Birth
Così com’è vero che ogni cosa è limitata, essa ha bisogno di un inizio e una fine.
Il tempo viene scandito in prima e dopo, attimo seguente e attimo precedente. Perché non esiste un presente sentito – quello è già passato irrimediabilmente.
La nascita, per questo motivo, si dipinge di bellezza sublime.
L’inizio di ogni cosa – di ogni esistenza pura e incontaminata – sobbarca la vita di enormi aspettative e ideali. Concentrandosi tutte in un punto, le idee si fanno corpo e spirito.
Pieno di energia, un essere è sempre in divenire, sempre in atto. In quel momento più che mai.
Ma non è solo la nascita di una vita, umana, demoniaca o animale. Anche la nascita di una semplice emozione, di una semplice intenzione arreca lo stesso moto entusiastico.
Ogni volta che vedo il volto di mia madre, fisso nel marmo che mi sovrasta il capo, nasce in me cotanto affetto che mi sento quasi opprimere. E’ forte, dannatamente forte quello che sento. E’ calda, e riscalda il cuore infermo.
Ma non c’è nascita che non sia legata alla morte, intrinsecamente. Se non ci si ponesse limiti, l’implosione dell’intero sistema sarebbe necessaria.
E che almeno questo mondo continui ad esistere.
Altrimenti davvero nulla avrebbe più senso.