Saltare,
dare una rapidissima occhiata al campo avversario, e zac!
Schiacciare la palla esattamente nel punto sguarnito ai piedi del muro in
ascesa, oppure fingere di farlo e invece
accompagnare la palla oltre la rete con un sfiorandola solamente in un perfetto
pallonetto.
Rin
adorava giocare a pallavolo, quello sport era la sua vita e la sua salvezza,
era il suo mondo la sua partenza, e dentro sentiva che era anche il suo futuro.
Era
brava, e non lo diceva per lodarsi, non si sentiva migliore delle sue compagne
di team, solo, sapeva di essere in gamba, di avere ottime capacità, eccellente
elevazione, riflessi di gatta e mira impeccabile, e la sua mano destra…era dinamite pura.
Atterrò
decisa su entrambi i piedi di punta appoggiando poi tutta la pianta, flettendo
le ginocchia mentre nelle orecchie il fischio dell’arbitro che le convalidava
il punto significava una sola cosa.
“L’Istituto
St Thomas si aggiudica l’incontro per tre set a uno…saluto!”
Stava
già abbracciando le sue compagne presa dall’entusiasmo di quella vittoria, non
ci credeva, erano qualificate.
“Ce
l’abbiamo fatta cucciolaaaaa!!!”
Sorrise
intenerita quando Kagome, di un anno più grande l’abbracciò facendola sbilanciare
con le lacrime agli occhi; anche lei non ci credeva ancora, erano tre anni che
con la squadra del prestigioso istituto St Thomas cercava di qualificarsi al
campionato nazionale e non c’era mai riuscita, nonostante la squadra fosse
allenata da un ottimo coach e composta da giocatrici serie e motivate.
Aveva
diciotto anni la dolce Kagome e uno spirito libero e fiero e non aveva faticato
a farsi voler bene da lei fin da subito praticamente.
“Già
Kagome, è….è incredibile…è…”
“La
realtà Rin…fossi arrivata da noi prima avremmo potuto
provare questa gioia già dagli anni scorsi…ma meglio
tardi che mai…”
A
parlare era stata Sango, la mitica numero 3 capitano di quella meravigliosa
squadra, 19 anni, battitrice eccellente con una ricezione impeccabile e un muro
che nemmeno lei riusciva a battere…a volte.
Sorrise
dando il cinque a quella che dal giorno del suo trasferimento era diventata una
guida, un’amica fidata, la persona che più sentiva vicina e riusciva a
paragonare quasi ad una sorella tanto era il rispetto che nutriva nei suoi
confronti.
Ricordava
ancora le sue parole il primo giorno del suo arrivo, nessuno sguardi di
commiserazione, nessuna falsità oltre quegli occhi color del caffè, solo poche
parole schiette e dirette.
“Mi aspetto la tua richiesta d’iscrizione
entro oggi pomeriggio.”
Non
le aveva risposto ma alle due precise di quello stesso lontano giorno aveva
presentato domanda d’iscrizione alla squadra di pallavolo di quella scuola e il
giorno dopo cominciò ad allenarsi.
Solo
in seguito venne a sapere del grande privilegio che le era stato dato.
Era
l’unica matricola in squadra dal momento che Sango non accettava ragazzine del
primo anno in squadra da che era diventata il capitano, le riteneva un peso poiché
erano distratte e sciocche e desideravano entrare in squadra solo per acquisire
popolarità alla scuola.
Così
era stata soprannominata la cucciola.
Perché
era la più piccola d’età della squadra.
“Mi
onori Sango!”
“Che
sono ‘sti discorsi da vecchie! Festeggiamo! Siamo qualificateeeeeeeeeeeeeeeeee!!!”
Risero
insieme alle altre compagne cedendo all’entusiasmo di Ayame,
il libero della squadra che come alzava le palle lei non le alzava nessuno, ma
ciò che la distingueva dagli altri liberi delle altre squadre era la sua
capacità, con un solo sguardo di capire cosa tu volessi fare; alzava veloce se
volevi sorprendere con una schiacciata fulminea, retro passava se ti trovavi in
seconda linea pronta a colpire e intuiva persino quando era meglio un passaggio
lento e preciso per un pallonetto spiazzante.
E poi
era allegra e frizzante come l’aria di primavera.
Ayame era il suo sole.
“Coraggio
ragazze tutte qui per il saluto alle avversarie…”
Annuirono
sciogliendo il loro abbracciarsi e disponendosi in fila di fronte alla rete
battendo le mani alle altre ragazze elargendo i classici complimenti di rito.
Sorrise
fiera incrociando lo sguardo ametista di Kanna, il
capitano della squadra avversaria nonché sua ex compagna di squadra ed ex
migliore amica; ex dal momento che non aveva esitato a tagliarla fuori dalla
squadra quando due anni prima a causa di un serio infortunio era stata
costretta a ritirarsi a metà campionato e al suo rientro s’era vista soffiato
posto in squadra numero di maglia e fascia da capitano.
Non
era stata in grado di reagire dal momento che in due mesi l’intera squadra le
si era praticamente rivoltata contro e delusa com’era rimasta non aveva nemmeno
tentato di farlo, ma l’offesa non s’era lavata via, fino ad oggi.
Passò
oltre quegli occhi di brace voltandole
le spalle mostrando orgogliosa il suo numero di maglia riuscendo ad
umiliarla ancora di più.
Stava
giocando ancora, e anche se non era capitano le era rimasto il suo mitico
numero 10.
Che
poi nessuno, sia nella sua vecchia squadra che in quella nuova aveva mai capito
il motivo di quell’attaccamento.
Era
nel calcio che il numero dieci contava tutto, nella pallavolo invece erano il 3
e il 7 ma il dieci proprio no.
Più
volte le avevano chiesto il motivo, e quelle stesse volte la risposta era stata
un medesimo “ affari miei”
“Hai
battuto me Hizawa! Non riuscirai a battere lei!”
Si
voltò di scatto alle parole dell’ex amica rispondendole con garbo, ma a tono.
“Ho
battuto te Kanna, batterò anche lei!”
Nemmeno
l’onore di chiamarla per cognome le aveva dato, non lo meritava più da parte
sua.
Sorrise
facendole un cenno di saluto col capo.
Era un
addio definitivo.
Dal campanile
della cattedrale del centro città arrivavano scanditi i rintocchi delle tre del
mattino che si espandevano echeggiando fin sopra al cielo della piccola
cittadina di St Thomas.
Riuscì
finalmente a beccare il buco della serratura al quarto, forse quinto tentativo;
forse
aveva davvero bevuto troppo.
“Mamma
mia…”
“Mamma
nostra! Scansati che ho sonno Rin!”
Uno spintone
di Sango e si ritrovò schiacciata allo stipite della porta venendo superata
oltre che dal capitano, anche da altre due sagome barcollanti.
“Si
si, fa pure come fossi a casa tua Sango…”
“Cos’è
‘sto tono da snob? Tu ci hai invitate che fai ritratti?”
“Ma
che dici scema! Stai calma però, ho sonno anch’io se non ti spiace!”
“Silenzio
voi due gracchie! Ho un mal di testa da morte totale!”
“Siamo
in due Aya…”
“Volete
un’aspirina?”
Fra
tutte loro, Kagome ed Ayame erano state quelle che
avevano bevuto di più e ora ne stavano pagando le conseguenze spaparanzate sul
divano una coi piedi dell’altra quasi in bocca.
“…”
“ZZZZzzzzzzzzzzzzzzzzZz”
“Son
già partite…”
“Già…”
Si
tolsero la giacca sedendosi sul divano pronte per la classica chiacchierata pre-sonno
“Allora
dimmi Rin…ti sei finalmente vendicata eh?”
“Nhm…”
“Non
mi sembri particolarmente contenta…”
“No,
è che la faccia da culo che ha fatto Kanna quando le
ho schiacciato la palla ai piedi all’ultimo punto beh…mi
fa quasi sentire in colpa…”
Si
guardarono per alcuni secondi negli occhi Rin e Sango.
“…ma al quasi manca tutto cara…ZzzZ
ahi la testa…”
E
scoppiarono a ridere come cretine al commento mezzo sonnambulo che aveva fatto Ayame.
“Già,
le sta bene a quella…”
“Lasciala
perdere non merita più un briciolo del tuo odio ormai…l’hai
battuta è finita…”
“Si…”
Era
convinta di quella cosa, ma se ne stava chiedendo un’altra.
“Che
ti guardi? Vuoi una foto?”
“Stavo
pensando…tu che avresti fatto al suo posto?”
“Penso
niente ma non posso esserne certa…sai, a volte la
gelosia ci porta a ferire le persone che amiamo di più e finisce che spezziamo
un amicizia che avrebbe potuto essere eterna…”
“Avrebbe…mah lasciamo perdere va, ho sonno…”
“E
allora dormi…”
“Nhm…notte captain…”
“Notte
Cucciola…”
“…..”
“…ah Rin?”
“Nh?”
“Chi
è che secondo Kanna non riuscirai mai a battere?”
“…tzè…affari miei…”
Si
addormentarono entrambe col sorriso sulle labbra mentre sull’altro divano
Kagome dormiva abbracciata alle gambe di Ayame che
ogni tanto mugugnava parole incomprensibili.
Era
felice Rin perché aveva le sue amiche, il suo sogno e il suo futuro, e poi
aveva battuto Kanna, avrebbe senz’altro battuto anche
lei!
Leggermente
rivisto….u.u grazie celina!!!
Apprezzo molto la tua recensione!!! ^w^
Fine primo chappy
Notte
TH
^w^