stupefacente, Fullmetal!”
“No… ecco è arte… lei e l’arte… siamo scienziati dopotutto, no?”
“E non può essere la scienza un’altra forma d’arte?”
Uno sbuffo, una risata.
“Certo che lei proprio ci gode a complicarsi la vita.”
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Authors: _ALE2_
Disclaimers:  Full Metal Alchemist appartiene a Hiromu Arakawa, che ne detiene tutti i diritti.
Pairing: Roy/Ed
Rating: 
Giallo
Type:
Introspettivo, Triste, Romantico, Nonsense
Warnings:
Shonen ai, One Shot.

 

 

 

 

Petals (There was love on the piano)

 

C’era una rosa su quel piano.

Era una rosa rossa, la rosa della passione, il simbolo dell’amore, il contrario della purezza.

C’era una rosa sul pianoforte.

A guardarla bene era dischiusa, aperta, un bocciolo sbocciato in tutto il suo splendore.

C’era quella rosa sul piano.

Sembrava portare il messaggio di mille voci, mille voci legate indissolubilmente ad una sola.

 

Era un regalo o un messaggio d’amore?

Le sue mani si strinsero sul fragile stelo, spezzandolo.

Quel codice perso nel tempo che non credeva di ritrovare.

 

“Sa suonare il piano, lei?”

“Non vedo cosa ci sia di stupefacente, Fullmetal!”

“No… ecco è arte… lei e l’arte… siamo scienziati dopotutto, no?”

“E non può essere la scienza un’altra forma d’arte?”

Uno sbuffo, una risata.

“Certo che lei proprio ci gode a complicarsi la vita.”

Ancora  sbuffo, ancora risata.

“Se vuoi saperlo, mi piacciono anche i fiori.”

“Le rose, suppongo, Casanova com’è…”

“… le rose bianche”

“Io invece preferisco le rosse.”

Il suo sguardo si sposta negli occhi dorati di lui.

“Lo sbocciare delle rose rosse, lo sbocciare di un amore, Fullmetal.”

“Immagino che per uno che suona il piano sia così.”

“Sei proprio ottuso, talvolta, Edward.”

 

Era la rosa sbocciata, quasi avvizzita, sopravvissuta senz’acqua per poco.

Era quella rosa, quella rossa, quella sbocciata, quella del piano e dell’amore.

C’era quella rosa sul pianoforte.

 

Ed i petali li tirò via uno per uno, uno per i suoi occhi, uno per le sue mani, uno per l’oro dei suoi capelli, uno per la sua voce, uno per il suo carattere ed uno per se stesso.

Gli altri erano per il loro amore.

 

C’era stata una rosa sbocciata su quel pianoforte.

Adesso ne rimanevano solo lo stelo, e tutti i petali sparsi nella stanza dal vento.

 

 

Note finali:
Sperando di non aver creato crisi epilettiche e infarti sono tornata!
Sì, avete ragione, sono tornata per l’ennesima volta, ma non facciamoci caso.
Non c’è molto da dire, è una nonsense, in quanto tale è difficile da spiegare.
La rosa rossa diciamo che è identificabile come il simbolo della passione, dell’amore, del corteggiamento.
Diciamo che quella rosa sul piano è come una dichiarazione d’amore, una rosa sbocciata ossia un amore appena nato.
Ovviamente, non sarebbe proprio nei miei canoni purtroppo, finisce male. La rosa lasciata lì abbandonata sul piano quasi appassita, il suo disfacimento è l’abbandono.
L’amore non esiste più, è finito, passato.
Collocherei l’ambientazione temporale alla fine della prima serie, ma lascio spazio alla vostra immaginazione.
Ringrazio tutte le persone che continuano a seguirmi e chi ha messo “Sally”, vecchia fan fiction tra le storie scelte del fandom.
Altra menzione va in particolare a Setsuka ma soprattutto a Roy Mustang sei uno gnocco, le sue insistenze mi hanno fatto tornare qui.
Quindi prendetevela con lei e la mia democraticissima beta!
 
Un bacio a tutti e se potete lasciate un commento!
  
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