Authors:
_ALE2_
Disclaimers:
Full
Metal Alchemist
appartiene a Hiromu Arakawa, che ne detiene tutti i diritti.
Pairing: Roy/Ed
Rating: Giallo
Type: Introspettivo, Triste,
Romantico,
Nonsense
Warnings: Shonen ai, One Shot.
Petals (There was love on
the piano)
C’era
una rosa su quel piano.
Era
una rosa rossa, la rosa della passione, il simbolo
dell’amore, il
contrario della purezza.
C’era
una rosa sul pianoforte.
A
guardarla bene era dischiusa, aperta, un bocciolo sbocciato in tutto
il suo splendore.
C’era
quella rosa sul piano.
Sembrava
portare il messaggio di mille voci, mille voci legate
indissolubilmente ad una sola.
Era
un regalo o un messaggio d’amore?
Le
sue mani si strinsero sul fragile stelo, spezzandolo.
Quel
codice perso nel tempo che non credeva di ritrovare.
“Sa
suonare il piano, lei?”
“Non
vedo cosa ci sia di stupefacente, Fullmetal!”
“No…
ecco è arte… lei e l’arte…
siamo scienziati
dopotutto, no?”
“E
non può essere la scienza un’altra forma
d’arte?”
Uno sbuffo, una
risata.
“Certo
che lei proprio ci gode a complicarsi la vita.”
Ancora sbuffo,
ancora risata.
“Se
vuoi saperlo, mi piacciono anche i fiori.”
“Le
rose, suppongo, Casanova
com’è…”
“…
le rose bianche”
“Io
invece preferisco le rosse.”
Il suo sguardo
si sposta negli occhi dorati di lui.
“Lo
sbocciare delle rose rosse, lo sbocciare di un
amore, Fullmetal.”
“Immagino
che per uno che suona il piano sia così.”
“Sei
proprio ottuso, talvolta, Edward.”
Era
la rosa sbocciata, quasi avvizzita, sopravvissuta senz’acqua
per
poco.
Era
quella rosa, quella rossa, quella sbocciata, quella del piano e
dell’amore.
C’era
quella rosa sul pianoforte.
Ed
i petali li tirò via uno per uno, uno per i suoi occhi, uno
per le
sue mani, uno per l’oro dei suoi capelli, uno per la sua
voce, uno per il suo
carattere ed uno per se stesso.
Gli
altri erano per il loro amore.
C’era
stata una rosa sbocciata su quel pianoforte.
Adesso
ne rimanevano solo lo stelo, e tutti i petali sparsi nella
stanza dal vento.
Sperando di non aver creato crisi epilettiche e infarti sono tornata!
Sì, avete ragione, sono tornata per l’ennesima volta, ma non facciamoci caso.
Non c’è molto da dire, è una nonsense, in quanto tale è difficile da spiegare.
La rosa rossa diciamo che è identificabile come il simbolo della passione, dell’amore, del corteggiamento.
Diciamo che quella rosa sul piano è come una dichiarazione d’amore, una rosa sbocciata ossia un amore appena nato.
Ovviamente, non sarebbe proprio nei miei canoni purtroppo, finisce male. La rosa lasciata lì abbandonata sul piano quasi appassita, il suo disfacimento è l’abbandono.
L’amore non esiste più, è finito, passato.
Collocherei l’ambientazione temporale alla fine della prima serie, ma lascio spazio alla vostra immaginazione.
Ringrazio tutte le persone che continuano a seguirmi e chi ha messo “Sally”, vecchia fan fiction tra le storie scelte del fandom.
Altra menzione va in particolare a Setsuka ma soprattutto a Roy Mustang sei uno gnocco, le sue insistenze mi hanno fatto tornare qui.
Quindi prendetevela con lei e la mia democraticissima beta!
Un bacio a tutti e se potete lasciate un commento!